In occasione dell’uscita di “Cafarnao – Caos e miracoli” di Nadine Labaki, al cinema dall’11 aprile distribuito da Lucky Red, il disegnatore Marco Dambrosio in arte Makkox offre il suo particolare punto di vista sul film realizzando un cartoon originale ispirato alla storia del piccolo Zain.
Sulle musiche originali della pellicola, firmate da Khaled Mouzanar, il fumettista ripercorre quello che secondo lui è il cuore dell’ultimo film della regista libanese, che presiederà la giuria della sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2019.
Nessuno spoiler, come precisa nell’incipit del video lo stesso Makkox, bensì una serie di tavole animate che colgono l’essenza più autentica del film, attraverso un cartoon delicato e profondo, dedicato a una grande storia di “bambini invincibili”.
“I bambini supereroi mi conquistano” – ha dichiarato il disegnatore Marco Dambrosio – “E il piccolo protagonista del film è uno di questi. Cafarnao è divenuto uno dei miei 100 film”.
Candidato agli Oscar e ai Golden Globe 2018 nella categoria miglior film straniero e vincitore del Premio della Giuria a Cannes, il film “Cafarnao – Caos e miracoli” è un’opera struggente ed emozionante. Al centro della vicenda Zain, un bambino coraggioso di Beirut che decide di ribellarsi alla vita difficile a cui sembra essere destinato.
Dopo il sorprendente esordio alla regia con “Caramel” nel 2007, la cineasta libanese torna dietro la macchina da presa per raccontare, ancora una volta, la complessa realtà della Beirut contemporanea, stavolta attraverso lo sguardo emozionante del piccolo Zain.
“Cafarnao – Caos e miracoli” è frutto di mesi di ricerca sul campo della regista, che nella realizzazione dell’opera ha coinvolto attori non professionisti e con esistenze molto vicine a quelle raccontate nel film.
Il giovane protagonista è stato individuato nel 2016 nel suo quartiere a Beirut dalla direttrice del casting che rimase subito affascinata dalla complessità del suo carattere: una sintesi di umorismo e straziante carisma, che fa di lui la “perla rara” che Nadine Labaki stava cercando.