Un punto d’incontro
Fra il mondo occidentale e la cultura orientale vi sono diversi punti di contatto ma è pur vero che sono due universi molto differenti fra loro. In particolar modo gli usi e costumi del Giappone, la pittura, lo Shodō, l’architettura così come il modo di pensare sono molto diversi rispetto alla cultura europea. Col passare dei secoli, con la globalizzazione che ci ha avvicinati sempre di più, i due mondi sono venuti sempre più a contatto, combinandosi fra loro ma riuscendo a mantenere la loro identità. Non è raro che i mangaka giapponesi siano curiosi o addirittura appassionati della cultura occidentale (Araki vi dice qualcosa?), tanto che molti di loro hanno dato vita a delle serie ambientate proprio in Europa o in America, in periodi storici molto evocativi. Preparate i bagagli e i biglietti, si parte per un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso l’immensa fantasia dell’animazione giapponese e dei manga storici ambientati in Occidente!
Lady Oscar – Le rose di Versailles
Con queste premesse, il primo tra i manga storici a cui si pensa è sicuramente Lady Oscar, soprattutto per chi è nato negli anni ’80, poiché ambientato in una parte della storia d’Occidente importantissima. Il lavoro compiuto da Riyoko Ikeda è stato qualcosa di immenso, ricco di dettagli, personaggi storici ed avvenimenti che hanno segnato il destino della Francia. L’opera di Ikeda è diventata un’icona della sua epoca non solo per la ricostruzione storica, che fa da perno principale alla trama, ma anche per come la mangaka è riuscita a realizzare un intreccio che si sposa e abbraccia perfettamente l’atmosfera della Francia della “révolution française”. Gli intrighi di corte, il coraggio di Oscar e la sua doppia vita, fra Colonnello e donna, l’amore di Andrè e il particolare rapporto fra i due, senza dimenticare il ruolo centrale della famiglia reale: tutto, dai personaggi agli eventi, è fuso insieme donando al manga un grande valore sia qualitativo che storico.
Vinland Saga
La cultura vichinga ha sempre un certo fascino, ultimamente rivalutato dai più anche grazie a serie tv quali Vikings o a videogames come l’ultimo God of War, che pesca a piene mani dalla mitologia norrena. Ovviamente anche nei manga, i vichinghi e la loro cultura hanno avuto le loro trasposizioni in quanto parte della storia d’Occidente. Fra le più celebri non si può che citare Vinland Saga di Makoto Yukimura. Uno dei cardini principali della creatura di Yukimura è sicuramente la cura che l’autore ha profuso nella creazione e nella caratterizzazione dei personaggi, perfettamente in linea con l’ambientazione e il setting storico, a volte lasciati da parte in opere che trattano della storia d’Occidente.
Ognuno di essi cresce, di capitolo in capitolo, così come la complessità della trama che si fa via via sempre più adulta e matura. Tutto ciò va ovviamente di pari passo con gli eventi storici, a cominciare dalle battaglie fra le popolazioni inglesi e danesi. Di Vinland Saga magari non ricorderete molti “picchi” narrativi o momenti topici, in quanto si tratta di un’opera che cresce, che va giudicata più nel suo insieme che nel singolo, e sotto questo punto di vista ha ben pochi rivali.
Plinius
Sui banchi di scuola è difficile non aver mai sentito il nome di Plinio il Vecchio. Gaius Plinius Secundus è stato uno scrittore e naturalista dell’allora Impero Romano vissuto durante il I secolo. Proprio questo setting è una delle ambientazioni più gettonate dai mangaka per le storie “d’Occidente”, soprattutto da Mari Yamazaki. Prima con Thermae Romae e poi con Plinius, manga che ha come protagonista proprio Plinio il Vecchio, l’autrice si è tuffata con tutta se stessa nella storia dell’Antica Roma.
La storia di Plinio risulta interessante per due motivi: il suo libro Naturalis Historia che rappresenta un vero e proprio almanacco delle scoperte naturali dell’epoca e la sua tragica morte, avvenuta durante l’eruzione di Pompei del 76 d.C. In Plinius, a muovere il tutto è la curiosità del protagonista, la quale lo porta a indagare e scoprire tutto ciò che lo spingerà poi a scrivere la sua opera magna: il fatto che l’intera opera prenda forma nel periodo sotto il dominio di Nerone, di cui si hanno pochi elementi per carpirne il personaggio, ha dato un po’ di spazio di manovra a Yamazaki, che è riuscita a romanzare adeguatamente le vicende. Qui la storia non si respira tramite grandi eventi o personalità ma grazie alla tela che Yamazaki tesse grazie al suo Plinio, mostrando tutto il suo amore e il suo affetto per l’Italia e la sua storia.
Arte
Kei Ōkubo come ambientazione per la sua opera d’esordio ha deciso di giocarsi tutto con Firenze e il periodo Rinascimentale, forse uno dei più evocativi della storia d’occidente. Con un’ambientazione del genere è impossibile non far cadere tutto sull’arte. È proprio “Arte” è il titolo di questa nuova opera che si aggiunge ai manga storici più belli che abbiamo a disposizione, nonché il nome della protagonista, palesemente ispirato ad Artemisia Gentileschi, sebbene quest’ultima sia stata una pittrice dallo stile caravaggesco, piuttosto che puramente rinascimentale.
In questo caso però, quello che si vuole portare all’attenzione dei lettori non è tanto il dettaglio storico, quanto invece l’impresa della pittrice nel riuscire a guadagnare gli stessi diritti dei suoi colleghi uomini, in un periodo dove ciò sembrava impossibile. Arte è una storia di rivalsa e indipendenza senza cadere nella stereotipata lotta di genere ma rappresentando, a tutti gli effetti, quello che è veramente: la storia di una ragazza che ha una passione enorme e vuole raggiungere il suo obiettivo, perseguendolo con tutta se stessa.
