Vediamo insieme una selezione di alcuni dei migliori film horror di fantascienza in circolazione
L’horror e la fantascienza sono sempre stati due generi contigui, in grado di portare alla creazione di alcune delle storie di paura più iconiche di sempre. Pensiamo al Frankenstein di Mary Shelley, che altro non è che uno dei primi prototipi del genere che unisce le tematiche della fantascienza alle atmosfere angoscianti del racconto di paura.
Nel corso della storia del cinema ci sono stati parecchi capolavori che sono riusciti a miscelare con estrema eccellenza i due generi, e ogni tanto è interessante fermarsi e fare una selezione per vedere i frutti che questa unione ha partorito nel corso del tempo. Se pensiamo al cinema primitivo e classico (dall’inizio del Novecento fino alla metà degli anni ’60) troviamo numerose opere diventate iconiche e fondanti della vera e propria storia del cinema. Come la trasposizione cinematografica del sopracitato Frankenstein diretto da James Whale, autore anche del sequel, La moglie di Frankenstein, e del cult L’uomo invisibile.
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Se ci spostiamo in Europa invece, nel cinema espressionista troviamo capolavori come Il gabinetto del Dottor Caligari, pur esso capostipite del cinema horror “fantascientifico”. Per questa classifica però, abbiamo deciso di ignorare il cinema precedente al 68. Non perché non rilevante o interessante da visionare ancora oggi, ma semplicemente perché distante dal tipo di horror che intendiamo adesso, che si è fatto decisamente più esplicito, estroverso e provocatorio.
Diamo un’occhiata quindi a quali sono i migliori film horror di fantascienza che si possono vedere adesso, tra classici del cinema moderno, cult contemporanei e qualche chicca nascosta.
I film selezionati sono proposti in ordine cronologico.
Alien (1979) di Ridley Scott
Se si dovesse pensare a quali sono i migliori film horror di fantascienza mai fatti, il primo titolo che salta a mente è sicuramente Alien di Ridley Scott. La storia, ambientata nel futuro, è quella di un gruppo mercantile spaziale che si ritrova a bordo una creatura aliena dalla furia assassina. Creatura partorita dal genio creativo del compianto artista H. R. Giger, il cui design gli conseguì anche la vittoria agli Oscar per i migliori effetti speciali nel 1980. Un capolavoro non solo del genere, ma dell’arte cinematografica in generale, che ha consacrato il giovanissimo Ridley Scott (qui al suo secondo film) come uno dei registi più interessanti usciti dalla New Hollywood.
La Cosa (1982) di John Carpenter
Anche in questo caso l’horror nasce dal confronto di un gruppo di umani con un’entità venuta dallo spazio. Con La Cosa, John Carpenter miscela perfettamente la sua esperienza col genere dell’orrore (avendo appena diretto all’epoca Halloween e The Fog) con l’atmosfera fantascientifica dell’originale film del 1951. La storia è quella di un gruppo di ricercatori intrappolati in una base in Antartide con una creatura in grado di prendere le sembianze di qualsiasi organismo vivente. Un capolavoro che gioca molto sulla suspense e sulla tensione crescente tra i personaggi che iniziano a dubitare di chiunque gli stia vicino. Sicuramente uno dei migliori film horror di fantascienza mai realizzati.
La Mosca (1986) di David Cronenberg
Il regista canadese David Cronenberg è forse l’autore più di tutti rappresentante del cinema che unisce l’horror e la fantascienza. Direttore di opere come La Zona Morta, Existenz o Videodrome, il suo film più significativo in questi termini è forse La Mosca del 1986. Remake anch’esso di un film del cinema classico, racconta la storia di uno scienziato che si fonde accidentalmente col DNA di una mosca dopo un esperimento andato storto con il primo prototipo di macchina per il teletrasporto. Il protagonista interpretato da Jeff Goldblum, si trasformerà quindi progressivamente in una creatura tanto terrificante quanto inumana.
Tetsuo (1989) di Shin’ya Tsukamoto
Capolavoro futurista e primo lungometraggio del maestro del cyberpunk nipponico Shin’ya Tsukamoto, Tetsuo è un violento viaggio sperimentale di stampo cronenberghiano. La storia di autolesionista con il feticismo di applicarsi innesti metallici nel proprio corpo e di un automobilista che inizia una grottesca metamorfosi in “uomo-macchina”. Tetsuo è avanguardia pura e anarchia narrativa; un capolavoro del cinema indipendente sconsigliato ad un pubblico dai gusti raffinati.
