Dove eravamo rimasti?
Era il 2002 quando Kingdom Hearts debuttò su Playstation 2 entrando nei cuori di noi giocatori quale enorme tributo alle opere Disney e alla saga di Final Fantasy, usando come punto di forza la nostalgia e la voglia di rivivere i bei tempi andati in maniera del tutto diversa.
Partendo come uno strano esperimento, il gioco firmato Square enix riscontrò un successo strepitoso, tanto da far nascere una saga vera propria e molto più variegata di quanto si potesse immaginare. Di fatto, al di là dei due titoli canonici, un’infinità di prequel e spin-off ha fatto sì che l’universo di KH si ampliasse mutando di continuo attraverso tante sfaccettature, infoltendo la trama talmente tanto da rischiare di confondere le idee oltre che lasciare parecchi interrogativi in sospeso; ma con l’annuncio dell’attesissimo terzo capitolo ufficiale la speranza è quella di mettere un punto di raccordo che unisca tutte le linee narrative e che risolva le questioni rimaste in sospeso in questa grande lotta tra Luce e Oscurità.
Cronologicamente parlando, la storia si interrompe dopo gli eventi di Drop of Distance in cui viene dato il “la” a ciò che dovremmo aspettarci in KH III; ed ecco quindi alcune delle questioni più scottanti che necessitano delle risposte.
Il tirocinio di Sora
Tra un sonno profondo e l’altro, Sora potrebbe essere ufficialmente promosso come la Bella Addormentata del nuovo millennio, e ogni volta gli effetti post-coma sono un handicap considerevole per il ragazzo. Dopo l’ennesima dormita il povero Sora si ritrova estremamente indebolito e privato di buona parte dei suoi poteri, il che lo costringe ad allenarsi duramente per poter di nuovo sostenere degnamente il potere del Keyblade. Questo è ovviamente un espediente per non avere un eroe troppo forte troppo presto, ma tale processo di crescita dovrà pur avere una fine, no? Siamo stufi di vedere Sora in veste di “cucciolo d’eroe”; è quindi ora che il prescelto si dimostri per quello che è, anche perché l’esistenza di altri custodi del Keyblade cambia considerevolmente lo status del ragazzo. La questione sarà di certo la colonna portante della trama principale di Kingdom Hearts III.
Riku e Kairi
Lo storico amico di Sora, tra un salto dimensionale e l’altro, è riuscito a farsi nominare maestro ma le cose non cambiano granché per Riku, dato è sempre invischiato in qualche missione super segreta. Assieme al ragazzotto troviamo però Kairi, principessa di Radiant Garden, terza custode del Keyblade e friendzonatrice professionista. I due, infatti, sono stati convocati da Yen Sid per recuperare un po’ di lavoro arretrato nella lotta contro l’oscurità in attesa che Sora finisca i corsi di recupero. Non è poi tanto un mistero che Yen Sid voglia radunare tutti coloro che siano in grado di brandire un Keyblade e la ricerca dei tre guardiani Aqua, Terra e Ventus si rivela una delle missioni più urgenti da assegnare a Riku e Kairi, oltre ad essere uno dei filoni narrativi più importanti del nuovo capitolo.
Che fine ha fatto Aqua?
Saranno praticamente vent’anni che quella povera martire di Aqua vaga nel Regno dell’oscurità come un’anima persa. La ragazza è un po’ il Dragone Sirio della situazione, sacrificandosi in continuazione per salvare il mondo per poi far prendere il merito allo sfigatello di turno. Fateci un favore e andate a recuperare quella disgraziata! Ovviamente sarebbe bellissimo giocarsi una side quest per salvarla, ma siccome gli autori di KH sanno essere cattivi come pochi è probabile che la nostra eroina dispersa salterà fuori dopo una qualche situazione avvenuta rigorosamente out screen.
Che problemi ha Xehanort?
Neanche fosse un villain di Dragon Ball, questo tizio si rifiuta categoricamente di tirare le cuoia tornando sotto ogni tipo di forma. È chiaro che gli heartless si stiano riorganizzando per tornare alla carica, e per il momento non ci è dato sapere molto, tranne il fatto che il peggio deve ancora arrivare.
Ansem è davvero morto?
Causa indiretta di tutti i problemi dell’universo, Ansem il saggio ha cercato di redimersi da tutti i suoi errori sacrificandosi per il bene comune. Tale sacrificio lo ha fatto scomparire nel nulla ma ciò non comporta che sia effettivamente morto. Dato che le carrambate sono un must di questa saga non escludiamo affatto un suo ritorno o perlomeno un qualche dettaglio in più sul suo passato, dal momento che i sui diari sono stati più fuorvianti che esplicativi.
Chi sono i custodi dei Keyblade?
Nel primo capitolo eravamo convinti che Sora fosse l’unico in grado di brandire quest’arma leggendaria, in seguito sono saltati fuori custodi come funghi. Grazie ai prequel del primo capitolo abbiamo capito che in realtà essi erano un po’ come l’ordine dei Jedi, sterminati dopo una gigantesca guerra. Sarebbe bello saperne un po’ di più su questa fantomatica guerra e su chi l’ha combattuta, magari chiarendo anche i misteri legati al vero potere del Keyblade.
L’organizzazione XIII
Torneranno? Esistono ancora? A che servono? Fateci capire qualcosa!
Una nuova guerra?
Dopo KH II si è capito quanto sia effettivamente complessa quella che inizialmente sembrava una semplice dicotomia Luce-Tenebre e di come i maestri dei Keyblade possano effettivamente schierarsi su entrambi i fronti. A tal proposito la Guerra dei Keyblade è forse uno degli argomenti più intriganti di tutta la saga, e dato che legge narrativa delle storie fantasy tende spessissimo a una ciclicità degli eventi non è da escludere una imminente nuova guerra dei Keyblade. È ovvio che un ragionamento simile non è necessariamente plausibile, tuttavia certi sviluppi di trama portano a non escluderlo a priori. Se così fosse Kingdom Hearts III potrebbe rivelarsi più epico del previsto.