Siamo stati a Le strade del paesaggio, anche il prato era bellissimo
Anche quest’anno a Cosenza si è tenuto “Le strade del paesaggio”, festival del fumetto giunto ormai alla sua dodicesima edizione e in grado, forse più degli anni scorsi, di far parlare di sé. Tra gli ospiti eccezionali e la nuova location, chiunque sia stato a Le strade del paesaggio 2018 non può che essere rimasto piacevolmente sorpreso.
Quest’anno infatti l’evento si è spostato dal Museo del Fumetto al Castello Normanno-Svevo, un castello del 1100 recentemente restaurato con eccezionali risultati per essere restituito alla comunità e al turismo. Così nella Artist Alley di fronte al curato giardino nel quale si tenevano gli eventi hanno trovato posto gli espositori, quasi tutti artisti. Nel giardino invece si è svolta la premiazione del Premio Andrea Pazienza, a lui intitolato a celebrazione del trentesimo anniversario della morte dell’autore, ma anche l’immancabile gara cosplay e alcuni eventi serali, tra i quali sicuramente spicca il DJ set di Andy, ex tastiera, synth e sax dei Bluevertigo.
Il Museo del Fumetto, collocato al centro della città, ha invece ospitato nelle sue stanze le tre mostre dei tre ospiti internazionali di quest’anno: David Lloyd, John Pomeroy e Miguel Angel Martin. L’esposizione dei lavori di Lloyd riguardava principalmente tavole tratte da V for Vendetta mentre quella di Martin vedeva esposti lavori più disparati nella loro provenienza, ma in egual misura disturbanti come potrà immaginare chiunque sia avvezzo alla poetica dell’artista spagnolo. In qualche modo più d’impatto la mostra di Pomeroy, animatore americano che ha collaborato con Disney, ma anche con Don Bluth, sia ai film d’animazione che ai videogiochi. L’esposizione a lui dedicata poteva vantare bozzetti originali di diverse opere Disney, alcune francamente impressionanti!
A fare da cappello alla manifestazione c’è stata in chiusura la premiazione di cinque autori in cinque rispettive categorie, più il premio a David Lloyd per la carriera, accompagnato musicalmente da Francesco di Bella e Dario Della Rossa (Brunori Sas). Lelio Bonaccorso si è visto assegnare il premio come miglior disegnatore per Sinai (Becco Giallo), un reportage a fumetti sui beduini e sulla loro cultura, mirato ad unire quel tipo di giornalismo che ora si chiama travel blogging e che una volta, quando non c’era Ryanair, serviva a far conoscere le terre lontane che mai si sarebbero viste nella vita, e il fumetto. Il premio per la miglior sceneggiatura è invece andato a Sergio Nazzarro per Mediterraneo (Round Robin), un graphic novel che ci racconta le migrazioni che ruotano attorno al Mar Mediterraneo con una potenza non indifferente, soprattutto nella rappresentazione del mare. Il premio per miglior Web Comic se lo è invece portato a casa L’altalena di Diego Pellizza e Francesca Biscotti del collettivo Pangolino Press. L’altalena racconta, con tinte noir, la fuga da un paese montano, e quindi il ritorno, di due amici. Il premio per il miglior autore completo è invece andato a Sergio Gerasi per il suo Un romantico a Milano (Bao), con il quale l’autore punta a calare il lettore nella vita di un illustratore in crisi, ricercando un senso di immersione nuovo grazie anche al forte impatto grafico dell’opera. In ultimo, Coconino Press si porta a casa il premio per la migliore iniziativa editoriale per la trilogia di Guido Buzzelli, autore ormai scomparso.
Tiriamo un po’ le somme, quindi, di quest’ultima edizione de Le strade del paesaggio! Innanzitutto è impossibile non fare i complimenti all’organizzazione per gli ospiti che è riuscita a portare a Cosenza, ma anche per le ottime scelte fatte per quanto riguarda gli autori italiani da premiare, soprattutto quella di premiare opere di fortissima attualità. D’altra parte la location, per dirla con Alessandro Borghese, è stata è veramente da 10/10 nonostante le fatiche per parcheggiare! Ironia a parte, non possiamo che aspettare con curiosità la prossima edizione della manifestazione cosentina, perché visti gli ottimi passi in avanti fatti con quest’ultima non si può che essere ottimisti!