I membri del team di 38 Studios, sviluppatore di Kingdom of Amalur, stanno ricevendo il proprio compenso a distanza di 9 anni dalla chiusura dello studio
Secondo un report diffuso da Bloomberg, i membri di 38 Studios, studio di sviluppo dell’originale Kingdom of Amalur: Reckoning, stanno ricevendo in questi mesi il compenso dovutogli per aver lavorato al titolo.
Nel 2012, lo studio fondato da Curt Schilling contava all’incirca 400 impiegati, che si ritrovarono improvvisamente senza lavoro quando 38 Studios finì in bancarotta. L’eccessiva ambizione del proprio fondatore – che mirava a creare un MMORPG che potesse tener testa al “Re” di casa Blizzard, World of Warcraft – e la cattiva gestione dei fondi a disposizione, portò alla chiusura dello studio e non vennero neanche distribuiti gli ultimi pagamenti ai dipendenti.
A distanza di 9 anni dalla chiusura, in seguito alla sentenza emessa da una corte del Delaware a Giugno, tali pagamenti sono stati emessi e molti ex-dipendenti hanno riportato di aver ricevuto il proprio assegno – sebbene non senza qualche problema, visto che, nel frattempo, alcuni di essi avevano cambiato casa.
Tra gli “aspetti negativi” della faccenda, va inclusa anche la percentuale del compenso: secondo le cifre riportate, i dipendenti che lavorarono allo studio di Rhode Island stanno ricevendo il 14% di quanto dovutogli; mentre quelli dello studio del Maryland, il 20% della cifra pattuita. Una piccola consolazione.
Le cause della chiusura
Come scritto anche nel report di Bloomberg e come già accennato in precedenza, dietro alla fallimento e alla chiusura di 38 Studios, vi furono diversi fattori, primo fra tutti la mala gestione delle finanze. Nel 2011, lo studio ottenne un prestito di 75 milioni di dollari garantito dallo stato, dei quali, tuttavia, né furono erogati solo 50 milioni.
Tale cifra sarebbe dovuta servire per sviluppare un MMORPG e sostenerlo per diversi anni. Il condizionale è d’obbligo perché i soldi vennero spesi in maniera sconsiderata e in un solo anno lo studio si ritrovò costretto a chiudere i battenti.
La loro unica produzione resta Kingdom of Amalur: Reckoning, titolo targato THQ Nordic che, l’anno scorso, ha prodotto anche la remastered, Kingdom of Amalur: Re-Reckoning.
Fonte: GamesIndustry