Addio ad Albert Uderzo: morto disegnatore di Asterix

Il mondo del fumetto si ferma per un lutto: è morto Albert Uderzo, il celebre disegnatore di Asterix. L’autore del guerriero gallico più famoso del mondo è scomparso all’età di novantadue anni. Causa della morte una attacco cardiaco che lo avrebbe colto nel sonno, senza alcun dolore.

Figlio di immigrati italiani, Uderzo era diventato fumettista nonostante avesse scoperto in giovane età di essere daltonico. Dopo i difficili anni della Seconda Guerra Mondiale riesce a entrare nel mondo del fumetto, iniziando anche la produzione di un suo piccolo corto animato. Ma è solo con l’incontro con un giovane francese, René Goscinny, che l’autore inizierà ad avere davvero successo.

È il 1959 quando esce per la prima volta un fumetto dedicato a un piccolo e smaliziato guerriero gallico. Asterix si impone rapidamente come uno dei prodotti migliori delle bande dessinée, arrivando a conquistare con il suo umorismo patriottico larghe fette di pubblico, francese e non.

morto albert uderzo

All’epoca il ricordo dell’invasione dei nazisti in Francia era ancora un marchio indelebile. Era perciò facile per i francesi riconoscersi nelle villaggio gallico che riusciva a resistere al nemico romano.

Nel corso degli anni le strisce di Asterix e del suo amico Obelix furono raccolte in una serie di Albi tra il 1961 e il 1996. Interrotte per quindici anni fecero tuttavia il loro ritorno nel 2001.

Negli anni Asterix si è tramutato in un vero e proprio franchise di successo. Oltre ai fumetti sono stati infatti realizzati videogiochi, dei lungometraggi animati e dei film per il cinema, che vantarono le partecipazioni tra gli altri di Gerard Depardieu nel ruolo di Obelix e Roberto Benigni in quello del romano Detritus.

Dopo la morte di Goscinny era stato lo stesso Uderzo a seguire la pubblicazione dei nuovi albi. Ora, con la sua morte, Asterix perde anche il suo secondo padre.

(fonte: LeMonde.fr)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.