Cube (1997) di Vincenzo Natali
Un gruppo di persone di risveglia in una misteriosa struttura composta da numerosissime stanze cubiche che ruotano e si mischiano tra loro. Il loro obiettivo è trovare una via d’uscita, il solo problema è che il Cubo è pieno e zeppo di trappole mortali. Il film giocherà molto quindi anche sulle varie relazioni dei personaggi, assaliti da un sempre crescente senso di paranoia e claustrofobia. Un cult che segna il debutto cinematografico di Vincenzo Natali e che è diventato uno dei più grandi successi del genere negli anni ’90.
The Cell (2000) di Tarsem Singh
Film horror parecchio atipico, che cattura perfettamente le influenze sia del cinema di fantascienza che del thriller poliziesco degli anni ’90 come Seven o Il silenzio degli innocenti. The Cell racconta la storia di un serial killer che cade in coma prima di poter rivelare alla polizia dove tiene imprigionata la sua nuova vittima. Il detective Peter Novak (interpretato da Vince Vaughn) si rivolge quindi a un particolare centro di ricerca dotato di una tecnologia che permette di essere proiettati all’interno della mente delle persone, con la possibilità di estrarne così informazioni di importanza vitale. Il viaggio che Catherine (Jennifer Lopez) deve affrontare all’interno della mente del serial killer si rivelerà essere un incubo infernale.
Cloverfield (2008) di Matt Reeves
Tra l’horror fantascientifico e il disaster movie, Cloverfield è uno dei più grandi film americani post 11 settembre. La storia in soggettiva (ripresa con la tecnica del found footage) di un gruppo di amici che si ritrova nel bel mezzo di un attacco di una gigantesca creatura nel cuore di New York. Un film che ricorda gli orrori e la distruzione degli attentati alle Torri Gemelle, e allo stesso tempo omaggia l’eredità del monster movie giapponese e di kaiju come Godzilla e Ghidorah. Un perla del cinema contemporaneo che ha portato il pubblico alla scoperta di Matt Reeves come regista e Drew Goddard come originalissimo sceneggiatore.
A Quiet Place Part I e Part 2 (2018 – 2021) di John Krasinski
Nel 2018 l’attore famoso per il ruolo comico di Jim in The Office, dirige il primo capitolo di quelle che è diventate una delle saghe horror di fantascienza più intriganti degli ultimi anni. Siamo di fronte a un’invasione di pericolosi alieni privi di vista e attratti unicamente da qualsiasi rumore. Per sopravvivere, i protagonisti devono vivere una vita in assoluto silenzio e comunicare attraverso la lingua dei segni. Opere che potrebbero essere definiti quasi dei film muti, dove ogni singolo suono è importante per la costruzione di una tensione sempre a livelli altissimi. Il sequel uscito pochi mesi fa alza pure la posta in gioco, riuscendo a mantenere in pieno lo spirito horror del primo capitolo (potete trovare la nostra recensione a questo link).
Come True (2020) di Anthony Scott Burns
Film indipendente dai toni retrofuturistici, Come True racconta la storia di una giovane ragazza che partecipa ad un particolare studio sul disturbo del sonno. Ben presto si accorge che i suoi incubi rappresentano molto di più di quanto possa credere. Un interessantissimo horror fantascientifico che cita direttamente la cultura pop anni ’80 e, allo stesso tempo, quella videoludica contemporanea. Non è difficile infatti intravedere, nelle stupefacenti rappresentazioni visive degli incubi della protagonista, un rimando al design che Masahiro Ito ha utilizzato per le creature dei videogiochi di Silent Hill. Una perla nascosta tanto angosciante quanto intrigante.
L’uomo invisibile (2020) di Leigh Whannell
Diretto dal cineasta Leigh Whannell, allievo di James Wan, questo remake reinterpreta la storia de L’uomo invisibile e la contestualizza ai giorni nostri (potete trovare la nostra recensione a questo link). Racconta la storia di Cecilia, una donna che scappa da una relazione abusiva con il magnate e genio tecnologico Adrian Griffin. Pochi mesi dopo riceve la notizia che Adrian si è tolto la vita, ma ciononostante inizia a pensare di essere perseguitata da qualcuno costantemente affianco. Capolavoro moderno che riaggiorna i temi del racconto di H.G. Wells e pone delle interessanti riflessioni di stampo femminista: un film assolutamente da non perdere.