Hideo Kojima, non si ferma e durante il DICE Summit, ha concesso varie interviste a tutte le maggiori testate statunitensi che si occupano di videogames. Alla domanda sulla creazione del suo nuovo progetto, Kojima risponde così:
“Dopo aver lavorato per 30 anni in una società, stavo quasi pensando di prendermi una pausa di un anno., ma se non avessi continuato a creare qualcosa mi sarei arrugginito. Avevo inizialmente pensato di dare vita a qualcosa come un piccolo film, quello era il mio pensiero iniziale. Tuttavia, parlando con diversi amici e fan, molte persone mi hanno detto: ‘tutti si aspettano molto dal vostro nuovo progetto, deve essere qualcosa di grande, che vada oltre il gioco che ha guadagnato il punteggio massimo’. Così ho raccolto i miei pensieri e ho esaminato la situazione decidendo di creare questo nuovo progetto. Non ho dovuto pensare molto, mi è venuto tutto naturale “
Il game designer, leader della Kojima Productions ha parlato anche della pressione addosso al team per il nuovo lavoro, consapevole di non poter fallire:
“Devo essere onesto, per questo progetto ci sono molte persone, membri dello staff e fan, che hanno grandi aspettative. Ho la sensazione di non poter fallire. Non posso deluderli. Non posso andare lì fuori a fare qualcosa che sia troppo, troppo estremo, quindi devo tenere in considerazione questa cosa. Sopratutto, trattandosi del nostro primo gioco e visto che lavoriamo con Sony, voglio che sia un gran gioco proprio per Sony, quindi c’è pressione per questo. Tuttavia, non lascerò che queste pressioni cambino niente di ciò che ci sarà nel gioco.”
Riguardo la collaborazione con Sony ha dichiarato:
“Non controllano niente di ciò che sto facendo, era parte delle condizioni. Sony è stata molto rispettosa sia nei miei confronti sia nei confronti di ciò che faccio. Da questo punto di vista è stato davvero bello e molto piacevole.”
Kojima ha anche rivelato qualche dettaglio sul nuovo progetto:
“Con Sony stiamo lavorando ad un progetto che sarà una nuova IP, ma non so ancora se sarà una serie o meno. Voglio creare, però, qualcosa che abbia un impatto tale da poterlo diventare. Con impatto, intendo cose uniche per il gioco, i personaggi e il mondo. Un impatto che potrebbe anche far nascere cose che vadano oltre i videogiochi, come anime, manga e action figure, qualcosa che sia abbastanza ricco da potersi espandere.”
Parlando dell’importanza della narrativa e del gameplay, il Maestro si è espresso così:
“Sono entrambi elementi importanti, perché le persone, da me, se li aspettano entrambi. Voglio creare qualcosa che dia tanta libertà e interazione. Come ho fatto in passato, voglio creare qualcosa che abbia una storia molto forte, molto drammatica. È questo che le persone vogliono da me, ed è questo quello che io faccio. Sarebbe più facile se potessi concentrarmi solo su uno o sull’altro, ma le persone, da me, li vogliono entrambi. E’ rischioso, siamo agli inizi e probabilmente sarebbe stato meglio iniziare con qualcosa di più piccolo, magari lineare, ma Sony ci sta sostenendo per qualcosa di grande, con una storia forte e che dia un sacco di libertà ai giocatori, con nuovi elementi. Non so se è possibile, ma vedremo. “
In seguito Kojima ha parlato di alcune critiche ricevute sullo sviluppo di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, riguardanti sopratutto il budget e le tempistiche:
“Molte persone dicono che ho speso troppi soldi e ho utilizzato troppo tempo, ma è una concezione sbagliata. Il mio ultimo progetto era in ritardo di circa cinque o sei mesi, ma ho sempre mantenuto la parola sulle scadenze e sul budget. Per esempio, impiego tre o quattro anni a creare un gioco, ma è il piano fin dall’inizio del progetto. Mi serve tanto tempo perché creo io i miei teaser, i miei poster e lavoro anche a come creare i box per la vendita. Gli autori giapponesi sono famosi per essere rilassati sulle scadenze e penso che le persone mi mettano in questa categoria, ma io non ne faccio parte. Nel mio caso, sono sia director che producer, quindi devo stare attento anche alla produzione e al budget.”
Infine, ha avuto modo anche di scherzare anche sulla sua barba, ma pare che non sia sicuro della scelta nemmeno dopo aver chiesto il parere dei fan:
“Non sono abituato ad averla, penso tutti i giorni di radermi. Ma nel diventare indipendente ed avere un mio studio, ho pensato che dovesse cambiare anche qualcosa nel mio look. Ho ricevuto un sacco di commenti positivi da persone non giapponesi, ma in Giappone la barba è vista di cattivo occhio. Le persone dicono -sembri vecchio, sembri stanco-. Ai miei bambini sicuramente non piace!”
(Fonte: Gamespot)