Fare Il Ramingo non è una cosa bella.

Siamo onesti. Quando si guarda ad una cosa che piace si tende sempre a dare il via alla parte più fervida della nostra immaginazione. Che sia un film, un fumetto, un libro o un videogame sarà capitato a tutti di immaginarsi in queste o in quelle vesti. Perché si, certe “figure” all’interno del mondo dell’immaginazione sono mentalmente replicabili senza problemi e ti aiutano anche a fuggire dai tuoi problemi. Con i tempi che corrono, poi, è bello immaginarsi in vesti diverse, magari alle prese con i lavori più improbabili e, se una volta si sognava di fare gli astronauti, oggi la gente guarda a modelli più elevati stile: “io da grande vorrei fare lo Jedi“. Sarà che l’immaginazione funziona così o che, rispetto a quel che della propria vita si fa, è sempre più bello immaginarsi nei panni di un supereroe piuttosto che di uno stregone. Ma la verità è che, se li si analizza da vicino, anche solo per gioco, certi mestieri sono proprio ingrati… sì, anche nelle fantasie più sfrenate. Che tipo ok, fare il Jedi è figo, ma quanto dovrebbe bestemmiare uno per avere FINALMENTE la sua spada laser? Tanto, forse troppo… senza contare che la morte è sempre dietro l’angolo o che in certi mestieri si può finire rapidamente in bolletta. Ed ecco quindi la nascita della nostra rubrica: “Lavori incredibilmente ingrati”. Un titolo ingrato per mestieri veramente di merda. Con l’arrivo de L’Ombra di Mordor (a sorpresa un titolo più che buono e con un sistema di gestione dei nemici veramente figo), vedo affollare i miei social netowrk di commenti di amici più o meno galvanizzati. Perché Talion, il ramingo protagonista del gioco, è in effetti un’ecatombe. Un personaggio con un background abbastanza banalotto, ma che in virtù di un certo spirito (non facciamo spoiler!!!) che alberga nel suo corpo si dimostra molto più efficiente di qualsiasi altro guerriero in quel di Arda. E quindi sotto tutti festanti ad ammazzare orchi con stile e gaudio e tutti desiderosi di essere un ramingo. Perché il ramingo è cool, è tenebroso, è overpowered ma… oh… il ramingo fa veramente una vitaccia! E quindi per il nostro primo appuntamento di “Lavori Incredibilmente Ingrati” sotto con Il Ramingo. Che dopo questo articolo COL CAVOLO che vorrete vivere nella Terra di Mezzo!

Ombra di Mordor

Creati dalla fervida immaginazione di J.R.R. Tolkien, i raminghi sono una casta di guerrieri Dunedain sparsi tra il nord e il sud del continente di Arda. Gente tosta, dedita a diverse discipline tra cui il combattimento, l’insegnamento e anche la figaggine intrinseca. Perché i Dunedain, oltre che essere una razza umanoide dal nome vagamente “desertico” sono anche, e soprattutto, discendenti diretti di Elfi e Maiar. Leggasi, sono praticamente una discendenza semidivina e, come tali, godono di tutta una serie di bonus tra altezza, bellezza, forza, resistenza e tutte altre robe annesse che li rende perfetti per menare le mani… ma in modo carismatico! Il punto è che, già essere un Dunedain è una cosa un po’ sfigata, soprattutto ai tempi in cui Sauron era in circolazione. Questo perché, dopo anni fiorenti si ritrovarono infine decimati e ciò soprattutto a causa di una mala gestione delle discendenze di sangue. I tizi, in pratica, a botta di accoppiarsi con le altre razze avevano perso le caratteristiche della loro discendenza sicché, divenuti pochi e sparuti, si rifugiarono tra nord e sud fintanto che non arrivò Aragorn e bella lì. Un dunedain, quindi, non è uno che se la passa bene. È un figlio di una razza sull’orlo dell’estinzione e, metti, è pure un esule, adattatosi a vivere in contesti cittadini che originariamente non gli sarebbero appartenuti, come Gondor. Ma tornando ai raminghi. Essi, fondamentalmente, si divisero in due gruppi. Quelli del nord stanziati a Arnor e quelli del sud stanziati a Gondor, e quindi, rispettivamente, Raminghi del Nord e Raminghi dell’Ithilien. Due caste imparentate alla lontana e che non avevano alcun rapporto stretto e che forse manco si salutavano… come voi e gran parte dei vostri cugini che, bene che vi dice, vedete a comunioni e funerali. E la cosa non doveva essere tanto diversa perché un ramingo è, già nel nome, un solitario, uno che se ne va in giro da solo per aiutare il prossimo e di cui la gente FORSE si ricorda quando deve prestare giuramento e quando muore. Pensate al ramingo come una specie di buon samaritano e quindi spostati… già parliamo di una cosa che non va bene per la stragrande maggioranza dell’umanità. Ma vabè, facciamo pure finta che siate tutti dei santoni, andiamo a capire quali erano, nello specifico, le sfighe dell’essere un ramingo.

