Netflix annuncia che la serie d’animazione Love Death + Robots tornerà per una seconda stagione
Love Death + Robots è stata una delle rivelazioni degli ultimi mesi tra le serie apparse su Netflix. La prima stagione, prodotta tra gli altri da David Fincher, è stata un successo immediato, grazie ai brevi episodi autoconclusivi, di generi che spaziano dalla fantascienza all’horror al weird, ognuno animato in modo diverso e originale, con la giusta dose di contenuti per adulti. Nelle diciotto storie c’è stato lo spazio per vampiri, licantropi, alieni, demoni steampunk, loop e paradossi temporali, yogurt senzienti e Hitler innamorati. Forse non tutte le puntate si sono dimostrate allo stesso livello, ma la loro brevità ha permesso di non risentire troppo di quelle più deboli, e la serie nel complesso è stata apprezzata pressoché da tutti.
Oggi arriva a sorpresa l’annuncio che Love Death + Robots vedrà almeno una seconda stagione.
Netflix ha diffuso un breve video con clip delle puntate già trasmesse e un countdown che si ferma sul numero 2, per trasformarsi poi in un “Volume 2”, ad anticipare la lavorazione della seconda stagione.
Non ci sono altre informazioni al momento oltre a questo semplice annuncio, per cui è ancora presto per parlare di una data d’uscita quando probabilmente la produzione è ancora nelle fasi preliminari. Ma visto che a rendere unica la prima stagione sono state proprio la varietà dell’animazione e la freschezza delle storie, è ragionevole aspettarsi lo stesso tipo di impostazione anche per il Volume 2.
Viene da chiedersi a questo punto a quali autori attingerà la produzione per le nuove storie. Nella prima stagione abbiamo visto adattamenti di racconti di autori di profilo internazionale come Joe Lansdale, John Scalzi, Ken Liu, Alastair Reynolds.
Love Death + Robots sembra un’occasione unica per far conoscere questi piccoli capolavori. Sarà interessante anche scoprire se la seconda stagione manterrà la sua natura sperimentale o batterà un terreno più sicuro, rivolgendosi agli stessi studi di animazione e magari coinvolgendo sceneggiatori e doppiatori di prima categoria. Ma in fondo forse è proprio questo senso di ingenuità ad aver conquistato tutti, per cui speriamo vivamente di ritrovarlo nel prossimo Volume 2.