Sarà il migliore di sempre?
Monster Hunter è una di quelle serie che sono riuscite ad aprirsi un varco verso l’Occidente, nonostante la distribuzione da parte di Capcom non sia mai stata generosa nei confronti di questa parte di pubblico.
Nato su Playstation 2, il franchise si è spostato sulle console portatili per assecondare le abitudini dell’utenza nipponica, che si era da subito dimostrata piuttosto ricettiva nei confronti di questo tipo di titoli. D’altro canto come dargli torto? Stiamo parlando di una serie nella quale non si fa altro che pestare giganteschi mostri per costruire gigantesche armi con cui pestare mostri ancor più grandi.
Di titolo in titolo la serie è decisamente migliorata, smussando quelle imperfezioni del gameplay che avevano precluso l’esplosione del franchise su un pubblico più ampio. Passato da nicchia a culto, Monster hunter è riuscito a costruirsi una fan base leale ed agguerrita, che da tempo chiedeva il ritorno su console casalinghe per rimuovere i limiti imposti da quelle portatili. Con le sue tempistiche, Capcom ci ha accontentati sviluppando Monster Hunter: World, un titolo che sin dalle prime immagini ha catturato l’interesse dei fan storici e non.
Dai trailer e i gameplay che si sono visti negli ultimi mesi si notano una serie di novità che faranno felici sicuramente i giocatori di vecchia data (tipo il ritorno del braccio di ferro!), ma il cuore di questo nuovo capitolo è racchiuso nella parola World. Questo è il primo Monster Hunter completamente open world: il giocatore non dovrà più “teletrasportarsi” da un’area all’altra, ma potrà raggiungere le diverse zone di caccia semplicemente camminando.
Le conseguenze sul gameplay sono diverse. Prima di tutto non sarà più possibile fuggire da un’area come in passato, ma si dovrà fisicamente scappare dai mostri che abbiamo indispettito. In secondo luogo la caccia ai suddetti mostri verrà supportata da fantastiche lucciole scout che ci aiuteranno a trovare le nostre prede. Questa feature è piuttosto simile a quanto visto in Batman, The Witcher o Horizon: interagendo con impronte o segni sugli alberi potremo richiamare le lucciole che ci mostreranno la strada fino al prossimo “indizio” ed infine alla nostra preda. Durante il tragitto è facile imbattersi in altre creature, rendendo la ricerca senz’altro più movimentata e stimolante. Da quanto visto fin ora, Monster Hunter World sembra essere basato su veri e propri ecosistemi all’interno dei quali fauna e flora si influenzano a vicenda, creando delle particolari e affascinanti sinergie con le azioni del giocatore, e dando vita a spettacolari incontri in cui creature e cacciatore invertono le parti di preda e predatore piuttosto dinamicamente.
Capcom ha rilasciato alcune informazioni per quanto riguarda l’esperienza di gioco: il titolo conterrà una modalità storia che potrà essere giocata attraverso una serie di quest. Il single player sarà sia offline che online, con il vantaggio che in quest’ultima modalità sarà possibile richiedere l’aiuto di altri cacciatori presenti nell’area in caso di difficoltà. La modalità cooperativa invece si baserà sulle Squadre, che sono la versione Monster Hunter delle gilde, clan o similia, dando al titolo una spiccata connotazione MMO che era stata già esplorata in diversi spin-off.
Concludendo, Monster Hunter World ha tutte le carte in regola per presentarsi come il miglior Monster Hunter di sempre: gameplay raffinato, esperienza di caccia decisamente migliorata e un aspetto open world che finalmente arricchisce la fase esplorativa del titolo.
Il treno dell’hype è quindi partito a velocità massima e non ci resta che tenere un occhio sul calendario, perché tra meno di un mese avremo la possibilità di provare la demo in esclusiva su PS4. Stay Nerd ci sarà, e voi?