Stay Nerd intervista Davide La Rosa

Ciao Davide e grazie per il tempo che ci hai concesso! Partiamo subito con il tuo nuovo progetto “ La Rosa Universe”. Volevamo sapere da cosa è nata l’idea di scrivere dei letterati italiani?

Grazie a voi. Innanzitutto premetto che il nome La Rosa Universe è un’idea dell’editore, non l’ho coniato io. Non ho un ego abbastanza  grande per coniare un nome del genere. Ho deciso di fare queste storie in parallelo degli scrittori italiani del 1800 che però fanno altre cose. Ad esempio ho immaginato un Ugo Foscolo Indagatore dell’Incubo, poi ci sono Leopardi e Ranieri come detective “True Detective” e Parini Naufrago delle Stelle. L’idea nasce perché fondamentalmente sono scemo! Nella mia testa Ugo Foscolo Indagatore dell’Incubo mi suonava bene e da lì ho creato tutto sta roba qua.

Tu hai finanziato con Tatai Lab e Coffee Tree Studio Prussiani contro Alieni. Come ti è nata l’idea?

Dunque ho una fobia per gli Alieni e per i Prussiani, così li ho messi uno di fronte all’altro per fare una sorta di sfida tra le mie fobie, così me ne libero definitivamente. Infatti i Prussiani erano abbastanza belligeranti, una sorta di Klingon in real life.

Ugo-Foscolo-Indagatore-Incubo

Parlando di Incubi e quindi di nemici… da cosa nasce l’odio per la Pimpa?

Non è un vero e proprio odio, a me piace anche la Pimpa. Ho due teorie… non lo so neanche io, ci vorrebbe in realtà un buon psicologo… ma non ho soldi per pagarne uno abbastanza bravo per farmi dire perché in realtà ammazzo la Pimpa (ride). Una teoria è che in realtà la mia parte adulta cerca di ammazzare la mia parte bambina. Ho scoperto a casa mia, o per meglio dire mia madre ha trovato a casa un vecchio numero di Pimpa datato 1987. Avevo sette anni, c’è questa storia in cui la Pimpa si taglia un dito e comincia ad uscire un sacco di sangue. Quindi il mio primo approccio con lo splatter è stato con la Pimpa. Tre anni dopo ho iniziato a leggere Dylan Dog ed è diventato il mio fumetto preferito. Insomma questa voglia di splatter che mi ha fatto nascere la Pimpa è cresciuta ed è sfogata in quello. Quindi è una sorta di transfert!

Da un po’ di tempo collabori con noi di Stay Nerd e fai la vignetta del gioco del mese. Volevamo sapere, siccome spesso ci dici non hai idea di che gioco stai scrivendo, volevamo sapere se sei un videogiocatore appassionato o se comunque giochi spesso.

Gioco spesso sì, ma in realtà non è che seguo in maniera compulsiva il mercato. Gioco spesso i titoli della mia infanzia, praticamente roba anni ’80 e ‘90. Sono un retrogramer ecco, e ogni tanto gioco anche titoli nuovi, principalmente dove si ammazzano gli zombie. Ad esempio uno dei titoli “recenti” a cui ho giocato è stato Dead Island! Un titolo di dieci anni fa immagino! (Ride) Poi gioco anche a Magic Online.

Ti tieni impegnato insomma!

Sì non ho mai tempo infatti! Poi devo fare le vignette per Stay Nerd!

Che è il lavoro più pesante immagino!

Ride

Gioco del Mese

Nei tuoi testi inserisci spesso riferimenti storici, citazioni e così via. Ti piace fare satira o più semplicemente la butti lì?

La butto lì. La satira la faccio principalmente quando scrivo sulla religione, in quel caso però creo qualcosa di più elaborato e meglio costruito. Insomma non è che voglio fare satira, la butto lì, faccio il cretino e basta!

Un’altra domanda riguarda tutto il successo che stanno avendo un certo tipo di fumettisti, che si sviluppano grazie ai Meme, a Facebook, Youtube e così via. Prendiamo per esempio Sio, autore che comunque apprezziamo. Volevamo sapere da te, cosa ne pensi di questo fenomeno social riguardo ai fumetti o se era meglio quando l’autore si faceva conoscere attraverso un certo percorso piuttosto che buttarsi in prima persona attraverso i social.

Adesso abbiamo questa tecnologia, per tanto è giusta sfruttarla anche per farsi conoscere. Quando ho cominciato io non c’erano i social network, sembra di parlare di 400 anni fa ma in realtà sono passati appena 10 anni. I social sono arrivati dopo e han preso piede così tanto solo negl’ultimi anni. A me va benissimo, se uno ha talento è giusto che lo faccia vedere; anzi se ci pensiamo si saltano tanti passaggi che delle volte tarpavano le ali a degli autori talentuosi. Prendiamo ancora Sio per esempio, autore che adoro anche io, ma sinceramente dubito che in un altro modo sarebbe riuscito ad ottenere il successo che merita. Prima c’erano delle logiche differenti, si guardava il disegno e basta, mentre il fumetto non è solo il disegno, è un equilibrio che c’è tra testo e il disegno e la funzionalità stessa del disegno.
Tornando alla domanda diciamo che è il modo migliore per usare internet. Insomma ci sono modi ben peggiori di usarlo! (Ride)

prussiani

Grazie per il tempo che ci hai concesso! Vuoi lasciarci con un saluto?

Ciao e grazie Stay Nerd, io non le voglio più fare le vostre vignette (ride). Scherzo, è stato un piacere ci vediamo alla prossima.

A cura di Alessandro Francia e Gabriele Atero di Biase.

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.