Transformers, un franchise di successo

Il brand dei Transformers non morirà mai. Cambiano le generazioni, ma non muta l’interesse verso i robottoni ultra trentenni. Chi era bambino negli anni ottanta ricorderà quelle ricreazioni trascorse con le mani ancora sporche di pizza rossa, saldamente ancorate sui quei giocattoli dall’aspetto meraviglioso. Come non dimenticare le dita che sfregavano i marchi Insignia dei Transformers, per farli apparire magicamente e per poi mostrare a tutti con fierezza l’appartenenza agli Autobots o Decepticon. Rivalità che ponevano totalmente in secondo piano il fiocco colorato del grembiule, altro simbolo di appartenenza al clan dell’epoca.

Il possesso delle scatole griffate GIG era direttamente proporzionale alla felicità di ogni bambino, alla pari con le action figure dei cavalieri dello zodiaco. L’effetto nostalgia generato da Michael Bay nel 2007 ha colpito tutti quei bambini ormai cresciuti, che si sono riversati in sala, sognando quelle mattine passate con la spensieratezza di chi al massimo doveva ragionare su come investire nel migliore dei modi le diecimila lire racimolate da parenti vari.

Oltre agli spettatori “datati” il franchise ha spopolato ovunque, conquistando fan e spettatori anche tra i più giovani, convertiti al credo action XXXL di Bay.

L’attenzione verso i Transformers  è tornata ai fasti degli anni ottanta, facendo riesplodere la smania collezionista di chi, invece di circondarsi da orpelli da arredo scandinavo, preferisce riempire la propria stanza e abitazione con quelli che incautamente vengono definiti “giocattoli” dai miscredenti della fede Nerd.

Ecco quindi in questa lista sfilare dieci Transformers così belli, da esigere un posto in ogni libreria.

Unico PS: non è una classifica e non ci sono i robottoni più conosciuti, perché in fondo ci piace l’Indie Bot.

Predaking

Talmente imponente da far dimenticare il trauma infantile di non aver mai ricevuto Voltron completo. Transformer combiner per eccellenza, questo meraviglioso Decepticon nasce dall’unione di cinque Predacons: Razorclaw/Zannar, il falco Divebomb/Falcon, il rinoceronte Headstrong/Rinox, il felino Rampage/Felin e il toro Tantrum/Torox. E’ temuto dagli Autobot, ma è visto con rispetto e un pizzico di ansiabot anche dal più autoreferenziale dei Decepticon, Megatron. Tratta i Predacons con la spocchia di un despota, celebre il suo motto ” Non sono il vostro capo. Io sono il vostro RE!”

Grimlock

Chiunque durante la propria infanzia ha passato quel momento in cui i dinosauri diventano la cosa più bella del mondo. Quello è l’istante in cui i soldatini e le macchinine iniziano a prendere polvere. Grimlock è quella passione infantile pompata con gli steroidi: un robot con le fattezze di un dinosauro. Apparso in diverse forme, è da sempre il leader dei Dinobot. La sua potenza è pari, se non superiore, a quella di Optimus Prime. La sua spada può tagliare un muro di cemento come fosse burro.

Unicron (Link)

Impossibile da riprodurre in scala 1:1, visto che le sue dimensioni sono paragonabili a quelle di un pianeta. Apparso per la prima volta nel 1986, spesso è stato ribattezzato Dio del Chos e parte del potere dei Decepticon ha origine in lui. Si muove a piacimento tra vari universi e nella sua trasformazione diventa un pianeta meccanico. Le sue corna gli servono per aggrapparsi agli altri pianeti e consumarli. Non propriamente l’amico della Galassia accanto.

Jazz

Il Transformer pariolino/sancarlino per eccellenza. Nella sua prima versione si trasforma in una Porsche Martini 935 turbo. Il suo stile e il suo aspetto modaiolo parlano da soli. Padrone di sé, vanesio e sempre pronto a fare il primo della classe con Optimus Prime. “Fallo con stile o non preoccuparti di farlo” il suo motto. Il classico Transformer con cui “sbocciare” una bottiglia da cento euro. Alla faccia di Bumblebee.

