Quali sono le migliori esclusive per PS4 che vale la pena ricordare e recuperare?
Quest’anno è quello che chiude una generazione, la fine dell’era PlayStation 4 e Xbox One. Si tratta del periodo ideale in preparazione ad un cambio totale di hardware, per dare un’occhiata al trascorso di una macchina e cercare di recuperare tutto quello vale davvero la pena giocare. Oggi abbiamo voluto concentrarci su tutti quei giochi usciti in esclusiva su PS4 che per un motivo o per l’altro, sfuggono alla definizione di “mainstream”. Titoli magari non di primo pelo, o che sono rimasti sotto i riflettori molto brevemente. Giochi insomma, che forse potrebbero mancarvi ma che rappresentano alcune tra le migliori esclusive PS4 che ci sentiamo di consigliarvi.
Ovviamente non si tratta di un elenco completo, ma potreste trovare qualche buono spunto per valorizzare e dare completezza alla vostra libreria videoludica dedicata alla console di Sony.
Astro Bot Rescue Mission
Il primo e al momento, unico platform, che vive e brilla in realtà virtuale. Uno dei titoli più meritevoli per PS VR e allo stesso tempo un platform assolutamente delizioso, ottimamente confezionato, dove l’effetto diorama e la prospettiva data dal visore di casa Sony fanno veramente la differenza nel dare una declinazione al genere che se non è rivoluzionaria… Beh poco ci manca. Forse non è Mario 64 ma accidenti, si è parlato davvero troppo poco di questo titolo.
Le migliori esclusive per PS4 – Dreams
È uscito relativamente di recente e non lo consideriamo esattamente “sconosciuto”. Eppure questa fucina di esperienze ludiche e audiovisive è stato messo da parte prematuramente. Ma una nicchia forte di aspiranti creativi sta tenendo vivo il suo potenziale e approcciarsi oggi al software significa scoprire decine di esperienze di gioco finalmente piacevoli e rifinite. Almeno un paio di volte la mese vado a guardare che c’è di nuovo e fidatevi, è così. Senza considerare che pressappoco l’unica offerta sul mercato che ci permette volendo, di creare qualcosa di totalmente nostro in maniera più o meno “user friendly”, almeno se lo confrontiamo con software di sviluppo professionali.
Until Dawn
Per chi vi scrive, Until Dawn è uno dei migliori “racconti interattivi a bivi” presenti sulla console di Sony. Nonostante non abbia le ambizioni e pretese narrative dei titoli di Cage, funziona altrettanto bene, anzi forse meglio. Perché? Ma perché proprio la sua natura di racconto ludico un po’ trash, proprio la assonanza con un genere cinematografico molto più divertito come l’horror, lo rendono un prodotto che ben si sposa con la sua parte interattiva. È un gioco che in questo modo si è resa facile la vita nel dare in maniera concreta e decisiva le sorti complete dei protagonisti al giocatore, nel rendere le atmosfere e situazioni varie e frizzanti. Until Dawn intrattiene, è rigiocabile, diverte, è un ottimo punto di incontro tra i due media, ed è inoltre, piuttosto sottovalutato.
Le migliori esclusive per PS4 – Bound
L’impatto di Bound sul giocatore piuttosto “sensibile” alle infinite chiavi di lettura che può avere il videogioco, non dovrebbe essere inferiore al tanto osannato Journey. La sua potenza espressiva, la capacità di dare una rappresentazione visiva e ludica ad un contesto tanto surreale quanto allegorico, sono immense. Plastic Studio ha realizzato uno dei migliori giochi indie di questa generazione, e tutto dovrebbero saperlo.
Resogun
Come spesso accade i primissimi giochi per un nuovo sistema sono presto dimenticati in quanto tecnicamente surclassati da tutto quello che viene dopo. Resogun aveva anche l’aggravante di apparire così “vintage” sin dal primo momento, e quindi… Chi se lo ricorda più? Noi ce lo ricordiamo. Come uno degli shoot’em up più brillanti degli ultimi anni. Un gioco arcade solo su PlayStation 4 che vi offrirà ore di intrattenimento non quantificabili. Il titolo di Housemarque costa solo una manciata d’euro ormai, ma appartenendo a uno di quei generi evergreen, merita decisamente ancora un giro.
Le migliori esclusive per PS4 – Blood and Truth
Un Heist movie interattivo pieno d’azione hollywoodiana che, nonostante i limiti di PS VR, è una delle esperienze più divertenti disponibili in realtà virtuale. Ancora una volta ci troviamo di fronte a un titolo passato un po’ in sordina ma vi assicuriamo che, al netto di una longevità fin troppo contenuta, è uno dei migliori motivi per cui vale la pena possedere l’accoppiata PS4/PS VR, anche solo per l’incredibile immersione delle fasi shooter che grazie all’utilizzo dei Move permettono una libertà di movimento non indifferente.
Farpoint
Altra produzione per PS VR abbastanza imprescindibile. A parte i valori da progetto tripla A (rapportati agli standard della tecnologia ovviamente) di questa avventura spaziale di Impulse Gear, l’immedesimazione e il coinvolgimento creati grazie all’AIM Controller dedicato, che oltre alla prospettiva forniva anche un riferimento tattile preciso concreto alla nostra arma virtuale, era qualcosa di incredibile. Ad oggi, Farpoint rimane una delle cose più divertenti in assoluto che ha partorito questa generazione, e insieme a Blood and Truth, gli unici titoli che provano legano story telling, gameplay e realtà virtuale in maniera totalmente convincente.
Le migliori esclusive per PS4 – Ratchet and Clank
Forse non tutti ricordano, che al di fuori dei lidi “Nintendiani”, il miglio action-platform-adventure in colorati mondi “cartoon” di questa generazione, è uscito nel 2016 su PS4 e risponde al nome di Ratchet and Clank. Ancora oggi si tratta di un titolo carismatico e bellissimo da vedere e giocare. Se l’hype per il nuovo capitolo per PS5 si fa sentire, vi consiglio caldamente di recuperare questa perla della libreria PS4.
Gravity Rush Remastered
In realtà potrei includere anche il relativo seguito. Ma ricordiamoci che oltre al bellissimo Gravity Rush 2, esiste per PS4 la remastered del primo, brillante, Gravity Rush. Un gioco prezioso, forse ancora più rotondo, conciso, e bilanciato del suo pur meritevole sequel. Gravity Rush è un titolo considerato da una cerchia ristrettissima di giocatori già dagli albori, quando uscì come punta di diamante di PS Vita, e quindi c’è sempre un buon motivo per consigliarlo agli appassionati di roba bella. Ma bella davvero.
Il poliedrico director Toyama, celebre soprattutto per il suo lavoro sulle serie di Silent Hill e Siren, dimostra quanto riesca a distinguersi anche in contesti totalmente diversi. Lo stile, la musica, il gameplay che gioca in maniera così virtuosa con il concetto di gravità. Tutto è perfetto. E credetemi, seppur parliamo del’adattamento di un hardware vetusto come PS Vita, proprio grazie alla grande caratura stilistica che va oltre la banale conta poligonale, Gravity Rush è ancora piacevolissimo da vedere anche su PS4.