Anche questo Festival del Fumetto di Cosenza, a.k.a. Le Strade del Paesaggio, giunto alla sua undicesima edizione, è giunto al termine. Noi di Stay Nerd, come preannunciato, c’eravamo, ma vogliamo comunque raccontarvi, in breve, tutto quello che è stato.
Effettivamente, è stato un grande numero di cose, insieme. Prima di tutto, noi staynerdiani, e forse anche voi con noi, ci siamo divertiti un mondo a coprire l’intero festival con interviste live con fior fior di autori presenti. Giulio Rincione, Marco Rincione, Prenzy, Loputyn, Angela Vianello, Martoz, Labadessa, Lorenza di Sepio, tutti con “qualche novità”, a dire poco, tra le mani.
Martoz ci ha parlato del suo prossimo lavoro con Coconino Press, Il Cacciatore Gracco, di cui abbiamo visto parecchie tavole esposte in fiera. Giulio Rincione ci ha deliziato con la pittura, dal vivo, di un’illustrazione, come al solito, suggestiva e strabiliante. Marco Rincione ci ha raccontato un po’ dei suoi mille lavori in arrivo, come lo speciale su Groucho per Sergio Bonelli Editore o i fumetti per la nuova collana di Shockdom, Timed, in compagnia del fratello o di Loputyn. Prenzy ci ha spiegato le crude meccaniche del web e della realtà che hanno ispirato, e fatto da vera e propria reference, per il distopico (ma neanche troppo) #Like4Like.
E come non citare Mattia Labadessa, che a Cosenza ha presentato il suo Mezza fetta di limone, graphic novel per Shockdom ormai disponibile, donandoci in esclusiva anche l’anteprima di qualche tavola.
Insomma, dal punto di vista autoriale, è stato davvero un festival vulcanico, con la residenza anche di autori meno giovani, a regalare una prospettiva in più sul fumetto italiano e sulla sua moderna vitalità. Un esempio? Giuseppe Palumbo, che presentava il suo Escobar – El patròn, il primo fumetto pubblicato (in collaborazione) da Astorina che non tratta di Diabolik, ma di un altro celebre re del crimine carismatico.
Ma Le Strade del Paesaggio non è stato solo fumetto, anzi. Abbiamo fatto quattro chiacchiere anche con gli studi di digital art e collaborazione Cool Frame e Syskrack Lab, che al Museo del Fumetto di Cosenza offrivano un’esperienza di videogaming in realtà virtuale, all’interno di Spazio Edgar, ricostruzione di una stanza immaginata appartenere al tenebroso autore. Per non menzionare l’attività di stampa 3D di busti personali, mappati tramite fotografia a 360 gradi. Avere il vostro stesso busto, nella posa che preferite, non è occasione da poter cogliere tutti i giorni!
Hanno completato il quadro ricostruzioni storiche avvincenti e iniziative divertenti a tema cosplay, nonché lo stesso contest apposito, e i premi dedicati alle realtà di fumetto e cinema che, l’ultimo giorno di fiera, hanno visto trionfare tanti autori di nuova generazione, compresi gli autori della strepitosa pellicola animata La Gatta Cenerentola.
Dunque, se avete mancato questo appuntamento, fate tesoro dell’unica lezione che è possibile apprendere da una serie tanto lunga di artisti ed attività: non ripetete questo errore anche l’anno prossimo.