Orpheus
Ikeda, come magari molti potrebbero pensare, non si è limitata alla sola Lady Oscar come opera storica. Nel suo palmares di successi si possono contare altri manga storici ambientati in Occidente, come Orpheus, manga che prende posto durante gli ultimi anni dell’800 fra Russia, Germania e Austria. Anche qui la protagonista, Julius von Alensmeier, si avventura fra la nobiltà e, similmente ad Oscar, si veste da uomo anche se per scopi diversi. La ragazza si trova obbligata a farlo se vuole ottenere l’eredità paterna. Fin qui sembrerebbe tutto un copia e incolla tratto dall’opera più conosciuta dell’autrice ma così non è: Julius è totalmente differente da Oscar, è insicura, ha paura ed è fragile. La differenza sta proprio nella diversa costruzione dei personaggi, costretti a scontrarsi con i tempi in cui vivono e a contemplare l’idea che anche loro possano fallire.
Cesare – Hakai no Souzousha
Angelo di Canossa, ragazzo sveglio ma goffo, è un artista che fa parte della scuola d’arte che dovrebbe mettere in luce la famiglia De Medici. In seguito ad alcune scelte poco oculate finisce invece per sfavorirli e in queste circostanze si avvicina al circolo spagnolo, conoscendo Cesare Borgia e diventandone amico stretto. Angelo si trova quindi a seguire un uomo di successo ma molto ambizioso e senza scrupoli per raggiungere il proprio obiettivo, senza sapere dove questo lo porterà. Fuyumi Sōryō si è impegnata a ricostruire minuziosamente i dettagli tipici dell’epoca rinascimentale, dai vestiti fino ai dipinti, dall’architettura agli arredamenti.
L’opera ha una sua identità visiva ben distinta, non sarà difficile rimanere catturati dalle vignette e dalla precisione con cui Sōryō ha ritratto la sua visione del Rinascimento, forse dando però un po’ meno attenzione alla costruzione dei personaggi. Cesare sembra infatti un personaggio molto carismatico ma fin troppo freddo, calcolatore, tanto da poter risultare costruito a discapito invece di personalità secondarie che sembrano invece più naturali e meno artificiose. Ciò però non toglie che l’opera abbia comunque una sua importanza, risultando una dei manga storici più rappresentativi per quanto riguarda l’ambientazione rinascimentale e l’occidente in generale.
Emma – Una storia romantica
Emma è una cameriera nella Londra dell’età vittoriana, la quale nutre un amore praticamente impossibile per William, esponente dell’alta borghesia. Vista così può sembrare una storia come tante altre, già vista e rivista, con “scontri” fra classi sociali e legami indissolubili. Il manga di Kaoru Mori ha il suo punto di forza nell’intreccio della narrazione con il progresso: le scoperte scientifiche, gli atteggiamenti dei personaggi, il loro modo di porsi e di parlare risulta perfettamente in tono con i tempi in cui vivono, in questo senso uno dei periodi storici più interessanti dell’Occidente. La Londra in piena rivoluzione industriale è trasposta in questo manga proprio come in un quadro, mettendo in mostra tutti i lati, positivi e negativi, dell’epoca.
Historie
Spesso e volentieri per raccontare la storia di grandi uomini d’Occidente si sfrutta il punto di vista di chi gli è stato accanto, invece che del personaggio stesso. Così come è stato per Cesare – Hakai no Souzousha, anche in Historie si usa lo stesso stratagemma. In questo titolo, riviviamo l’epopea di Alessandro il Grande attraverso gli occhi di Eumene, suo consigliere più fidato. Hitoshi Iwaaki ricostruisce la storia di Eumene sin dall’incontro con Aristotele, altra personalità di spicco della filosofia e della storia d’Occidente, legata anch’essa al grande imperatore.
Historie è il manga, tra quelli storici, che cattura il lettore proprio per come ricostruisce gli avvenimenti che hanno contraddistinto l’ascesa al potere di Alessandro: gli eventi sono romanzati ma restano fedeli alla storia, senza risparmiare il sangue, la sofferenza e l’ingiustizia. Historie cerca di essere imparziale, un vero e proprio libro di storia, come suggerisce il nome stesso. Sebbene non sia ancora completo, resta comunque un’opera di valore, almeno fino al punto in cui è giunta.
Innocent
Oltre al Rinascimento, uno dei momenti storici d’Occidente più significativi è sicuramente la Rivoluzione Francese, ormai lo sappiamo. In Innocent, a differenza di Lady Oscar, traspare però la violenza e la crudezza piuttosto che gli intrighi di corte. Basti pensare che il personaggio principale non è altri che Charles-Henri Sanson, il boia che fece scendere la lama della ghigliottina proprio sulla testa di re Luigi XVI. La storia inizia con un Charles ancora giovane, che rifugge la violenza, cresciuto con una morale cattolica molto forte. Crescendo, Charles Sanson si macchierà più volte le mani di sangue, portando avanti quello che ormai è un dovere, riuscendo a mantenere un velo d’innocenza e castità, cosa che non vale affatto per la sorella, Marie-Josèphe, spietata e senza timori.
Sakamoto riesce a creare così un ritmo narrativo molto veloce, senza risparmiarsi neanche un grammo di violenza, che va quasi a richiamare il genere horror, complice anche il suo stile di disegno. Nel manga la ricostruzione storica viene un po’ meno, anche per caratterizzare al meglio i personaggi, come il taglio mohawk della sorella di Charles per ribadire la sua indole aggressiva e dura.