L’attore ha completato solamente una scena del film, eppure per una clausola prevista dal suo contratto avrà diritto al pieno compenso da parte di Warner. Come molte star di Hollywood infatti, la tipologia di accordo sottoscritta da Johnny Depp è la cosiddetta “pay-or-play“, che sta a significare che all’attore viene elargito il cachet per intero anche qualora il film non venisse più realizzato, o l’attore rimpiazzato.
Nonostante tecnicamente Depp non sia stato licenziato da Warner Bros, ma gli sia stato chiesto di dimettersi, sembra che all’attore spetti comunque il suo stipendio per intero. Non è chiaro come sarebbero cambiati gli accordi se l’attore non avesse acconsentito alle richieste della major.
Come detto, l’addio di Johnny Depp avrà pesanti conseguenze sul franchise in generale, dato che l’attore interpretava Grindelwald, il villain principale. Già il terzo film, che è stato recentemente rinviato al 2022, avrebbe dovuto reggersi sui tre attori principali, Depp, Eddie Redmayne e Jude Law, che avrebbero avuto più o meno lo stesso minutaggio. Dei tre inoltre, Depp era quello col compenso più alto, anche per via dei suoi precedenti ai botteghini.
Con il franchise di Pirati dei Caraibi ad esempio, l’attore ha contribuito in maniera significativa ai guadagni di una delle serie più remunerative di sempre, dalla quale peraltro, ironia della sorte, pure è stato escluso, con Disney che ha preferito concentrarsi su un reboot che non conterà sulla sua presenza.
La maggiore preoccupazione però, per i fan dell’attore (e immaginiamo anche per Depp stesso), è che visto questo precedente, non saranno molte in futuro le grandi case di produzione a puntare su di lui per un ruolo principale, anche perché per via dei suoi problemi giudiziari, l’agenda di Johnny Depp sarà piuttosto fitta nel prossimo periodo.
E sarebbe un vero peccato, vista la carriera e il valore di un nome come quello di Depp. Voi che ne pensate?
(Fonte: THR)