Metacritic e altri demoni
Se seguite anche sommariamente la stampa specializzata nell’informazione videoludica, vi sarete sicuramente imbattuti in Metacritic. Questo sito non è altro che un aggregatore di recensioni su Videogames, Musica e Film e Televisione. In pratica Metacritic si prodiga nel raccogliere i voti della stampa specializzata, utilizzarli per calcolarne la media (il Metascore) e fornire all’utenza in maniera istantanea un’indicatore “attendibile” sulla qualità dello stesso. Se siete interessati ad un gioco e non volete perdere tempo nel leggere più di una recensione, questo Metascore fa proprio al caso vostro. Allora Metacritic è una figata? Del resto, qualunque sia il tipo di informazione richiesta, la cosa più saggia da fare è sempre quella di ricercare la stessa informazione da più fonti e Metacritic funziona proprio così. Quando parecchi anni addietro lo scoprii, ne rimasi estasiato. Essendo un sostenitore abbastanza convinto dell’utilità di IMDb, pensai che avere l’equivalente videoludico sarebbe stato più che utile. Col senno di poi, mi sbagliai completamente.
Come dicevo l’idea alla base di Metacritic è più che giusta, purtroppo nel corso degl’anni (anche per colpa del mercato stesso) gran parte della sua attendibilità e credibilità è praticamente scomparsa. Per comprendere a pieno quest’affermazione, bisogna fare delle dovute premesse. Iniziamo dal funzionamento stesso di Metacritic. Il concetto alla base è buono (arrivati a questo punto penso sia evidente), ma nell’atto pratico come funziona veramente? Da dove vengono presi questi voti? Metacritic ha una sorta di database interno di siti dai quale ovviamente preleva i voti, e fin qui tutto normale. Vi chiederete a questo punto quali sono questi siti? Si tratta per lo più di grosse testate internazionali e nazionali. Purtroppo i criteri per entrare a far parte di questo pool di siti si basano su dati oggettivi ma sono poi selezionati in maniera completamente arbitraria. Dalla sua creazione fino a poco tempo fa, Metacritic disponeva di una serie di criteri indispensabili per fare entrare un determinato sito all’interno del suo Metascore, questi parametri erano anche piuttosto condivisibili: un tot numero di recensioni pubblicate, un pratico indice da consultare, la suddivisione per piattaforma e così via. Tutto completamente trasparente e soprattutto sensato, se non che la scelta finale ricadeva sempre nelle mani dello staff di Metacritic che, come già detto, in maniera completamente arbitraria, prende le sue decisioni fottendose anche dei parametri obbligatori descritti poco sopra. Quindi a fronte di un’operazione chiara e cristallina, c’è al di sotto una gestione poco sincera e che, a conti fatti, non ha portato nessun miglioramento al servizio. E questo non è nemmeno il problema principale. Come dicevo gran parte dei siti che contribuiscono a creare il Metascore, sono grossi portali e riviste ufficiali affiliate a società come Sony. Microsoft e Nintendo.
Anche qualora la scelta venisse fatta su dati oggettivi incontestabili, l’intero sistema va completamente a puttane se il sito stesso che si utilizza non è eticamente credibile. In questo senso Metacritic dovrebbe fare una grossa scrematura delle proprie fonti, e far sì che il direttivo responsabile della scelta sia più vigile e che di tanto in tanto controlli l’operato dei siti inseriti nel Metascore. Cosa che ovviamente non viene minimamente fatta. Immaginate che il vostro sito entri a far parte di Metacritic, dopo un certo periodo di tempo stipulate un accordo sotto banco con una certa software house (o con più di una) per ritoccare i voti delle vostre recensioni. Ok, siete praticamente dei truffatori e non siete per nulla onesti con i vostri utenti, e in teoria il problema è solo vostro e dei vostri utenti. Essendo poi il vostro sito presente su Metacritic, la vostra disonestà non crea un danno solo a chi vi segue, ma paradossalmente anche all’intera community videoludica. Immaginate ora (di certo non posso confermarlo con dati reali) se questa “operazione truffaldina” viene perpetrata da più siti… a questo punto che attendibilità ha il Metascore? Praticamente nessuna.
La soluzione è semplice, basta evitare Metacritic e selezionare da soli i siti che riteniamo attendibili. Purtroppo il mercato si è evoluto così in fretta e in maniera così sbagliata, che ormai nessuno è completamente al riparo da questo sistema corrotto. Pensate ai giochi presenti su PlayStation Plus, questi vengono inseriti solo se raggiungono un determinato punteggio su Metacritic. Il che sarebbe anche cosa buona e giusta se il sistema fosse completamente affidabile. Oppure pensate a tutti quei store che accanto al videogame in vendita inseriscono anche il Metascore. Cosa comporta tutto ciò? Da questo ne scaturisce un circolo vizioso che porterà le software house a “trattare bene” i siti presenti su Metacritic, rallentando così il lavoro (magari onesto) di tutti gli altri portali. Questo indirettamente porta gli utenti a preferire quei siti presenti su Metacritic (perché, almeno dall’esterno offrono un servizio migliore), creando appunto un circolo vizioso dove non solo non possiamo stabilire quanto sia attendibile il voto di un singolo sito ma, di conseguenza, non possiamo nemmeno fidarci più del Metascore perché inficiato in un modo o in un altro da questo sistema fallace.