Stay Nerd intervista Yosuke Tomizawa, producer della serie God Eater
Invitati da Bandai Namco in quel di Milano al RPG Tour 2016, abbiamo avuto l’occasione eccezionale di conoscere e intervistare Mr. Yosuke Tomizawa, Producer della serie God Eater, ormai prossima al debutto europeo il prossimo 30 Agosto. Tomizawa San ci ha raccontato alcuni retroscena dietro il porting europeo, nonché alcune curiosità su questo attesissimo titolo che arriverà, ricordiamolo, con ben due uscite contemporaneamente.
Tomizawa San su tutto grazie mille per questo incontro!
È un piacere
Per cominciare: come mai avete impiegato così tanto tempo a tradurre e pubblicare il brand di God Eater in Occidente?
Per prima cosa possiamo specificare che il brand di God Eater esiste ormai da cinque anni, ma parlando specificamente del gioco che stiamo per localizzare, ovvero God Eater Resurrection, si tratta di un gioco uscito nel 2015 in Giappone… non tanto tempo fa!
Avete avuto problemi nella realizzazione del porting da PSP del primo God Eater su PS4, considerando soprattutto l’arretratezza di PSP?
Nel mercato Giapponese abbiamo pubblicato già cinque giochi della serie, da capitoli su PSP, per poi passare a PS Vita e PS4. Non è stato così difficile, perché questi cinque giochi ci hanno permesso di evolvere gradualmente. Inoltre siamo riusciti a sfruttare i contenuti migliori dai precedenti capitoli, per questo siamo molto felici di portare in Occidente Resurrection e Rage Burst 2 perché lo possiamo considerare davvero un punto d’inizio per chi non conosce il brand.
Parlando del gameplay: un RPG con combattimenti in tempo reale la possiamo intendere come una rivoluzione o come un passo indietro in termini di strategia e tatticità?
Non sono contrario a RPG con combattimenti a turno, tuttavia il focus centrale per quanto riguarda il gameplay in God Eater è totalmente incentrato sugli elementi action diversamente da molti JPRG. Tuttavia se vogliamo parlare degli elementi tipici da RPG, possiamo citare la possibilità di customizzare e migliorare gli equipaggiamenti, sia per quanto riguarda l’estetica sia per quanto riguarda la performance.
Durante la presentazione del gioco abbiamo visto che c’è una collaborazione in corso con Sword Art Online e con Tokyo Ghoul, mentre nella versione originale per PSP c’era la collaborazione con Tiger & Bunny. Quest’ultima rimarrà esclusiva del mercato nipponico o sarà presente anche in Resurrection?
Ad essere onesti abbiamo avuto problemi per quanto riguarda le licenze di Tiger & Bunny che pertanto non verrà incluso nella prossima uscita; siamo comunque felicissimi di aver realizzato la collaborazione con Sword Art Online e gli altri.
Parlando ancora di DLC: God Eater oltre che dei cinque capitoli principali dispone di un gran numero di contenuti aggiuntivi. Sappiamo che i DLC usciti in Giappone saranno portati anche in Europa ma c’è da aspettarsi anche dell’altro?
È vero nel corso degli anni abbiamo prodotto davvero tanto materiale, ma ad oggi non sono ancora in grado di poter rispondere alla domanda su futuri aggiornamenti. Tutto dipende se ci sarà una forte richiesta da parte dei consumatori europei. Per ora è importante esclusivamente costruire le basi per il successo in Europa e poi rispondere alle eventuali richieste dei consumatori.
Per quanto riguarda la storia, qui in Europa apprezziamo molto gli scenari apocalittici. Com’è quindi lo stile giapponese di raccontare una storia del genere e cosa rende God Eater così diverso da altri titoli basati su scenari simili?
Personalmente anch’io apprezzo gli scenari apocalittici come Fallout ed altri, ed apprezzo particolarmente l’atmosfera di queste produzioni. C’è una cosa però che contraddistingue God Eater, anche se è ambientato in un mondo post apocalittico: pur essendo un mondo pieno di tristezza e distruzione i personaggi non hanno smesso di cercare di costruirsi un futuro migliore, una speranza, una luce. Quest’attitudine che emerge dai personaggi penso sia veramente unica.
God Eater non è soltanto un gioco, ma un vero e proprio franchise con anime e manga. Pensa che i fan europei del gioco siano in qualche modo limitati da questa assenza e, inoltre, ci sarà possibilità di portare in Europa tutti gli aspetti di questo franchise magari attraverso le piattaforme mobili?
Per prima cosa il videogame copre quasi per intero quella che è la storia di God Eater. Parlando dell’anime questo è disponibile su Daisuki.com ed è effettivamente un’ottima introduzione alla storia del gioco. Effettivamente si può fare di più per introdurre l’IP qui in Europa, ma allo stesso tempo è anche vero che è il successo di God Eater è rappresentato dal gioco stesso in quanto è la parte principale e più importante del franchise e, appunto, sarà la chiave per espandere il brand anche qui in Europa. Siamo anche interessati nel portare anche il manga in Europa ma al momento stiamo avendo delle difficoltà per quanto riguarda la pubblicazione e le trattative richiederanno ancora un po’ di tempo. In effetti quello che proponi è molto interessante, potremmo usare anche applicazioni mobile per risolvere il problema della pubblicazione cartacea.
Vorremo parlare un po’ de personaggi. In particolare vorremo sapere qual è il personaggio più simpatico e quale vi fa pensare ”questo è uno dei nostri migliori personaggi realizzati”?
Prima di rispondere alla domanda voglio dirvi perché ho voluto che ci fosse così tanta varietà nel gruppo dei personaggi: penso che ogni giocatore abbia i propri gusti, e di conseguenza ognuno deve trovare e scegliere il proprio personaggio preferito. Se dovessi scegliere il mio personaggio preferito direi Lindow. Mi piace perché sa come essere un boss e sa come gestire tutta l’organizzazione, ed è anche per questo che l’ho reso protagonista.
Prima di concludere, ci direbbe tre parole che possono descrivere God Eater a qualcuno che non ne ha mai sentito parlare?
Una è l’esperienza eroica in sé, un’altra è l’esperienza eroica che scaturisce dalle vicende drammatiche e infine l’azione, la velocità e l’adrenalina che puoi avvertire durante il gameplay.