Sembra non finire mai la notte per Weinstein Company. Al centro dell’uragano scatenato dallo scandalo degli abusi sessuali, adesso la compagnia ha ufficialmente dichiarato bancarotta.
La compagnia ha venduto i propri asset all’associata Lantern Capital, secondo la pratica dello “Stalking Horse“. Lo scopo è quello di garantire il rialzo delle quote degli stessi nel corso dell’asta allo scopo di ottenere un prezzo tale da coprire i numerosi creditori, tra cui figurano colossi come la Disney e Viacom.
Questo il commento amaro di Bob Weinstein. “Avevamo la speranza di vendere la compagnia senza ricorrere ai tribunali. Tuttavia possiamo ritenerci soddisfatti di avere la possibilità di massimizzare il valore degli asset. Preserveremo così il maggior numero di posti di lavoro possibile, garantendo giustizia alle vittime”.
L’ultimo passaggio potrebbe aprire un nuovo scenario nella vicenda dello scandalo Weinstein. La compagnia ha infatti dichiarato decaduto ogni accordo di non divulgazione. Questo permetterà a chiunque sia stato vittima di abusi di parlare. L’effetto non sarà immediato ed è probabile che i risvolti si vedranno solo nel giro di qualche settimana. Sta di fatto che potrebbero emergerne ulteriori novità in merito allo scandalo che ha sconvolto Hollywood nel corso dell’ultimo anno. Vi aggiornemo non appena ci saranno novità.
(fonte: Deadline.com)
