12 Monkeys è la serie tratta dal film L’Esercito delle 12 Scimmie
Noi lo stiamo dicendo da un po’: i serial tratti da film/fumetti o quant’altro sono la moda del momento. Dopo Gotham. Flash e Fargo (ma la lista è anche più lunga) si aggiunge 12 Monkeys in onda su Syfy. Se il nome della serie tv non vi dice nulla, il film L’esercito delle 12 scimmie dovrebbe riportarvi alla memoria un cazzutissimo Bruce Willis ed un Brad Pitt quasi agli esordi. Se anche così, vi sentite come ad una lezione di Trigonometria Applicata, pazienza, mi sa che vi siete persi un film di tutto rispetto. Sulla scia di questa moda, o meglio strategia commerciale, Syfy porta sul piccolo schermo 12 Monkeys, un serial TV che se mantiene la metà delle atmosfere del film, tra paranoie e viaggi temporali, spaccherà di brutto.
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Se avete visto il film, la trama di 12 Monkeys vi risulterà piuttosto familiare. Ho visto questo episodio pilota, sperando proprio che il serial, nonostante le dovute modifiche, fosse abbastanza fedele all’opera originale… e così è stato. Anno 2043, la popolazione mondiale è stata quasi completamente decimata da un non meglio identificato virus mortale. A quanto pare un vaccino non è nemmeno ipoteticamente realizzabile: il virus (sto bastardo) muta di continuo, rendendo praticamente inutile ogni qualsivoglia studio. Insomma l’umanità è spacciata, e cosa succede all’umanità quando è spacciata: tutto va a puttane, la gente si ammazza per un tozzo di pane e la società, inteso come un gruppo coeso e collaborativo, diventa praticamente una storiella da raccontare ai bambini per fagli credere che l’essere umano non è poi così una mondezza. La solita storia. Benché l’incipit non sia propriamente originale (il film è del 1995, ispirato da un cortometraggio del del 1962…) alla questione “umanità allo sbaraglio” si aggiunge una componente sci-fi incentrata sui viaggi temporali. James Cole, qui interpretato da Aaron Standford, è uno che nella vita non fa praticamente nulla di buono o di particolarmente interessante, per ragioni che non sto qui a spiegarvi, viene scelto per essere spedito indietro nel tempo, per evitare che quella dannattissima epidemia abbia inizio. Se non possiamo cambiare il futuro…. riscriviamo il passato. Non sono laureato in paradossologia, ma la cosa, anche alla luce dei film già visti, ci pare stranamente sensata. Perché nel passato? E soprattutto quando? A darci le informazioni è Cassandra Railly (Amanda “grangnocca Schull), che al diffondersi dell’epidemia era a capo del CDC, un sua registrazione pare condurre a tale Leland Goines, presunto bioterrorista e responsabile della creazione del virus nell’anno 2015. James, viene quindi riportato indietro nel tempo allo scopo di eliminare Goines prima che possa diffondere il virus. Un lavoretto semplice, semplice… o forse no. James, dopo varie peripezie, riesce effettivamente ad uccidere Goines. Un paradosso qui, un paradosso là e tutto dovrebbe aggiustarsi da solo. Se non che alla morte di Goines non succede praticamente nulla. Evidentemente i nostri “scenziati” hanno fatto male i loro calcoli. La vera storia di questo serial televisivo (e soprattutto le differenze col film) iniziano proprio da Leland Goines. Di fatto il messaggio registrato da Cassandra, ed ascoltato in questo episodio pilota, era incompleto. Nuovi indizi porteranno a Jennifer Goines, figlia pazza e squilibrata di Leland. Nonostante gli evidenti disturbi della personalità Jennifer è un personaggio conturbate, ricco di mistero e incredibilmente affascinante. Sarà lei la pista da seguire per arrivare alle 12 Monkeys. Ma qui mi fermo perché, se vi dico tutto io, che cavolo lo vedete a fare questo episodio pilota?
[icons icon=”icon-thumbs-up” color=”#81d742″ size=”60″] Cosa ci è piaciuto?
Tutto o quasi. A colpirci è stata la fedeltà con cui gli autori hanno ricreato le atmosfere del film. 12 Monkeys, voglio specificarlo, è per forza di cose diverso dal film: non c’è un cast di grandi attori, è studiato per essere episodico, con un ritmo molto più lento del film e così via… eppure riesce a ricordartelo, i riferimenti sono tutti sensati e coerenti. Siamo felici di non aver visto stuprato un film che indelebile nell’immaginario sci-fi collettivo.
[icons icon=”icon-thumbs-down” color=”#dd3333″ size=”60″] Cosa non ci è piaciuto?
Fatta eccezione per Jennifer Goines, interpretata dalla semisconosciuta Hemily Hampshire, il cast nonostante la buona qualità non mi ha convinto totalmente. Sarà che duellare, seppur a distanza di anni, con Bruce Willis e Brad Pitt è praticamente una battaglia persa in partenza, ma sia il personaggio James che quello di Cassandra non mi hanno entusiasmato, né per il carisma degli attori, né per la loro interpretazione. C’è da dire che, nonostante la qualità eccelsa di alcune opere come Breaking Bad, Fargo e True Detective, non c’è mai da aspettarsi granché sotto questo punto di vista da un telefilm.
[icons icon=”icon-play” color=”#ff963a” size=”60″] Lo continueremo a vedere?
Assolutamente Sì! Non sarà il nuovo Fringe o il nuovo X-Files (stanno davvero facendo una nuova serie?) ma 12 Monkeys è davvero promettente. L’effetto cliffhanger, le giuste atmosfere e una trama, almeno per ora, parecchio interessante mi hanno colpito positivamente. Avendo visto il film mi preoccupa (e non poco) l’eventuale lunghezza di 12 Monkeys, insomma se dovesse protrarsi per troppe stagioni, sono sicuro che gli autori inizierebbero a inserire cose a random, pur di mantenere viva l’attenzione e sperare di impressionare lo spettatore. Praticamente come Lost, ma peggio.