Konami smentisce la chiusura delle divisioni relative alla produzione dei videogiochi: vediamo insieme cos’è successo
Nelle scorse ore un documento apparso sul sito ufficiale di Konami aveva generato alcune reazioni allarmiste che ipotizzavano un addio della software house al mondo dei videogiochi: l’azienda stamattina smentisce ufficialmente i rumor e fa chiarezza sulla questione.
In pratica, nel documento di cui sopra, si parlava di una riorganizzazione interna delle gerarchie dell’azienda e delle sue divisioni e si menzionava lo scioglimento delle tre divisioni che si occupavano della produzione di videogiochi.
In molti, sia nell’ambiente della stampa specializzata, sia semplicemente fan dell’azienda, si sono così chiesti cosa ne sarebbe stato dei dipendenti di tali divisioni, se addirittura ci fosse la possibilità di vendere alcune importanti IP, e se effettivamente la chiusura di queste ultime avrebbe significato un passo indietro di Konami nell’industria videoludica.
Già da tempo infatti l’azienda giapponese ha iniziato a occuparsi di meno della produzione di videogiochi, mantenendo il proprio impegno solo su alcune serie, una tra tutte la saga calcistica di Pro Evolution Soccer. Soprattutto in patria però ultimamente Konami si occupa di pachinko, slot e giochi d’azzardo, fino ad arrivare addirittura alla produzione di PC gaming, anime e tanti altri prodotti.
Come dicevamo però, è arrivato un chiarimento ufficiale attraverso un comunicato stampa, che ha citato il documento condiviso sul sito dell’azienda, e ha parlato di una comunicazione non correttamente interpretata.
Qui di seguito la dichiarazione ufficiale di questa mattina:
“Questo annuncio si riferisce a una ristrutturazione interna per rendere più efficienti le divisioni dedicate alla produzione. KONAMI non ha chiuso le divisioni legate alla produzione dei videogiochi”
Insomma, Konami conferma la riorganizzazione interna, ma smentisce la chiusura delle divisioni responsabili della produzione dei videogiochi, che dunque proseguiranno la loro regolare attività. I fan preoccupati possono tirare un sospiro di sollievo.