Addio ad Andrea Camilleri
È morto Andrea Camilleri, grande e poliedrico autore, papà di Montalbano. Si è spento all’età di 93 anni.
Noto scrittore, regista e autore teatrale, era stato ricoverato la mattina del 17 Giugno alle 9 e 15 all’ospedale Santo Spirito di Roma, in seguito a un arresto cardiaco. L’autore era in coma, tenuto in vita da un respiratore artificiale. A un mese esatto di distanza le condizioni del maestro si sono complicate al punto da portarlo alla morte.
“Se potessi, vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio cunto passare tra il pubblico con la coppola in mano” era solito dire. Ma il suo ultimo desiderio, quello di potersene andare sul palco, alla fine non si è avverato, lasciando dietro di sé il dolore di una nutrita comunità di appassionati ed intellettuali che ora ne piangono la morte.
Lucido osservatore degli avvenimenti contemporanei, Camilleri iniziò la sua carriera come drammaturgo e regista teatrale. Noto per essere stato tra i primi a portare le opere di Samuel Beckett in Italia, ha rappresentato tra gli altri il suo corregionale Luigi Pirandello.
Dopo l’esperienza in RAI, Camilleri ha in seguito avviato una fiorente attività di scrittore a partire dal 1978. Il suo maggiore successo arriva tuttavia solo nel 1994, quando pubblica con l’editrice Sellerio “La forma dell’acqua“. È il primo romanzo con protagonista il commissario Montalbano, personaggio diventato anche un’icona televisiva grazie all’interpretazione di Luca Zingaretti.
Il suo impegno politico e letterario è continuato ancora fino a pochi giorni prima del suo malore. Stava infatti preparando uno spettacolo a Roma presso le Terme di Caracalla, che sarebbe andato in scena il 15 Luglio.
Nelle sue ultime dichiarazioni Camilleri aveva espresso diverse critiche verso la realtà politica attuale. Non aveva mai fatto mancare di far presente con puntualità e con estrema sagacia i difetti della nostra contemporaneità e della società italiana.
Benché sia morto Andrea Camilleri lascia dietro di sé un retaggio eccezionale. Quello di uno degli ultimi grandi maestri della letteratura italiana contemporanea. Un talento di cui, siamo certi, sentiremo tutti la mancanza.