A Romics 2021 abbiamo intervistato il fumettista Marco Gervasio
A Romics 2021 abbiamo avuto il grande piacere di intervistare Marco Gervasio, fumettista italiano noto per Topolino e non solo.
Qui trovate la trascrizione di una parte dell’intervista, che prosegue poi nel video.
Siamo in compagnia di Marco Gervasio, uno dei mostri sacri di Topolino. Ci piacerebbe parlare subito di una delle tue ultime opere, ovvero Paperbridge. Un’opera che personalmente ho amato tantissimo, anche perché sono appassionato di quelle serie a cui un po’ si ricollega…
Intendi le serie teen drama? Sì, ovviamente la mia idea nasce anche dalle serie TV che anche io ho seguito. La mia idea era provare a fare un teen drama con i paperi, che effettivamente non c’era mai stato. Quindi paperi adolescenti in un college. Non volevo però usare le storie dei personaggi che conosciamo da giovani, perché ci sono già, pertanto ho deciso di utilizzare dei personaggi nuovi in questo senso. Siccome tra questi c’è Fantomius, di cui mi occupo da sempre, ho pensato che la sua adolescenza potesse essere approfondita e ovviamente siccome Fantomius è in un periodo particolare, negli anni ’20, dovevo ambientarla dieci anni prima, quindi nei primi del ‘900. Per il resto ho creato questa saga prendendo spunto dalle varie serie che seguo sulle piattaforme di streaming, e che devo dire mi appassionano anche, nonostante io non sia più un adolescente. Paperbridge ha avuto un grande successo, anche inaspettato in un certo senso, e in questo mese è iniziata la pubblicazione pure in Francia, che non è facile per serie senza standard character. Era un bel rischio che insieme ad Alex Bertani abbiamo deciso di prenderci ma è andata bene.
Decisamente. Una cosa che mi ha colpito, senza fare spoiler, è l’evoluzione che avuto il personaggio in questa serie e c’è un grandissimo insegnamento alla base. Hai anche avuto questo ruolo di insegnante nei confronti dei ragazzi.
Sì questo è infatti un elemento a cui tengo tantissimo, e non solo io, ma anche le redazione di Topolino e il direttore. Con Paperbridge abbiamo avuto l’occasione di parlare di temi molto importanti che non sono così semplici da trattare soprattutto dal punto di vista umoristico, che connota poi di fatto Topolino. Su tutti il bullismo, argomento delicato ma importantissimo e senza dubbio sempre scottante da trattare. A modo nostro, delicatamente, abbiamo provato a farlo. Quacky è un po’ un bullo, un ricco viziato che con la sua cricca bullizza il nuovo arrivato…
L’intervista prosegue nel video qui sotto: