Il più forte, il più amato, il più inquietante: vediamo una lista dei “migliori” villain DC
Alcuni li abbiamo visti nelle versioni cinematografiche, altri vivono (per ora) “solo” tra le pagine dei fumetti. Tutti, però, hanno qualcosa in comune: sono i nemici giurati degli eroi DC. Se questi ultimi sono un po’ come divinità trasposte in saghe popolari, i loro nemici sono altrettanto archetipici. Al Sole si contrappone il Buio, all’idealismo, il materialismo più spinto. In altri casi, invece, il confine tra eroe e la sua nemesi è pericolosamente sottile, ed è qui che – probabilmente – nascono le storie più complesse e affascinanti. Da Darkseid a Batman che ride, i cattivi, i villain DC Comics di cui è impossibile dimenticarsi.
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Il più forte villain DC: Darkseid
Darkseid is. La potenza di questo personaggio è stata di recente resa sul grande schermo nella mastodontica Snyder’s cut di Justice League. Questo signore del caos, alla ricerca dell’equazione dell’Anti-Vita, però, ha minacciato la Terra a partire dal 1970, nato dalle mani d’oro di Jack Kirby. Darkseid è uno dei villain DC più temuti (a ragion veduta), essendo in possesso di una forza divina (quando scende sulla Terra, come tutti i Nuovi Dei, riduce le sue dimensioni, ma in realtà è in grado di tenere un pianeta fra le mani). È un eccellente stratega, una creatura ambiziosa e con un forte senso dell’onore ma – allo stesso tempo – crudele. Il sovrano di Apokolips inoltre possiede l’Effetto Omega, il potere di rintracciare il suo obiettivo ovunque si trovi e disintegrarlo (o trasportarlo) all’istante.
Lex Luthor
Se il valore di un eroe si riconosce anche dalla spregevolezza del suo nemico, ecco che la coppia Superman/Lex Luthor finisce dritta nell’Olimpo DC. Entrambi rappresentano due concetti centrali della cultura USA, l’american dream che accoglie tutti e permette a tutti di diventare qualcuno (Superman) e il capitalismo sfrenato e disumano che infrange ogni illusione (Luthor). Lex, in effetti, ha avuto numerose caratterizzazioni e riscritture, e le sue origini sono state raccontate in diverse versioni. Tuttavia quello che rimane costante è il suo status di magnate super-intelligente e senza scrupoli, arrogante e pieno di sé. Il Lex Luthor di John Byrne, nella miniserie Man of Steel del 1986, aveva un aspetto che ricordava moltissimo Donald Trump, ripreso anche nell’ottuso esercizio del potere fine a se stesso. Non ha superpoteri, se non qualche potenziamento artificiale dato dalla sua avanzata ricerca tecnologica, ma ha un QI superiore alla media e un’acuta capacità manipolatoria. Senza dubbio tra i migliori cattivi/villain DC Comics.
Il villain DC Comics più amato: Joker
Non il più potente, neanche il fisicamente più forte, e di sicuro in uno scontro diretto con un Kryptnoniano soccomberebbe in pochi minuti. Tuttavia Joker è decisamente il villain DC più complesso, interessante, amato e rappresentato di tutta la storia. Le sue origini sono raccontate nel capolavoro The Killing Joke di Alan Moore e si basano sul principio che “Basta una brutta giornata per ridurre l’uomo più assennato del pianeta a un pazzo”. Il che lo rende pericolosamente vicino a tutti noi che leggiamo e a tutti coloro che lo combattono, Batman per primo. Al cinema Joker ha avuto diversi interpreti, che hanno dato al personaggio una sfumatura diversa: quella sorniona di Nicholson, quella glamour e disturbante di Leto, la lucida follia di Ledger e la disperazione (da Oscar) di Phoenix. La filosofia di questo personaggio è il caos sistematico, contro cui eroi e vigilanti si battono ogni giorno. Non solo l’accumulazione di potere e denaro, non solo l’esercizio della violenza, neanche lo spirito della vendetta: è l’istinto primordiale verso la distruzione, il gusto sadico nel “veder bruciare il mondo”.
Brainiac
Forse non uno dei super cattivi più noti dell’universo DC Comics, Brainiac ha dato più volte filo da torcere a Superman e ai suoi colleghi. Il suo esordio avviene nel 1958, dalla mente di Otto Binder e dalla mano di Al Plastino. Da allora – e dalla sua mania di mettere intere città sotto vetro – Brainiac è stato il nome di diverse entità, tutte accumulate da una straordinaria intelligenza, un’altissima capacità manipolatoria e una forza in grado di competere con quella dell’Uomo d’Acciaio. Una combinazione letale, che ha dato uno dei suoi massimi sviluppi nella storia Batman: il Cavaliere oscuro colpisce ancora, di Frank Miller in cui – alleato con Lex Luthor – il terribile alieno di Colu governava nell’ombra gli Stati Uniti d’America.
