La7 confonde un video tratto da una demo di un mobile game per quello dell’attentato al Generale Soleimani
Se spesso il giornalismo quando si occupa di videogiochi tende a scontentare chi dei videogiochi è un fan, spesso esponendo chi ne parla pur non avendone le competenze necessarie, quello che è successo negli scorsi giorni su La7 ha effettivamente del tragicomico, dato che in una puntata della trasmissione Atlantide, è andato in onda un video, erroneamente spacciato per l’attentato che ha portato all’uccisione del generale Soleimani, che in realtà era preso da un videogioco.
Durante la trasmissione il conduttore Andrea Purgatori prima di trasmettere il video ha avvertito gli spettatori delle immagini crude, specificando che “somiglia molto ad un videogioco, ma non è un videogioco”, descrivendo con una sorta di telecronaca il filmato, che sarebbe stato ripreso dalla telecamera di un drone.
Immagini in bianco e nero che mostrano un convoglio di mezzi militari in una strada non meglio precisata, il cui epilogo è una scena effettivamente di morte e distruzione.
Facendo però bene attenzione al filmato, si può notare una scritta in alto a destra, che dice: “Development footage. This is a work in progress”. In pratica ci avverte che le immagini mostrano un prodotto in sviluppo, perché quello che a Purgatori sembrava un videogioco, è effettivamente un videogioco.
Si tratta, come specificato già da agenzie internazionali ed italiane (la notizia sta rimbalzando un po’ ovunque in giro per la rete) del mobile game AC-130 Gunship Simulator. Quel video peraltro risale al 2015, ed è già stato utilizzato in altre occasioni erroneamente, legato ancora una volta ad azioni militari varie.
La7 ha rimosso le immagini dal proprio sito, anche se su YouTube il video circola ancora. Dopo l’episodio, il giornalista ha dato una sua, non troppo convincente, spiegazione su Twitter.
Insomma, un’ennesima brutta figura del giornalismo nei confronti del popolo videoludico, anche se stavolta magari sarà riuscita perlomeno a strappare un sorriso a qualcuno.
Gentile Paolo, lei ha ragione. Certo che è un videogioco, lo sapevo, ma rappresentava tecnicamente una perfetta dimostrazione di come colpisce un drone. Sono io che mi sono espresso maledettamente male. Grazie per la sua attenzione.
— andrea purgatori (@andreapurgatori) January 8, 2020