L’ambiente ostile

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Che sia il nord o il sud c’è un primo fondamentale punto ad avvalorare quanto possa essere sconveniente essere un ramingo ed è l‘ambiente ostile. Intendiamoci. Questa non è gente che se ne va in giro a fare opere di bene nei villaggetti per accoppiarsi con le contadinelle. Un ramingo vive alla giornata in alcuni dei peggiori territori del mondo di Arda. Vi basti pensare che se ad alcuni di essi diceva culo per essere assegnati a regioni vicini ai principali centri abitati, ad altri andava decisamente peggio con pattuglie in zone poco piacevoli stile Cancello Nero. Il mondo di Arda, inoltre, non è affatto un mondo semplice. Ok non ti può mettere sotto una macchina, ma tra spettri, mannari, ghul, orchi, troll e tutto il resto ci sono così tante possibilità di crepare che non varrebbe manco la pena di uscire di casa. Mettici pure che negli anni in cui Sauron se la giocava con la Compagnia per ottenere l’Unico Anello, anche diverse altre creature “oscure” si schierarono con l’Oscuro tipo mosche, ragni e altre bestie più o meno schifose. Cosicché magari capitava che ti accampavi una notte nei pressi di una boscaglia (che non c’è niente di meglio a disposizione) e la mattina dopo ti trovano accoppato ucciso da nugoli di ragnetti o altri insetti schifosi. Se poi eri un ramingo dell’Ithilien, eri pure il bersaglio preferito degli orchi di Minas Morgul. Insomma, come la mettiamo la mettiamo, o morivi da fesso, o morivi in battaglia. Ma meglio la seconda, che nella prima non c’è neanche il gusto della morte gloriosa!

Scarsità di mezzi e igiene precaria.

mordorRiassumiamo questo paragrafo con “essere un morto di fame”. Perché si, un ramingo è uno discretamente povero che ha tra i suoi tesori si e no una spada e un pugnale. Che non è poi molto se si considera l’esagerata mole di persone/esseri/cose che vorrebbero farti la pelle. Ora, è vero che per come li si descrive i dunedain (e quindi i raminghi) dovevano essere tizi ben addestrati a menare le mani ma se non ti chiami MacGuyver non è che puoi fare i miracoli con i mezzi di fortuna. Premesso un addestramento che non si sa bene come potesse funzionare, e premesso anche che si sa per certo che molti raminghi caddero inesorabilmente piallati dalle forze dell’Oscuro, in questo esempio presupponiamo pure che siate abbastanza abili da affrontare anche 4 o 5 orchi da soli. Perché non siete tutti Aragorn. Voi siete il ramingo medio ovviamente! Al ramingo medio gli può dire culo se qualcuno non lo ha già sgozzato e se anche così non fosse ci sono tutta una serie di fattori da considerare in questo paragrafo. Perché “scarsità di mezzi” non vuol dire solo che se la spada ti si spezza sono cavoli amari, ma anche che non hai molto denaro da spendere. Che ti curi con mezzi di fortuna. Che viaggi leggero e quindi: nessun cambio di abito. Vuol dire campare nello sporco e alla giornata. Leggasi oltre ad essere povero e disperato puzzi… puzzi da fare schifo. Probabilmente puzzi così tanto che se ti becchi una malattia di quelle debilitanti e ti si fa la faccia verde (cosa molto probabile visto l’eccezionale stile di vita nel mondo fantastic-feudale del Signore degli Anelli) ti arruolano tra gli orchi. Che non è male per lo stealth… perché tanto la puzza è quella.

