Julia Garner, star della bellissima serie TV Ozark, è una delle più talentuose attrici della sua generazione
zark è una serie che dovremmo ringraziare per tanti motivi. Primo tra tutti il fatto che sia uno show eccezionale, sostanzialmente privo di difetti, in grado di abbinare il concetto di binge watching a una qualità superba, cosa sempre più rara nel mondo dei serial televisivi.
Parte dei meriti va data indubbiamente ai personaggi, a un cast artistico straordinario che ha fatto riscoprire ai più il talento tuttofare di Jason Bateman, ci ha confermato quello di Laura Linney, ma soprattutto ha svelato le qualità di alcuni interpreti fino a quel momento poco conosciuti al grande pubblico.
Tra questi, neanche a dirlo, Julia Garner.
La giovane attrice si è imposta nel giro di poco tempo prendendo in mano la serie e affermandosi come una delle più valide tra le interpreti emergenti della cosiddetta Generazione Y, sebbene non stia ancora godendo del successo che molte sue colleghe coetanee stanno ottenendo o hanno già ottenuto.
Ma chi si cela dietro l’iconico volto di Ruth Langmore?
Julia Garner nasce nel Bronx, a Riverdale, da una famiglia di artisti. Sua madre, Tami Gingold, è una terapeuta, ma è stata una comica di successo in Israele, la sua terra natia. Il padre, Thomas Garner, è invece un pittore e un insegnante d’arte nato in Ohio.
I geni dell’arte ci sono, dunque, e la Garner prende la strada del cinema, esordendo a 17 anni sul grande schermo col film La fuga di Martha (2011) di Sean Durkin, con un ruolo da comprimaria che tuttavia le permette di lavorare al fianco di Elizabeth Olsen e Sarah Paulson, e soprattutto di ricevere una nomination ai Gotham Independent Film Awards, ottenendo poi l’anno dopo, nel 2012, dei premi al Bombay International Film Festival e al Buster International Children’s Film Festival, come migliore attrice per il ruolo in Electrick Children di Rebecca Thomas, dove interpreta Rachel, una quindicenne – in realtà Julia Garner è ormai maggiorenne, ma dimostra decisamente meno anni, come peraltro sottolineano diverse volte in Ozark – che cresce in una comunità di mormoni.
Una piccola curiosità che riguarda la prima parte della filmografia di Julia Garner è proprio la ripetuta presenza della religione, oppure di sette, nella trama di molti film o serial a cui prende parte. Abbiamo appena citato Electrick Children, ma l’anno successivo Garner ha un ruolo piuttosto importante nell’horror drama We are what we are di Jim Mickle, interpretando una delle due giovani figlie dei Parker, una famiglia inquietante che si nutre sostanzialmente di carne umana ma al contempo molto religiosa.
È invece l’esorcismo il leitmovit del film successivo in cui recita la Garner, ovvero The Last Exorcism – Liberaci dal male, di Ed Gass-Donnelly, e anche qui l’attrice ha un ruolo di primo piano.
C’è poco mainstream, come avrete notato in questi titoli ma in generale nel suo curriculum vitae, tranne probabilmente Sin City – Una donna per cui uccidere di Frank Miller, dove ha una piccola parte.
Maggiore notorietà arriva però col suo ingresso nel piccolo schermo.
Nel 2015 recita in The Americans, per una decina di episodi complessivi, ma è ovviamente la più volte citata Ozark a lanciarla definitivamente. Da qui in poi arriveranno altre collaborazioni televisive, dalla miniserie Waco alla dimenticabile Dirty John, in cui eccelle con il personaggio di Terra Newell, la figlia della protagonista, da cui dipenderanno le sorti dello stalker della madre, il John (Eric Bana) che dà il nome alla serie.
Sebbene non sia tra i protagonisti, è rilevante anche il suo ruolo in Maniac, la controversa ma affasciante serie di Cary Fukunaga con Jonah Hill ed Emma Stone.
In tutti questi anni insomma, nonostante non sia mai stata al centro dello star system, la Garner ha dimostrato di essere un’attrice con grandi qualità artistiche.
Non una bellezza ordinaria, di quelle prorompenti che fanno strada nell’entertainment (sebbene negli States, per fortuna, la faccenda sia un po’ diversa), ma talento, fascino e carisma da vendere. E soprattutto tanta dedizione al lavoro e voglia di fare bene.
“Hai le palle per essere così piccola”, afferma un narcotrafficante in Ozark riferendosi a Ruth, e lo stesso vale per molti dei personaggi interpretati dalla Garner finora, e senza dubbio per l’attrice stessa.
Sebbene non sia la protagonista, nel corale Ozark Ruth Langmore fa da snodo all’intreccio e allo sviluppo di molte vicende che si susseguono e che garantiscono i tanti plot twist dello show, pertanto non sono un caso i numerosi premi e le nomination, nel 2018 e nel 2021, sempre per il medesimo ruolo in Ozark.
Nel 2020 l’attrice è finita sul grande schermo con un altro personaggio di successo, interpretando Jane, assistente di un produttore cinematografico che è un maniaco sessuale, nel film The Assistant di Ketty Green, mentre la vedremo presto sul piccolo schermo con Inventing Anna, serie di Shonda Rimes che arriverà su Netflix a febbraio, ispirata a una storia vera, quella della truffatrice Anna Delvey. Che nella serie sarà appunto interpretata appunto da Julia Garner.
In questo periodo l’attrice si è divisa sui set di Ozark e Inventing Anna, e immaginiamo le difficoltà nel prepararsi e calarsi nei panni di due ruoli così complicati. “È stata probabilmente la cosa più difficile che ho dovuto fare in vita mia. Non sono donne facili da interpretare”, ha infatti dichiarato la Garner in un’intervista a Town & Country.
Ma la sua capacità di approcciarsi a personaggi complessi è proprio ciò che la rende diversa da molte altre attrici della sua generazione e quindi l’interprete giusta per come Ruth o come Anna. Per Julia Garner “i due personaggi hanno delle punti in comune: “Non pensano e poi agiscono; agiscono e poi pensano. Ruth vedrebbe subito attraverso Anna”.
Lei invece, prima di agire, pensa e ripensa, studia le mosse e i comportamenti dei personaggi che deve interpretare. Ha osservato con cura le interviste alla Delvey per estrapolare qualcosa da lei, i suoi manierismi e persino il suo accento. Eppure, ciò che è stupefacente secondo la produttrice Jessica Pressler è proprio il fatto che fisicamente sia molto diversa dall’Anna originale.
“Julia la abita senza assomigliarle fisicamente. È incredibile. Non è trucco e parrucco, è una vera e propria recitazione”, afferma Pressler.
Mentre restiamo in attesa di vedere Inventing Anna e la seconda parte di Ozark 4, ci auguriamo che Julia Garner venga ancora scritturata per interpretare donne complesse e dal carattere forte, come ha sempre fatto finora con risultati eccellenti. Da più di un anno alcune voci la danno in lizza per interpretare Madonna in un biopic, ma per ora l’attrica ha smentito. Quella sì che sarebbe un’altra incredibile sfida per Julia Garner, la chance giusto per la consacrazione e per mostrare a tutti, ancora una volta, il suo talento.