Dal distretto di Manhattan a quello di Brooklyn fino al Queens: un luogo, una serie tv per la città più telegenica del mondo
New York è il cinema, è le serie tv. Non c’è nulla da fare. Non esiste una storia o un racconto che nella Grande Mela non funzioni. E se poi non lo fa, sicuramente non è colpa di una delle città più telegeniche del mondo.
Una legge non scritta vuole che da sempre la città che non dorme mai faccia da sfondo ai più disparati personaggi di fantasia, diventando a propria volta compagna e protagonista delle loro avventure, porto sicuro e alleata fedele pronta sempre a sostenere.
Se nel cinema c’è chi le ha dedicato delle vere e proprie odi e chi invece l’ha presa ad esempio per la costruzione di immaginifiche cittadine fumettistiche, nella serialità la città situata alla foce del fiume Hudson si è vista selezionata per trovare, ogni volta, i marciapiedi più adatti per mettere in atto le proprie storie. Una divisione in distretti e quartieri fondamentale per dare il tono corretto ad ogni racconto.
Atmosfere che partono direttamente da quei cinque dipartimenti che la compongono, fino ed entrare nel particolare di piazze, strade e abitazioni. Una vera e propria mappa di New York City, che è possibile tracciare grazie ai suoi setting, uno per ogni serie.
Manhattan e i 90s di Friends
Manhattan è l’epicentro della bella vita di New York. Ha i migliori ristoranti, i migliori negozi e le migliori serie tv. Tutte alquanto significative se si va associando loro l’importanza del distretto che gli viene assegnato. Perché riuscire a gestire un crocevia di persone e emozioni come Manhattan è una sfida ardua, che è sicuramente meglio poter affrontare insieme. È per questo che Friends, più di tutte, si fa serie rappresentativa per il rinomato dipartimento. Anche perché è proprio la creazione di David Crane e Marta Kauffman ad aver raccolto i frutti di prodotti comici del passato e averne lasciato i semi per le storie seriali del vicino futuro.
Monica, Chandler, Rachel, Ross, Phoebe e Joy vanno rappresentando la giovinezza e la condivisione di un luogo vivo, energico. Spigliato e a tratti sarcasticamente ironico proprio come i personaggi. Una serie che dice che a Manhattan puoi vivere i tuoi anni migliori. E, quando si è grandi abbastanza, è possibile anche dirgli addio. Sicuramente, però, qualcuno resterà sempre ad aspettarti. O qualcosa, come quella famosa fontana della sigla: I’ll be there for you, sì, nella Grand Army Plaza di Manhattan.
Altre serie ambientate a Manhattan: Sex and the City, How I Met Your Mother, Seinfeld, I Jefferson
L’Upper West Side e la sua regina Gossip Girl
L’Upper West Side non è solamente un quartiere, è uno stile di vita. Quello da ricconi e patiti di accessori luccicanti come Gossip Girl ci ha insegnato. Ma anche quello degli intrighi, dei segreti e delle relazioni più o meno illecite. L’Upper West Side ci ha riservato feste in maschera, molteplici relazioni amorose e la costante ricerca, da parte di chi non ne faceva parte, di entrare nel circolo della regina Blair Waldorf e della sua amica Serena van Der Woodsen.
Il lusso, i party e i banchetti più succulenti di New York sono quelli che ci siamo potuti godere addentrandoci nelle dinamiche di una società all’apparenza brillante, ma in verità marcia fino al suo midollo. Ma l’Upper West Side no, non ci ha mai deluso. E, probabilmente, non lo farà mai.
Altre serie ambientate nell’Upper West Side: Will & Grace, La tata
Brooklyn Nine-Nine e il quartiere più “sicuro” delle sitcom
Per collocare nella città di New York una delle migliori serie comedy degli ultimi anni basta citare il suo titolo. Brooklyn Nine-Nine è infatti il distretto di polizia in cui Jake Peralta aka Andy Samberg dà vita insieme ai suoi colleghi poliziotti alla sequela di nonsense più esilaranti della storia della serialità contemporanea. Una serie partita di slancio nel 2013, la quale ha conquistato subito l’anno successivo il premio di Miglior serie commedia e Miglior attore protagonista ai Golden Globes 2014.
Ma più che i riconoscimenti ufficiali, è l’affetto dei fan che ha reso grande la sitcom. In preda alla cancellazione, rimasta senza una chiusura ufficiale e fatta partire una protesta a livello social, Brooklyn Nine-Nine venne riconfermata per le sue stagioni conclusive, così da poter donare qualche altra sana dose di stramberia, tutta direttamente dalla centrale di polizia del distretto americano. Una sitcom imprescindibile per il panorama comedy moderno, dalla scrittura acuta e l’umorismo fuori scala.