L’aiuto al prossimo

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Ok, aiutare il prossimo è una bella cosa. Lo sappiamo che siete tutti lì a dire che volete fare del bene agli altri, che vi immolereste e blablablabla. Mettendo anche il caso che sia vero, il ramingo non è uno che fa semplicemente del volontariato spicciolo. Un ramingo ha fatto una scelta di vita, con tanto di giuramento e parola di boy scout, ed ecco perché non poteva riservarsi dall’aiutare gli altri. Tra i vari compiti di un ramingo, infatti, c’era anche quello di medico, giudice e persino insegnante, laddove non ci fosse nessuno che potesse insegnare le basi ai bambini come leggere e scrivere. Ma voi imaginate come doveva essere il mondo di Arda ai tempi in cui gli orchi se ne andavano bellamente in giro? Quanti casi da risolvere? Quanti villaggi da salvare? Ma soprattutto ve lo immaginate il tasso di analfabestismo? Raminghi in ogni dove muniti di righelli e penne, pronti a far attraversare le vecchie o a cambiare cateteri negli ospizi. Per la serie: non solo devo morire per voi, ma mi tocca pure pulirvi il culo!

La vendetta

Se fai il ramingo Sauron ti odia. Ma tipo da contratto. Non c’è scritto bene nero su bianco, è una di quelle clausole in piccolo che ti fotte col tempo. Ma è così e quindi, poiché Sauron – a differenza di te – c’ha i mezzi, vuol dire non solo inimicarsi una mole infinita di bestie che vogliono farti la pelle, ma andare anche incontro a una serie di “sfide” che un ramingo medio non può vincere. Perché Sauron è signore degli inganni, dei tranelli e di altre cose che possono renderti la vita peggio di quanto non lo sia già. Ecco perché ad alcuni raminghi capitava che gli morivano gli amici, i parenti, i figli, le mogli. Tutto perché “fa parte del mestiere”. Il bello è che spesso manco lo sapevi che ti avevano sterminato la famiglia, o almeno non lo sapevi per tempo, perché noi avremo anche un servizio postale del cacchio, ma ad Arda, salvo non ti chiami Gandalf che sussurra alle aquile, le notizie giravano a passo di cavallo… sempre che il cavallo potesse raggiungerti o che sapessero dove cercarti. Perché se potessero raggiungerti o cercarti tutti, che diavolo di ramingo saresti?! E quindi questo ci porta a…

La solitudine

RamingoE infine, ma non per importanza. Un ramingo viaggia da solo. Un ramingo è sempre solo. Poteva un ramingo mettere su famiglia? Si ovviamente! Ma non poteva certo portarsela appresso! E tanto non facevi a tempo a tirarla su che qualcuno cercava di accoppartela. Ora, se è anche vero che dei gruppi di raminghi potevano andare in missione insieme, è praticamente certo che il più delle volte il povero ranger fosse solo alla ricerca di un modo per arrestare la macchina capitalista di Sauron. Viaggiare soli non vuole semplicemente dire portarsi una testa di orco appresso e chiamarla Mr. Wilson. Più concretamente vuol dire non poter contare su nessuno in caso di difficoltà. Vuol dire doversi affidare a sé stessi (e ad una bella botta di culo) in caso di malattie, ferite, mutilazioni e quant’altro possa farci indirettamente crepare. Essere soli vuol dire non sapere che cosa succede a casa, e non poter far sapere a casa cosa succede a noi. O almeno non sempre. E questo, come abbiamo visto, non è bene.

Come avrete desunto il lavoro del ramingo era veramente, ma veramente pessimo. Mal retribuito, senza assistenza sanitaria e persino senza giorni di ferie! Le malattie pagate? Bazzecole! Ad Arda già era tanto se sopravvivevi alle malattie! Non ci meravigliamo che molti raminghi scappassero via dagli accampamenti, che disertassero o che si dessero alla clandestinità. Ok, discendendi di Numenor ma bella vita infame! Gli orchetti, almeno, sotto l’Oscuro Signore, se la spassavano e bevevano Grog. Certo… manco la loro era una bella vita, ma almeno c’era del meraviglioso cameratismo orchesco e saccheggio garantito per tutti! Si stava meglio quando c’era Sauron!