Chiudiamo questa rassegna di articoli dedicata ai mitici gialli parlando un po’ delle loro incursioni nel mondo dei videogiochi. Troppe ce ne sarebbero da dire se prendessimo in esame tutto il repertorio ludico ispirato alla serie animata. Tra schifezze e veri e propri cult, nell’ultimo ventennio sono usciti decine di titoli con protagonisti Burt, Homer e compagnia. Partendo dal fantastico cabinato The Simpsons: Arcade Game fino al più recente The Simpsons: The Game, i migliori risultati nell’unire spirito del cartone e gameplay sono stati quelli che hanno sempre fatto affidamento su strutture di gioco ben consolidate come il picchiaduro a scorrimento o l’adventure game, proponendo situazioni classiche che potessero ben rappresentare l’universo che andavano a scomodare. Ma oltre a questi, ci sono tutta una serie di titoli magari non sempre convincenti in termini qualitativi, ma che uscivano decisamente dagli schemi sfruttando il mondo dei Simpson in maniera sicuramente “originale” e che nessuno si aspetterebbe. Ecco tra tutti quindi, sette giochi insoliti de I Simpson che forse non ricordavi.
7-The Simpsons Wrestling (2001)
Un picchiaduro a incontri sui Simpson? Si può fare, devono essersi detti in Activision. Non fosse altro che usci sulla Playstation, ovvero la console più celebre del momento, sicuramente sarebbe stato un gioco troppo strambo per essere ricordato. L’idea di usare il franchise per fare un simulatore di Wrestling in “salsa Springfield”, fu sicuramente frutto di una certa incapacità nello sfruttare una licenza importante con un’idea realmente interessante, con l’unico reale scopo di farlo semplicemente nel modo più facile e veloce possibile. Ecco cosi che ne nasce un gioco piuttosto mediocre sotto tutti i punti di vista (almeno aveva i doppiatori originali) che però ehi, vi dava l’interessante opportunità di ruttare in faccia a Flanders utilizzando Barney, come rinunciare?
6-The Simpsons Skateboarding (2002)
E dopo il wrestling un po’ di sano skateboarding su PlayStation 2, mentre tutti aspettavano che i tempi fossero maturi per un gioco che potesse esprimere realmente tutto il potenziale della serie… perché non sfruttare ancora un po’ la gallina dalle uova d’oro con un gioco dal concept scelto completamente a caso e totalmente estraneo allo spirito della serie?! Voglio dire, si sicuramente lo skate è IL mezzo di Bart ma… mettere tutta Springfield sopra la tavola (compresa Marge e il Professor Frink!!) e tirare fuori un Tony Hawk’s Pro Skater annacquato e inespressivo? Beh, che dire, di certo non se lo aspettava nessuno, e poi all’epoca non è che EA sapesse fare molto altro…
5-Bartman Meets Radioactive Man (1992)
Oh, finalmente rievochiamo alla memoria qualcosa di veramente interessante! L’avreste mai detto che Bart e il suo mito, l’Uomo Radioattivo, si fossero incontrati in passato? L’hanno fatto eccome in questo simpatico videogioco per NES, un platform riuscito e dal design davvero brillante per l’epoca. Mentre legge un numero dell’Uomo Radioattivo, Bart incontra il celebre assistente dell’eroe uscito direttamente dal fumetto, Ragazzo Ionico, che lo esorta ad entrare nel loro mondo per salvare Uomo Radioattivo vestendo i panni del suo alter ego Bartman! Non ditemi che questo incipit della trama non lo trovate immensamente originale e “videogiocoso”. Unico neo? La musichetta un po’ irritante, ma non si può avere tutto…
Vogliamo un remake! Peccato non esistano più le “Acclamin di una volta”.
4-The Simpsons: Bart & the Beanstalk (1994)
Avete presente la storia di Jack e la pianta dei fagioli? Ecco, prendete quel contesto, sostituite i personaggi con Bart come protagonista e Homer, Burns e tutti gli altri come comprimari e avrete un’altra folle declinazione dell’universo Simpsoniano partorito sempre dalla fervida immaginazione di Acclaim. The Simpsons: Bart & the Beanstalk non se lo sono filati in molti, eppure era un discreto gioco di piattaforme per il primo Game Boy, che aveva la curiosa peculiarità di sfruttare tutta la potenza del chip grafico di GB per rendere su schermo sprite ed elementi in primo piano molto grossi e curati. Con la fidata fionda l’incedere di Bart tra topi e insetti giganti fino alla fine del gioco è abbastanza difficoltoso ma non troppo lungo. L’avventura infatti si può chiudere in molto meno di un’ora, ma forse non ci ricordiamo che erano gli standard del tempo per questo genere di giochi, cosi come d’altronde, stavamo quasi per non ricordarci dell’esistenza di questo gioco…
3-Virtual Springfield (1997)
Virtual Springfield è un gioco per PC che permetteva un vero e proprio tour virtuale nella città più famosa della televisione. Affascinante e spiazzante non c’è che dire. Il titolo si configurava come una vera e propria avventura grafica in prima persona, sullo stile di Myst per intenderci. L’esperienza è stata ben farcita di citazioni e tutti i luoghi principali della città sono visitabili, come la taverna di Moe, gli studi di Krusty, la scuola elementare e ovviamente, la casa dei Simpson. Un prodotto davvero di nicchia adatto agli ultra fanatici dei gialli, non troppo divertente ma per l’epoca era sicuramente l’esperienza interattiva legata ai Simpson più profonda ed enciclopedica che si potesse trovare in giro.
2-Virtual Bart (1994)
È evidente, Bart era sicuramente il personaggio più amato dagli sviluppatori di videogiochi, o almeno, lo era sicuramente per Acclaim Entertainment che realizzava titoli ispirati alla serie a palate su palate e quasi tutti dedicati al primogenito dei Simpson. VIrtual Bart, uscito nel 1994 su Super Nintendo e Mega Drive, non era certo il migliore di questi, ma di certo era il più bizzarro: in pratica, con la scusa della macchina della realtà virtuale, Bart vive sette “avventure” che poi non sarebbero altro che dei minigiochi un po’ abbozzati e realizzati superficialmente… come ad esempio quello in cui si usa una versione suina di Bart per fuggire da… una fabbrica con i clown ?? Bizzarro a dir poco. Un titolo senza particolari meriti, se non quello di essere il primo videogioco ad utilizzare dialoghi registrati dai veri doppiatori della serie.
1-Itchy & Scratchy in Miniature Golf Madness (1993)
Un gioco per Game Boy tratto da una serie animata “dentro” una serie animata è già una cosa inusuale di per se. Se poi ci aggiungiamo il fatto che questo gioco è ambientato in un minigolf ed unisce elementi sportivi ad altri di stampo platform, viene spontaneo pensare che ci troviamo decisamente davanti al gioco ispirato ai Simpson che mai avremmo immaginato venisse concepito. Protagonisti i mitici Grattachecca e Fichetto, e non è neppure il loro primo gioco! Nei panni di Fichetto dovremmo riuscire a finire una partita di golf in nove buche cercando di sfuggire ai micidiali attacchi del compare Gratachecca. Un’idea bislacca che però si concretizza in un tie-in davvero niente male. Un gioco originale dedicato ai fan di Matt Groening che vogliono nella loro collezione qualcosa che gli altri nemmeno ricordavano che esistesse.