Yoshiaki Koizumi, producer di Super Mario Odyssey, ha concesso un’intervista a The Verge. Al suo interno si è parlato del prossimo gioco dedicato alla mascotte di Nintendo e di Switch.
Parlando di Super Mario Odyssey, Koizumi ha detto che buona parte della produzione è frutto dell’esperienza. Dopo aver ricoperto vari ruoli nella saga di Mario per tanto tempo, da Super Mario 64 fino a Super Mario Galaxy tutto è stato più facile e naturale.
Il concept del nuovo titolo è nato con la consapevolezza immediata che sarebbe stato un titolo di Mario. Il team non ha avuto bisogno di pressioni esterne. Sono bastate quelle “interne”. Tra queste la consapevolezza di essere al lavoro per poter realizzare il miglior Mario possibile, ponendosi obbiettivi come il raggiungimento di un framerate di 60fps.
Parlando di narrativa il producer ha spiegato che le storie dei titoli di Mario aiutino a contestualizzare ambientazioni e meccaniche di gioco.
Super Mario Odyssey includerà elementi “realistici”. Koizumi ha spiegato che questi elementi aiutano a dare l’idea di smarrimento di un viaggio in posti sconosciuti. Il senso di stupore del gioco fa si che tali elementi non sembrino fuori luogo. Koizumi ha quindi affermato di aver lasciato buona libertà creativa al team di sviluppo.
L’intervista ha quindi toccato il tema Nintendo Switch. Secondo il producer l’ibrida della casa di Kyoto metterà fine alla cesura tra console home e portatili. Kozumi ritiene che il focus si sposterà sul primo formato.
“Non credo che uno Zelda con vista dall’alto o un Metroid bidimensionale debbano necessariamente essere relegati alle console portatili”, ha spiegato Koizumi.
“Credo che quel tipo di giochi possa arrivare anche su Switch. Durante l’E3 di abbiamo presentato un titolo di Yoshi a scorrimento. E penso che in futuro potremmo vedere questo genere di titoli che possono essere giocati sia a casa che in movimento”.