Quali sono le migliori serie TV horror che puoi trovare in esclusiva su Netflix?
Sei un appassionato del mondo del brivido e stai cercando altro pane per i tuoi denti? Magari hai anche un abbonamento su Netflix e vuoi farlo fruttare al meglio? Beh, lo sterminato catalogo della piattaforma di streaming statunitense ci viene sicuramente incontro per quello che riguarda le serie TV a sfondo horror.
Ce ne sono tantissime, ogni giorno ne escono di nuove, ma non tutte sono meritevoli allo stesso modo. Per questa ragione vogliamo farvi risparmiare del tempo e qui sotto abbiamo deciso di stilare una lista con quelle che noi riteniamo essere tra le migliori e gustose attualmente disponibili su Netflix.
Vi potrebbero interessare anche:
- I migliori film horror su Netflix
- I migliori anime horror su Netflix
- Le migliori stagioni di American Horror Story
Marianne
Iniziamo subito con una serie magari dal minor richiamo ma sicuramente meritevole di essere all’interno di questa lista. Parliamo di Marianne, serie TV francese creata da Samuel Bodin con al centro del racconto Emma (Victoire Du Bois), una giovane scrittrice che ben presto finirà per scoprire che i terrificanti incubi di cui è vittima hanno ripercussioni anche nel mondo reale che la circonda.
Lo show è stato purtroppo cancellato dopo solo una stagione, ma è ricco di tensione, twist narrativi e di un’atmosfera europea da brividi che si rifà ai grandi classici del passato. Soprattutto, Marianne è assolutamente in grado di regalare una visione tormentata che non lascerà affatto indifferenti gli spettatori.
Bloodride
La prima serie TV Netflix che arriva dalla Norvegia è un horror e porta il nome di Bloodride. Ideata da Kjetil Indregard e Atle Knudsen, per il momento è composta da una singola stagione di sei episodi che non superano mai la mezz’ora e che sono l’uno indipendente dall’altro, in una sorta di raccolta di piccoli racconti antologici.
Il sovrannaturale è di casa da queste parti e si vena di una forte impronta orrorifica attraversata anche da uno humor tipicamente nordico, che fa da raccordo e punto di congiunzione all’interno di queste piccole storie che anche quando rischiano di peccare un minimo in originalità non perdono mai di vista il loro scopo ultimo dell’intrattenere.
The Haunting of Hill House
Arriviamo, per forza di cose, a parlare di una delle serie TV horror su Netflix più acclamate di sempre. Parliamo ovviamente di The Haunting of Hill House, show che ha saputo affermarsi con rapidità come uno dei maggiormente apprezzati nel palcoscenico delle produzioni da brividi. E con ragione. Creata e diretta da Mike Flanagan a partire da un libero adattamento de L’incubo di Hill House di Shirley Jackson, The Haunting of Hill House si concentra attorno alle vicende che attanagliano la famiglia Crain.
Muovendosi tra i tormenti del presente e del passato, la serie funzionalizza stilemi come quelli dello jumpscare andandoli a inserire in un racconto dalla profonda introspezione e riflessione psicologica, caratterizzando alla perfezione i suoi molti personaggi che vorticano all’interno di incubo che vi si insinuerà sotto pelle. Della serie esiste anche una seconda stagione antologica, The Haunting of Bly Manor.
Ash vs Evil Dead
Poche cose hanno segnato la narrazione dell’horror al cinema come la trilogia de La casa di Sam Raimi. Bene, lo stesso Sam Raimi decide di andare a confezionare un prodotto su misura per il piccolo schermo quando crea (assieme a Ivan Raimi e Tom Spezialy) Ash vs Evil Dead, una sorta di sequel diretto dopo gli eventi de L’armata delle tenebre.
Torna Ash Williams, nei cui panni c’è sempre Bruce Campbell, stavolta alle prese con gli orrori generati dal pericolosissimo Necronomicon che si ritrova ad affrontare assieme a due compagni, Pablo (Ray Santiago) e Kelly (Dana DeLorenzo). Siamo sui toni e perfettamente in linea con quanto Raimi fece negli anni ’80 con la celebre trilogia, con Ash vs Evil Dead che riesce a conciliare senza problemi l’horror, l’ironia e un intrattenimento senza tempi morti e sempre su di giri.
Midnight Mass
L’ultimo consiglio di questa lista è anche l’ultimo arrivato in ordine cronologico su Netflix. Di certo non è l’ultimo per capacità di far accapponare la pelle, perché Midnight Mass non ha niente da invidiare a nessuno. Lo show segna il ritorno alla serialità ancora di Mike Flanagan, che questa volta si cimenta con un’opera completamente originale ma che non rinuncia ad abbracciare le atmosfere di un racconto sulle orme del beniamino Stephen King.
Veniamo catapultati nella piccolissima comunità di Crockett Island, composta da una manciata di abitanti nel pieno di un decadimento morale e spirituale e che sarà costretta a esplorare il proprio rapporto con la fede all’arrivo di un nuovo, carismatico prete. Siamo distanti dalle vibes di The Haunting of Hill House (o Bly Manor), perché Midnight Mass vuole confrontarsi con altro e andare a scandagliare il progressivo sfaldarsi del senno, in una lenta e inquietante discesa nel marcescente che conduce sin sulle soglie degli inferi.