Perché Lovecraft Country è stato cancellato? Parla il chief content officer di HBO
Ha destato qualche perplessità il fatto che HBO abbia cancellato Lovecraft Country, serie ispirata all’omonimo romanzo di Matt Ruff. Lo show aveva ricevuto in genere buoni riscontri dalla critica e anche l’apprezzamento del pubblico era tendenzialmente favorevole, cosa dimostrata anche dai numerosi riconoscimenti e candidature che lo show creato da Misha Green aveva ottenuto.
A tale proposito è quindi intervenuta una delle figure di spicco di HBO, il chief content officer Casey Bloys. Parlando con Variety Bloys ha sostenuto che la scelta di cancellare Lovecraft Country sia giunta a causa di una concomitanza di fattori. Messa così pare essere semplice e pura sfortuna quindi, nessuna motivazione legata a costi di produzione e ascolti bassi.
A giudicare dalla parole di Bloys, non ci sarebbe una vera motivazione contro cui puntare il dito. Parole che, come spesso accade nel linguaggio della rete, possono voler dire tutto e non voler dire niente.
Le parole di Casey Bloy: ecco perché Lovecraft Country è stato cancellato
“Quando prendi la decisione di non andare avanti con uno spettacolo, di solito è una confluenza di fattori”, ha spiegato Bloys. “E questo è stato il caso di Lovecraft Country. Deve essere una decisione che pensiamo abbia senso per noi. In questo caso, non siamo riusciti ad arrivarci. Non credo che sarebbe giusto indicare una motivazione in particolare. Penso al lavoro che ha fatto Misha Green e il riconoscimento che ha ottenuto la serie, ma questo non cambia nulla di tutto ciò”.
La serie di HBO era stata adattata per la TV da J.J. Abrams (Alias, Lost, Fringe), Jordan Peele (The Twilight Zone, The Last O.G.) e Misha Green (Heroes, Sons of Anarchy), il quale ricopriva anche anche il ruolo di showrunner.
Lovecraft Country mescolava due differenti livelli di orrore. Quello ineffabile e oltre l’umana comprensione, tipico dello scrittore di Providence, e quello fin troppo umano, figlio del razzismo dell’America della segregazione razziale.
La storia raccontata seguiva le vicende del giovane afroamericano Atticus Freeman (interpretato da Jonathan Majors), partito alla ricerca del padre, scomparso in circostanze misteriose, nell’America del periodo delle Jim Crow Laws. Oltre a combattere contro le istituzioni razziste che controllavano il paese in quegli anni, il giovane Atticus si ritrova a dover fronteggiare qualcosa di misterioso, spaventoso e letteralmente mostruoso.
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