Deathstroke
Anche se non in possesso di superpoteri di origine aliena, Deathstroke è stato la spina nel fianco di diversi eroi DC Comics. Le sue origini sono legate un po’ a una riflessione post-Vietnam non così rara nella scrittura dei comics degli anni Ottanta. Sostanzialmente, Deathstroke, la sua forza smisurata ma anche il suo rancore distruttivo, sono prodotti del pugno di ferro dell’esercito americano che sfrutta i suoi soldati e poi li emargina quando non più utili. Slade Wilson, questo il suo nome da “civile” è stato sottoposto a diversi esperimenti, oltre che a un addestramento micidiale che lo ha reso, oltre che fisicamente, intellettivamente minaccioso. La sua condizione di outcast, poi, lo porterà a scontrarsi con i Teen Titans, di cui per un periodo sarà anche alleato. Al cinema è apparso per pochi secondi nella scena post-credit della Snyder’s Cut della JLA.
Doomsday
Braccio armato di Darkseid, Doomsday è letteralmente “il giorno del giudizio” incarnato, l’inesorabile fine dell’universo e dei suoi abitanti. Questo personaggio è stato creato da Dan Jurgens nel 1992, anno in cui DC dà alle stampe La morte di Superman. Come vediamo anche nel film di Whedon/Snyder, infatti, Doomsday è uno dei pochissimi ad avere la meglio sul Kryptnoniano grazie a una super-forza sviluppata in migliaia e migliaia di clonazioni. Le sue origini, raccontate ne Il cacciatore e la preda, risalgono a 250.000 anni fa, su Krypton e per opera dello scienziato alieno Bertron da cui scappa seminando il panico negli sfortunati pianeti su cui attracca. Oltre alla super-forza, ha una resistenza incredibile e la capacità di rigenerarsi ogni volta che viene ucciso, il che lo rende praticamente invincibile.
Sinestro
Un eroe molto amato dell’Universo narrativo DC è senza dubbio Lanterna Verde, il cui nemico giurato è Sinestro. Le sue origini lo rendono un personaggio ambiguo, che a volte si è mosso tra i confini di bene e male con una certa agilità. Inizia come maestro di Hal Jordan, e quindi interno al Corpo delle Lanterne Verdi, per poi finire corrotto dal potere dell’Anello e pretendere per sé controllo e potere. Una volta cacciato, divenne prima governatore di Korugar e poi esule nell’Universo di Anti-Materia di Qward. Qui ottiene il contro-Anello del potere, che agisce con il colore giallo andando – dunque – a colmare l’unica lacuna dell’Anello di Jordan e dei suoi commilitoni. Grazie a esso, Sinestro può volare, resistere all’atmosfera spaziale, combattere con la super-forza e concretizzare i propri pensieri. Se, però, l’anello delle Lanterne si basa sulla forza di volontà, quello di Sinestro succhia le proprie energie dalla paura dei suoi avversari.
I villain DC, bonus: Batman che ride
Tra i villain DC più recenti, Batman che ride è un’invenzione conturbante e angosciante di Scott Snyder e James Tynion IV. La storia che ne porta il nome racconta le origini di questa versione del Crociato Incappucciato e ne spiega bene il senso. In sostanza questo Batman dal ghigno sinistro nasce come unione della follia di Joker e della forza bruta del vigilante, concretizzando in un unico villain il principio di Moore secondo cui la linea di separazione tra i due personaggi sia in realtà estremamente labile. In un clima di caos e distruzione ottenuto da un Principe del Crimine particolarmente su di giri, Batman è attratto nel vicolo dove anni prima la morte di Martha e Thomas Wayne diede origine alla sua missione. Joker fa un’esecuzione dimostrativa, prendendo due passanti a caso e uccidendoli davanti al figlio. Colto da un’ira incontrollabile, Batman uccide Joker, non sapendo che il Pagliaccio aveva disposto un gas che li avrebbe uniti in un’unica entità. Batman che ride, in sostanza, è Batman senza la coscienza umana di Wayne, pura rabbia, pura volontà di vendetta, senza criteri etici a fargli da guida.
Con merito in questa lista dei migliori cattivi DC.