Affidereste mai le sorti dell’intera galassia ad un ragazzo che guida una navicella spaziale ma ascolta musica anni ’80 con un walkman, ad una tizia verde, e a un energumeno tatuato che non comprende l’ironia e ad un paio di cacciatori di taglie che si rivelano essere un procione parlante ed un albero antropomorfo (IO-SONO-GROOT!)?

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Beh, dovreste. Guardiani della Galassia, ve lo diciamo subito, è il Super Bowl della Marvel, semplicemente il miglior film che la compagnia abbia mai prodotto. La scelta vincente, oltre a quella di rendere i protagonisti di Guardiani della Galassia un gruppo di super-eroi non proprio famosissimi (e quindi tutti da scoprire), a nostro parere è stata affidare il progetto a James Gunn. Il buon Jimmy realizza una pellicola scoppiettante in cui diverte e si diverte, mostrando quanto conti non prendersi troppo sul serio quando si gira un cinefumetto. Una lezione che alcuni, invece (soprattutto in casa Warner/DC) non imparano mai. Gunn faceva le prove generali con il folle Super, si dimentica le sue non proprio nobili origini del Troma (la casa di produzione di quello svitato di Lloyd Kaufman) e rivolta come un pedalino gli stilemi classici dei film sui supereroi facendosene beffe, soprattutto degli spocchiosissimi Avengers“Ok… Ora siamo cinque idioti in piedi che formano un cerchio” – (cit. Rocket).

guardiani della galassia

Gunn passa sotto casa di Joss Whedon, suona il clacson, fa una pernacchia e se ne va. Guardiani della Galassia 1 – Vendicatori 0. Tutti a casa. Anche registicamente Guardiani della Galassia oscura totalmente Avengers. (Torna a fare Buffy, Jossy bello). Gunn sfodera una padronanza del mezzo tecnologico e dello sfruttamento degli effetti digitali che forse in pochi sospettavano potesse avere. Se guardate il suo curriculum, infatti, l’unica risposta che potreste immaginare alla fine del colloquio tra Gunn e la produzione sarebbe “Ok, le faremo sapere“. Oh, ce l’ha fatto sapere lui invece…
Il gruppo capitanato dal guascone Starlord (un esilarante Chris Pratt) è un cocktail esplosivo di azione e umorismo, in cui i momenti che passerete piegati tra le risate, tra una battuta e l’ennesimo omaggio alla cultura pop degli anni ’80, si sprecheranno. Imbrocca la prima interpretazione decente (anzi è proprio una delle cose migliori del film) anche l’ex campione del mondo WWE Dave Bautista. Quando accadono queste cose vuol dire proprio che nulla potrà rovinarti la festa.
La storia regge, introduce degnamente questi nuovi personaggi ma purtroppo il loro carisma fa risultare Ronan, il super-cattivone di turno, terribilmente sottotono. Poco male, tanto il villain è sempre e comunque destinato a fare una figura da cioccolataio. Tutti i protagonisti invece sono caratterizzati degnamente, seppur velocemente, senza spiegoni inutili sul loro background (se si esclude il prologo iniziale dedicato proprio a Starlord). Il film rimane uno spasso, prende letteralmente a calci sulle gengive il resto dell’Universo Marvel, ridendosela bellamente mentre quello sfigatone di Bruce Wayne affronta l’ennesima crisi depressiva. Non manca niente: azione, umorismo, Kevin Bacon (spiritualmente c’era), il solito cameo inutile di Stan Lee ed una scena dopo i titoli di coda che farà contenti tutti voi, ragazzini degli anni ’80 dai capelli ormai brizzolati. Il film va applaudito non solo perché setta nuovi standard per l’intrattenimento televisivo (in ambito cine-comics ovviamente) ma anche perché Dio solo sa quanto è difficile buttare sul mercato un nuovo franchise, sapendo che ci sono milioni di fan pronti a demolire la trasposizione in celluloide dei loro eroi della carta stampata. Guardiani della Galassia invece mette d’accordo tutti e lo fa senza essere presuntuoso, risparmiandoci oltretutto la solita morale conclusiva del super-eroe dall’animo combattuto. I Guardiani della Galassia, alla fine, la galassia la salvano ma rimangono dei fuorilegge e non hanno intenzione di rigare dritto. E’ questo il bello: da grandi poteri deriva grande divertimento… e le responsabilità Zio Ben può mettersele in saccoccia, che se ci va lo salviamo pure l’universo, ma a modo nostro.
Portate il culo al cinema. Guardiani della Galassia è l’evento nerd dell’anno.

 

Simone Bravi
Nasce nella capitale dell'impero tra una tartaruga ninja, un Mazinga e gli eroi del wrestling dell'era gimmik. Arriva a scoprire le meraviglie del glorioso Sega Mega Drive dal quale non si separa mai nonostante l'avvento della PlayStation. Di pari passo con quella per i videogame vanno le passioni per il cinema, le serie Tv e i fumetti. Sembra Sheldon di The Big Bang Theory ma gli fanno schifo sia Star Trek che Star Wars. E' regolarmente iscritto all'associazione "Caccia allo Juventino".