Devastator

Il Decepticon Devastator è formato da ben sei veicoli Constructicons/Excavators: il caterpillar Scrapper/Ringhio, il bulldozer Bonecrusher/Scudo, la gru Hook/Rostro,  l’escavatrice Scavenger/Braccio, il camion da trasporto Long Haul/Macigno e la betoniera Mixmaster/Rollo. Nomen omen: la sua forza è da sempre devastante e gli Autobot in un’occasione hanno cercato di riprogrammarlo per cercare di annullare sua potenza. Il suo stile è splendido e inconfondibile, ma una domanda continua a non avere risposta dagli anni ottanta. Avete mai visto un mezzo da costruzione color verde acido e viola?

Prowl

Il Transformer amico delle guardie. La risposta dei Transformers a Robocop. Si trasforma in una Datsun 280ZX Turbo (Fairlady Z) della polizia. Altro che Alfa Romeo e Fiat Bravo! E’ l’Autobot che ragiona e usa la logica, ma non viene visto bene dai suoi compagni a causa della sua rigidità e severa attenzione al protocollo militare. In alcuni Universi Transformers si combina con altri Autobot  per creare Optimus Maximus o Betatron.

Soundwave

Scordatevi la versione moderna di Soundwave, apparso in Transformers – La vendetta del caduto come un satellite cybertroniano e poi in Transformers 3 con l’aspetto di una Mercedes-Benz SLS AMG. Il look più amato di Soundwave rimane quello iniziale, a forma di mangianastri Boombox e fa di lui il robottone più nostalgico di tutti. Celebri la sua voce monotona e meccanica e la sua pletora di sottoposti, tutti con le sembianze di musicassette. Fedelissimo di Megatron, sprizza anni ottanta da ogni bullone.

Starscream

Probabilmente il Transformer più mainstream di questa lista, ma come si fa a non amare Starscream? Malvagio fino al midollo, viscido, un villain perfetto. Si trasforma in un aereo da guerra ed è uno dei Decepticon più amati dai collezionisti. Tradisce e trama alle spalle come pochissimi, eppure riesce sempre a farla franca. D’altronde fuori dal Jet, nessuna pietà.

Bruticus 

Prendete 5 robot super cool e uniteli, formando un super transformer imponente. Il risultato è ovviamente una bomba! I cinque Combacticons in questione sono Onslaught/Destroyer, Brawl/Bomber, Blast Off/Exploder, Swindle/Crasher e Vortex. Il secondo nome è quello della versione italiana e sì, avete letto bene, uno dei cinque si chiama proprio Bomber. Dura la vita!

Trypticon

A confronto di Trypticon, Grimlock è una piccola lucertola. Enorme, inarrestabile, usato come arma finale dei Decepticon. Odia tutto e tutti, compresi i suoi “compagni”. Non ha alcuna voglia di essere utilizzato in guerra, da lui considerata inutile e noiosa. È un transformer che vive perennemente in loop il momento sveglia del lunedì mattina. Senza voglia e pieno di rabbia.

Leone Auciello
Secondo la sua pagina Wikipedia mai accettata è nato a Roma, classe 1983. Come Zerocalcare e Coez, ma non sa disegnare né cantare. Dopo aver imparato a scrivere il proprio nome, non si è mai fermato, preferendo i giri di parole a quelli in tondo. Ha studiato Lettere, dopo averne scritte tante, soprattutto a mano, senza mai spedirle. Iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2006, ha collaborato con più di dieci testate giornalistiche. Parlando di cinema, arte, calcio, musica, politica e cinema. Praticamente uno Scanzi che non ci ha mai creduto abbastanza. Pigro come Antonio Cassano, cinico come Mr Pink, autoreferenziale come Magritte, frizzante come una bottiglia d'acqua Guizza. Se cercate un animale fantastico, ora sapete dove trovarlo.