Uno dei punti interrogativi del recente film Netflix, Il silenzio della palude, è sicuramente il finale. Vediamo insieme perché
Ovviamente questa news contiene forti spoiler sul lungometraggio Netflix Il silenzio della palude, per tanto si consiglia di procedere alla lettura solo dopo la visione del film.
Molti spettatori sono rimasti interdetti dopo il finale a “sorpresa” del recente film spagnolo di Netflix, Il silenzio della palude, per la regia di Marc Vigil e con protagonista Pedro Alonso, star de La casa di carta. Cerchiamo quindi di fare un attimo di chiarezza.
Nell’ultimo atto de Il silenzio della palude assistiamo alla resa dei conti dei due personaggi principali, lo scrittore e presunto serial killer Q e il sicario del cartello incaricato della ricerca del professore, Falconetti. I due hanno un confronto in cui finiscono per perire entrambi per poi staccare immediatamente in una scena dove vediamo Q in procinto di alzarsi da una scrivania e uscire da una stanza, probabilmente dopo aver finito di scrivere il suo ultimo romanzo.
Da quest’ultima enigmatica inquadratura possiamo quindi presumere che tutto il film a cui abbiamo assistito altro non è che la fantasia partorita dal protagonista. Un nuovo racconto pulp per la propria serie di novelle. Tutto quello che abbiamo visto non è quindi successo ma è una rappresentazione del tessuto sociale che ruota intorno al protagonista, con la precisa missione di denunciare la situazione criminosa che dilaga a Valencia.
Una conclusione che lascia a bocca asciutta poiché non prende una posizione netta negli intrecci che va sviluppare nel corso di tutto film ma anzi decide di annullarlo in pochi secondi finali. Un epilogo sconclusionato e scollegato dal resto della pellicola, dando ancor di più l’impressione di aver assistito ad una gran perdita di tempo.
Per un’analisi più approfondita del film vi proponiamo qui la nostra analisi su Il silenzio della palude.