Ai microfoni di Stay Nerd, il grande scrittore ed autore della saga fantasy più amata da tutti i videogiocatori (e non) del globo: The Witcher. Direttamente da Lucca Comics & Games 2015, Andrzej Sapkowski!
Ok come prima cosa ti ringrazio per il tuo tempo, è un piacere conoscerti.
Grazie, il piacere è mio
Sei qui in Italia per la presentazione dell’ultimo libro della saga di The Witcher: La Signora del Lago, puoi dirci qualcosa di più su questo libro e cosa ha significato per te? E’ stato un libro difficile da scrivere o no?
Beh ci sono voluti più di sette anni di lavoro, di duro lavoro. Partendo dal primo libro della saga fino a La Signora del Lago. È stato un duro lavoro ed in Polonia è stata la prima saga fantasy di tutti i tempi. Era mia ferma ambizione scriverlo in Polonia. Tutti hanno riso di me e mi hanno detto “No, non hai alcuna possibilità, il tuo lavoro sono le storie brevi. Un libro, un secondo libro al massimo, ma per le serie abbiamo gli americani come Brooks. C’è Tokien. No, non c’è posto per i polacchi”. Dissero così, guardandomi negli occhi. Chiesi “Perché?” La risposta fu “Perché tu sei peggio. Tolkien è bravo, Brooks anche, i loro finali sono magnifici.”
Quindi non ti aspettavi tutto questo immenso successo per la saga di The Witcher?
Nessuno poteva aspettarselo. È stato un duro lavoro ed io sono ovviamente felicissimo di tutto questo successo, ma dal primo libro, chi poteva aspettarselo, nessuno. Ma è successo e sai perché? Perché io ho talento! (RIDONO)
L’universo di The Witcher è fantastico e pieno di personaggi. Qual è stata la tua fonte di ispirazione per gli intrighi politici e il background della serie?
L’ispirazione è sopravvalutata. Non c’è nulla nell’ispirazione, nulla. O si ha talento o non lo si ha.
E tu ne hai!
Certo!(RIDONO) Sai, l’ispirazione è usare parole che non significano nulla in realtà. Nulla è paragonabile al duro lavoro.
Un duro lavoro!
Certo. Qualche volta poi alcuni critici letterari cercano di trovare parallelismi tra il mondo di The Witcher e gli eventi politici del nostro mondo, cercano sempre di scovare qualcosa che in realtà nei miei libri non c’è, anche qualcosa che gli somigli.
Ma in realtà sono solo coincidenze.
Coincidenze e niente altro. Paragoni inutili. I miei libri sono solo frutto di duro lavoro e non nascondono alcuno scheletro nell’armadio. Niente roba politica, no, solo il mio talento. La gente ama che ci sia qualcuno sempre in cerca di riferimenti velati nei miei libri…
Ma non c’è nulla.
Nulla.
La Signora del Lago è quindi davvero l’ultimo libro della saga.
È l’ultimo libro in assoluto della saga.
Non ne scriverai un altro?
Dopo l’ottavo? Perché? La fine è la fine!
Perché la gente lo vuole!
La gente… No, sono io che decido e nessuno può farmi fare qualcosa che io non voglio fare. Ovviamente ho scritto un libro parallelo “La Stagione delle tempeste” che coincide con la saga di The Witcher. Ne “La Stagione delle Tempeste” si incontrano alcuni personaggi presenti in The Witcher ma quella saga è chiusa. Io posso scrivere quante storie parallele voglio e credo proprio che continuerò a farlo dato che, secondo le mie ultime informazioni, il regime polacco e il suo nuovo Ministero della Cultura hanno deciso che non pagheranno per nessuno dei miei eventi.
Perché?
Perché sono considerato un nemico dello Stato Polacco!
Non è una buona cosa…
Quanto costa una casa qui a Lucca, o a Roma, Pisa o Bassano del Grappa?(RIDONO) Te lo chiedo perché la Polonia mi sta costringendo ad emigrare in quanto nemico dello Stato.
Quindi vorresti venire a vivere in Italia?
Perché no? Il vino è buono ma io preferirei l’Irlanda… hanno la birra Guinnes! (RIDONO) Non sto scherzando, non scherzo..
Un’altra domanda, qual è il tuo personaggio preferito o quello che ti somiglia di più nella saga di The Witcher?
Non amo questo genere di domande, è come chiedere ad una madre quale dei suoi figli sia il migliore o il peggiore…
Non è quello che intendevamo…
Ho creato tutti i personaggi fin dall’inizio, ognuno con la sua personalità e nessuno come caricatura di qualcuno. Ognuno di loro è utile alla storia. Non chiedermi quale tra di loro considero il migliore perché loro servono unicamente per la storia. Lei è la regina.
Grazie al lavoro di CD Projeckt RED Geralt di Rivia ha avuto la possibilità di vivere una “seconda giovinezza” nel videogioco. Sei stato coinvolto nel progetto? E cosa pensi a proposito della saga trasposta in videogame?
No, non sono stato coinvolto e non posso dire nulla sul videogioco perché non l’ho giocato. Ho una Deluxe Edition ma non l’ho ancora neanche aperta!
Quindi non sei mai stato negli studio del CD Projekt RED?
No, mai.
E che mi puoi dire sul rapporto con i tuoi fan, e dell’utilizzo dei social network?
Veramente non c’è alcun rapporto con i social media. Se qualcuno mi chiede di partecipare a qualche evento come festival ecc. e me lo chiede in anticipo, posso accettare o meno. Ovviamente ci sono inviti che non si possono rifiutare come quelli per l’Eurocon, il prossimo sarà a Barcellona ed io ci sarò.
E per quanto riguarda Lucca?
Beh Lucca è un’occasione molto simpatica per me, grazie alla tipica ospitalità italiana mi sento trattato come un Dio qui… e mi piace!!(RIDONO) Amo gli italiani e la loro ospitalità è fantastica.
Ok l’ultima domanda… Cosa pensi del genere Fantasy contemporaneo e degli autori come George R.Martin?
Penso che Martin abbia la mia stessa età, abbiamo entrambi 67 anni!(RIDONO)
Sai, Martin è stato di ispirazione per molti autori emergenti che hanno iniziato a scrivere le loro storie come ha fatto lui, provando a pubblicare o autopubblicarsi.
Sì, assolutamente, è tutto vero.
Quindi ti piace Game of Thrones?
Ma certamente! Mi piace tantissimo e conosco Martin personalmente, il suo lavoro è eccezionale, lo adoro. Se mi chiedo chi sia al primo posto nel Fantasy moderno ti rispondo: Martin! Mi piace molto anche Joe Abercrombie, ma non ho amato i suoi ultimi tre libri.
Ok, ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato, è stato un piacere e…
Il piacere è stato mio… sono 50€!
Mi stai chiedendo soldi per l’intervista?
Certamente!!(RIDONO) Sto scherzando ovviamente, il piacere è stato mio. Qualche volta è bello incontrare giornalisti che mi fanno domande piacevoli.
A cura di Raffaele Giasi, Laura Nottari ed Eugene Fitzherbert.