Jennifer Garner ha parlato della sua esperienza nei panni di Elektra e il rimpianto che all’epoca l’Universo Marvel non fosse guidato da Kevin Feige

L’Universo Cinematico Marvel è attualmente il franchise cinematografico più remunerativo, ma non è sempre stato così: ne ha parlato Jennifer Garner, svelando il suo rimpianto per il fatto che all’epoca della sua interpretazione di Elektra, il mondo Marvel non fosse guidato da Kevin Feige.

Come dicevamo infatti, adesso il marchio Marvel al cinema è garanzia di enormi successi ai botteghini, tanto che c’è voluta una pandemia per fermare il trend: nel 2020 non c’è stato nessun prodotto della Casa delle Idee in uscita al cinema, ma prima di allora i numeri erano in costante crescita, e Avengers: Endgame è addirittura diventato il film che ha incassato di più nella storia del cinema.

C’è stato un tempo in cui però i prodotti Marvel stentavano a decollare, e per una questione di tempismo alcuni franchise non hanno ottenuto il successo sperato. Tra essi c’è sicuramente Daredevil, l’esordio nei cinecomic di Jennifer Garner (che tra l’altro conobbe sul set il futuro marito, Ben Affleck).

jennifer garner elektra marvel

Ma Daredevil prima, ed Elektra poi, non sfondarono, anzi: il primo portò a casa circa 180 milioni di dollari, e il secondo film solamente 57. Praticamente briciole, soprattutto se comparati ai numeri dei cinecomic solamente pochi anni dopo.

“È davvero un peccato, sinceramente” ha detto l’attrice, “perché una volta che Kevin ha preso il comando, è riuscito a portare tutto su un altro livello: la scrittura, la regia, l’umorismo nelle storie che hanno raccontato. E io purtroppo non ho avuto quella stessa esperienza”.

Un peccato insomma, perché probabilmente con una direzione diversa al tutto, il personaggio di Elektra, soprattutto se interpretata da un’attrice come Jennifer Garner, avrebbe davvero potuto dire la sua nell’Universo Marvel. Voi che ne pensatre?

(Fonte: THR)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.