Altre serie ambientate a Brooklyn: Girls, 2 Broke Girls, High Fidelity
I padrini per le strade di Godfather of Harlem
In Italia è arrivata grazie al brand Star, sesto portale della piattaforma Disney Plus che sceglie finalmente di dedicare uno spazio anche ai propri prodotti destinati a un pubblico di adulti. Godfather of Harlem ha infatti tutta la violenza, i sotterfugi, la droga e il doppio gioco che uno spettatore appassionato di gangster movie può richiede, con protagonista un volto noto come Forest Whitaker e le politiche mafiose legate proprio alla difesa del proprio territorio.
Harlem è terreno di guerre interne e ricerca di dominio, tutte rivolte alla salvaguardia dei propri interessi, per dei personaggi che faranno di tutto pur di mantenerli saldi.
Altre serie ambientate a Harlem: Where I Live
Daredevil, protettore di Hell’s Kitchen
Il diavolo custode non poteva che appartenere ad un quartiere infernale. È così che il personaggio dei fumetti Marvel deve vivere la propria vita da avvocato tra le strade di Hell’s Kitchen, pronte a trasformarsi in palcoscenico per le sue infuocate mosse da combattimento. Dopo che Daredevil è stato interpretato al cinema nel 2003 da Ben Affleck, a riproporlo in variante seriale è l’attore Charlie Cox, il quale va racchiudendo le ombre di un protagonista complesso e misterioso, nascosto a ciel sereno per le vie della città.
Una serie partita nel 2015 e conclusasi nel 2018. Ma chissà che non potremmo ritrovare in futuro l’attore Cox gironzolare per le strade di Hell’s Kitchen con la sua attillata tuta rossa.
Altre serie ambientate a Hell’s Kitchen: Jessica Jones, Hell’s Kitchen (reality show)
Ugly Betty divisa tra glamour e il Queens
Anche se il Queens è il distretto più grande dei cinque che compongono New York, e il secondo per densità di popolazione, non viene considerato certo il luogo più glamour che si può trovare nella Grande Mela. Anzi solitamente è esattamente il contrario, come ci ha mostrato nel corso della propria storia una serie tv quale Ugly Betty.
Con protagonista America Ferrara e basata sulla retorica della bruttina che comincia a lavorare per una rivista di moda, la narrazione seriale partita da un’idea di Silvio Horta si sposta continuamente tra il lusso del palazzo e degli ambienti che la ragazza deve frequentare al lavoro e la semplicità e i problemi economici che la attendono sull’uscio di casa. Un quartiere dall’atmosfera molto famigliare, quella che la serie restituisce ogni volta che Betty può tornare nella propria tana, in cui si sente amata, protetta e mai giudicata.
Altre serie ambientate nel Queens: Awkwafina Is Nora From Queens, The King of Queens, The Punisher
La musica funk di The Get Down per le strade del Bronx
Il distretto The Bronx non ha mai risuonato tanto come con l’arrivo di Baz Luhrmann e della sua serie The Get Down. Prodotto distribuito su Netflix, la storia di The Get Down riporta gli spettatori nel 1977, facendogli conoscere un gruppo di irresistibili adolescenti che, come sogno nella vita, hanno quello di potersi dedicare con passione alla musica. Non solamente ad un genere specifico, ma a tutti quelli che sul finire dei 70s arrivano a portare aria di progressismo nella cultura e nella società.
C’è il funk, l’hip hop, la disco e il rap. Ma è tanta anche la criminalità che dilaga per le strade del quartiere del South Bronx, con la vita del ghetto che i giovani cercano di allontanare, ma da cui si rischia di venir risucchiati. The Get Down è stata cancellata dopo la sua prima stagione, ma se avete voglia di qualcosa di funky potete godere comunque delle sue undici puntate.
Altre serie ambientate nel Bronx: Hard Parts: South Bronx (reality show)
Vampiri a Staten Island con What We Do in the Shadows
Presa ispirazione dal geniale mockumentary di Taika Waititi, che si fa anche ideatore del prodotto seriale assieme a Jemaine Clement, What We Do in the Shadows continua ad esplorare in stile falso documentario l’esistenza di un gruppo di vampiri, abitanti nel distretto di Staten Island. Serie tv che unisce quelle caratteristiche horror legate alla figura dei discendenti di Dracula e li inserisce nella comicità surreale e spiazzante di un autore come Waititi.
Un’operazione che ha riscosso un buon successo e che ha visto la conferma e l’uscita di una seconda stagione trasmessa nel 2020. Se siete quindi dei veri patiti di questi mostri succhiasangue, vi basterà fare una passeggiata nell’isola nel cuore della città di New York. Anche solamente televisiva.
Altre serie ambientate a Staten Island: Mob Wives