Morto Luis Sepulveda: aveva contratto il Coronavirus
È stata da poco comunicata la scomparsa di Luis Sepulveda, morto nell’ospedale di Oviedo dove era stato ricoverato a seguito dell’infezione da Coronavirus. La notizia arriva dall’Efe, agenzia di stampa spagnola, che riporta fonte vicine all’autore.
L’autore, contagiato in seguito alla sua partecipanzione al festival letterario Correntes d’Escritas in Portogallo, era stato ricoverato in Spagna, presso l’ospedale Universitario Centrale delle Asturie di Oviedo, il 27 Febbraio scorso.
Nel mese di Marzo secondo alcune fonti le sue condizioni si sarebbero aggravate. Lo scrittore sarebbe infatti finito in stato di coma, venendo posto in respirazione assistita. Sepulveda, a settant’anni compiuti, risultava essere nella categoria a rischio per colpa di questa nuova patologia.
Al momento del ricovero in ospedale era con lui presente sua moglie, Carmen Yanez, anch’essa affetta dal Covid-19, seppure in condizioni migliori rispetto a quelle del marito. La donna aveva cercato di tranquillizzare i lettori e i fan di Sepulveda.
Aveva affermato che lo scrittore non fosse in coma e che la sua salute stesse migliorando. Il porlo in respirazione assistita sarebbe stato solo un atto precauzionale necessario, vista l’età dell’autore e rischi derivanti da questa nuova malattia. Purtroppo la condizione dell’autore cileno sembra essere peggiorata successivamente. L’autore ha perso la sua battaglia contro la malattia.
Nato in Cile, Sepulveda era noto oltre che per i suoi romanzi per il suo costante impegno politico. Aveva infatti attivamente protestato contro il regime del Generale Augusto Pinochet, arrivando anche a essere incarcerato per i propri ideali di democrazia.
In seguito aveva lasciato il Cile e trovato rifugio in Europa, prendendo la cittadinanza francese. I suoi romanzi hanno riscosso enorme successo in Europa e in Italia, dove è stato prodotto anche un adattamento animato del suo libro Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.