Durante l’evento di Sydney di cui è stato ospite, Hideo Kojima è tornato a parlare un po’ di Death Stranding, pur non sbottonandosi troppo.
Il game designer vuole giocare molto sul tema delle connessioni, come si è già potuto notare dai due trailer del gioco pubblicati finora.
Per Kojima infatti la prima invenzione dell’uomo è stata il bastone, per combattere, e la seconda è stata la corda, per connettere e tenere unite le persone. Il tema principale di Death Stranding sarà questa “corda” e le connessioni tra le persone.
Death Stranding asarà un open world con un grande grado di libertà, e sempre stando a Kojima, i giocatori abituati ai titoli tripla A si sentiranno a proprio agio anche col suo gioco, ma cominceranno a capire che ci sia qualcosa di diverso dopo le prime due-tre ore di gioco.
Kojima ha raccontato poi di aver scelto di collaborare con Sony sia perché, avendoci già lavorato in passato conosce già l’ambiente, sia per la grande libertà che il colosso giapponese è in grado di offrirgli. Molte altre aziende avrebbero infatti probabilmente censurato le scene di nudo del trailer, stando all’autore.
Infine, a una specifica domanda, Kojima-san ha rivelato che non ci sono al momento piani per un sequel di Death Stranding.
(Fonti: Dualshockers 1, 2, 3)