Quali sono le migliori serie di fantascienza (sci-fi) da vedere su Prime Video?
Da “galassie lontane, lontane”, passando a universi inesplorati, fino a intelligenze artificiali pronte a fare un passo in avanti nell’evoluzione della specie, l’universo sci-fi si è ampliato sempre più.
Prime Video non è rimasta certamente a guardare e nel sul parterre ci ha portato un quantitativo spaziale di serie ad hoc.
Non sapete da dove iniziare? Nessun problema, perché qui potrete trovare le migliori serie di fantascienza su Prime.
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Upload
Da sempre, tra i più grandi interrogativi della vita dell’essere umano c’è quello che fa domandare cosa ci aspetterà dopo la morte. In Upload hanno deciso di risolvere quest’annoso quesito con una banalissima operazione: Realtà virtuale.
Anno 2033 e gli esseri umani vivono la propria vita nella piena e totale tranquillità. Le giornate sono nomali, il tempo è normale, e gli eventi sono normali. La morte? Ormai è una questione superata. Una volta deceduto la tua mente verrà trasferita in una realtà virtuale interamente costruita basandosi sulle tue preferenze. Peccato che la bellezza e la complessità di tale realtà dipenderà dal prezzo che sarai disposto a spendere per poterla vivere.
Upload è un’insolita, ed originale, serie distopica che, in pochissimo tempo, si trasformerà in un inquietante enigma pronto a travolgervi.
Tales from the Loop
Ispirata dalle opere dell’artista Simon Stalenhag, la serie originale di Prime Video ci porta in un mondo distorto, dove l’immaginario fantascientifico penetra nella povera realtà rurale dell’Ohio.
La vita dei protagonisti si sussegue, attimo dopo attimo, in una sequela di situazioni apparentemente normali che vengono fortemente influenzate dall’immaginifico di riferimento. Con Jonathan Pryce e Rebecca Hall, Loop ci mostrerà delle tavole capaci di prendere perfettamente vita. Una proposta affascinante e criptica meritevole di essere considerata tra le migliori serie di fantascienza su Prime.
The Expanse
XXIV secolo. Gli esseri umani sono riusciti finalmente a conquistare e colonizzare interamente il sistema solare. Un sogno che, in pochi istanti, si è tramutato in un conflitto politico tra i terresti e gli ex coloni.
Salite a bordo della vostra nave e partite alla volta di Cerere, pronti ad aiutare l’investigatore Josephus Miller in un caso che prenderà delle pieghe inaspettate.
Una serie che unisce lo scifi al dramma e al giallo, riproponendo sul piccolo schermo degli stilemi tipici di un cinema retrò, ma ricchi di gusto e di piacevole irruenza visiva.
The Expanse, dopo essere stata salvata e rivalorizzata da Prime, è senza dubbio una delle sue migliori serie di fantascienza.
The Man in the High Castle
Avete mai immaginato un mondo dove Germania, Giappone e Italia siano riuscite a vincere la seconda guerra mondiale? Un paradosso storico teorizzato dal genio di Philip K. Dick nel 1962 con la sua opera The Man in the High Castle (“La svastica sul sole” in Italia).
In un mondo dove la Germania si è spartita gli Stati Uniti assieme al Giappone, i nostri protagonisti provano, giorno dopo giorno, a scoprire la verità dietro i fatti che hanno sconvolto il mondo nel ’45.
Una realtà terrificante, ma di sicuro appeal per tutti coloro i quali sono sempre stati affascinati da storie profonde e fortemente intrecciate con la politica e la sociologia.
The Underground Railroad
Tratta dal romanzo di Colson Whitehead e riadattata da Berry Jenkins (Moonlight; Se la strada potesse parlare), l’opera ucronica di Prime ci catapulterà in un mondo contraddittorio, crudele e tristemente reale.
Georgia, gli schiavi continuano nella loro incessante raccolta di cotone nei campi sotto un sole cocente. Alcuni non si arrendono, altri sognano, alcuni muoiono. La scure del padrone terrorizza i loro animi e l’unico appiglio per continuare ad arrivare a fine giornata è il desiderio di un futuro migliore.
Un futuro che, per i nostri protagonisti, potrebbe arrivare grazie a delle rotaie sotterranee.
The Undeground Railroad è un prodotto stilisticamente ben curato, dinamico e ricercato, con una regia sapiente e uno stile facilmente ricollegabile a quello del suo regista. Una proposta coraggiosa e perfettamente in linea con le recenti produzioni a tema black power. Un mondo tristemente noto, ma al quale siamo in grado di porre fine.