Il colosso Riot decide di avventurarsi anche nell’universo del card game, offrendoci un prodotto con un altissimo potenziale.

Dopo un periodo di alpha dove abbiamo potuto pregustare mazzi guidati dai nostri campioni preferiti di League of Legends, è finalmente arrivata l’Open Beta del card game che proverà a rivoluzionare l’online: Legends of Runeterra.

Riot scende in campo offrendo un prodotto volto a catturare l’attenzione sia degli annoiati giocatori di HearthStone, sia i tantissimi delusi dalla poco innovazione offerta da Magic su Arena, ma, soprattutto, degli affezionatissimi giocatori di League of Legends provenienti da tutto il mondo.

Legends of Runeterra

La casa di sviluppo di LOL, infatti, sa perfettamente come muoversi all’interno dell’universo degli eSport, avendo rivoluzionato e monopolizzato il campo dei MOBA con un universo di gioco in costante evoluzione sia sotto il profilo artistico che sotto quello del gameplay.

Legends of Runeterra ci permetterà di poter combattere al fianco di eroi e creature che sino ad ora erano stati intravisti e menzionati nell’universo di LOL solo tramite le storyline dei campioni scesi nella Landa, o attraverso i fumetti che stanno spopolando sul web e in cartaceo (tanto da aver intrapreso una collaborazione con Marvel).

Legends of Runeterra si mostra come un card game capace di apprendere molto dai suoi predecessori, emulandoli in più riprese, ma riuscendo a delineare accuratamente la propria identità. I turni di gioco, che hanno più sottofasi alternate per poter calare una carta (sia essa incantesimo che creatura), potranno essere per certi aspetti familiari ai giocatori di HearthStone.

Quelli di Magic, invece, troveranno le classiche meccaniche di travolgere, minacciare o attacco improvviso denominate, rispettivamente, come sopraffare, elusione o attacco rapido.

Oltre a ciò, la componente fondamentale di questa nuova creatura è la gestione del mana. Avremo un cristallo di mana per turno e quello che non adopereremo verrà immagazzinato, fino a un masso di tre unità, per poi essere utilizzato in seguito.

Il mana raggiungerà un massimo di 10 cristalli (più gli eventuali 3 messi da parte in precedenza), potendo offrire al giocatore molteplici mosse in mid/late game.

Da segnalare anche che potremo avere al massimo quattro campioni nei nostri mazzi su un totale di quaranta carte.

Durante questa Open Beta non abbiamo visto dei mazzi particolarmente performanti e/o dominanti, lasciando a a tutti i giocatori la possibilità di declinare un proprio stile di gioco personalizzato. Lo “standard” prenderà certamente una piega ben definita, sia chiaro, come accade in tutti i card game, ma la sensazione è che avremo delle scelte molto variegate.

Oltretutto, quello che affascina ulteriormente di Legends of Runeterra è la potentissima componente di lore presente nelle sue carte.

Legends of Runeterra

Potremo scegliere la fazione di Demacia e adoperare Tianna Crownguard, zia e tutrice di Lux e Garen, recentemente apparsa nelle storie della maga della luce, che ci permetterà di sopraffare l’avversario con combo basate sulle aure.

Oppure mazzi control come quello del Freljord, assieme a Braum, Ashe e Vryanna, la nuova alleata di Sylas, ma anche deck aggro basati sull’utilizzo di tante piccole creature e affiliati alla fazione delle Isole Ombra.

Oltre alla componente prettamente di gameplay, LOR ci offre un compartimento visivo di prim’ordine, fortemente influenzato dal costante sviluppo narrativo delle sottotrame della Landa.

Gli artwork non raggiungono i livelli di epicità di Magic, ma riescono tranquillamente a farsi valere, soprattutto grazie a degli effetti visivi esplosivi, annichilendo tutti i possibili competitor.

Anche il client è ben ottimizzato, nonostante i numerosi problemi che sta avendo League of Legends con questa season, potendoci collegare direttamente al nostro account di LOL e dandoci la possibilità di sfidare i nostri amici. Peccato per l’assenza della chat vocale, ma i classici TeamSpeak e Discord ci vengono in soccorso.

LOR ci permette di ottenere rapidamente un buon numero di wildcard tramite le missioni settimanali, in modo tale da poter offrire ai giocatori il maggior numero di carte e deck possibili

Legends of Runeterra, oltretutto, si salva dalla componente del “pay to win” che negli ultimi tempi ha favorito non poco i giocatori di Magic Arena. Il card game di Riot infatti ci permette di comprarecon denaro reale fino a 18 Wildcard (i jolly che adoperiamo per craftare le carte che ci mancano) a settimana, mentre il giocare partite normali ce ne farà guadagnare 46.

Più giochi, più missioni settimanali sblocchi, più premi ricevi. Una politica semplice che ha distinto Riot in tutti i suoi anni di attività.

legends of runeterra

 

Le missioni , oltretutto, saranno diverse in base alla regione verso la quale ci affilieremo (potremo cambiarla costantemente senza perdere la percentuale di progressione), potendo scegliere tra Iona, Isole Ombra, Demacia, Noxus, Piltover/Zaun e Freljord.

In sostanza Riot ci offre un prodotto di prim’ordine, essendo riuscita a comprendere i difetti dei competitor e  a migliorarli con un investimento enorme. Ottimo lo sviluppo in game basato unicamente sulle missioni settimanali, e la possibilità di craftare le carte che preferiamo.

Rivedibile invece il matchmaking in ranked e l’offerta di carte totali, un po’ scarna rispetto all’enorme universo di Runeterra. Speriamo, ad esempio, di poter vedere il prima possibile le fazioni di Shurima o Bilgewater in gioco.

Legends of Runeterra non si pone solo come una valida alternativa ai già affermati card game presenti online, ma si candida fortemente a poter diventare, in un futuro non troppo remoto, il nuovo eSport di punta di Riot, nella speranza che questo sia un semplice antipasto.

Evocatori preparate i vostri mazzi, l’arena vi aspetta.

Leonardo Diofebo
Classe '95, nato a Roma dove si laurea in scienze della comunicazione. Cresciuto tra le pellicole di Tim Burton e Martin Scorsese, passa la vita recensendo serie TV e film, sia sul web che dietro un microfono. Dopo la magistrale in giornalismo proverà a evocare un Grande Antico per incontrare uno dei suoi idoli: H. P. Lovecraft.