Il 31 agosto su Disney + USA arriva Muppets Now, l’ultimo prodotto di un franchise sempre attuale. Da 60 anni
Da un seminterrato di Greenville, Mississipi, al lancio in grande stile su Disney +. La storia dei Muppet è fatta di ago e filo, un sano senso dell’umorismo, sentimenti autentici e un successo inarrestabile. Era il 1954 quando l’allora giovanissimo Jim Henson propose il suo format a base di burattini al The Junior Morning Show trasmesso dall’emittente WTOP-TV. L’anno successivo, Henson presentò a un’altra emittente, WRC-TV, un format di pochi minuti, in cui i protagonisti erano sempre i suoi amati pupazzi animati a mano: Sam and Friends. Sam era un omone alto e calvo, praticamente muto. I suoi amici, però, erano molti e molto loquaci. Tra questi, figurava un pupazzetto verde, con gli occhi ricavati da due mezze palline da ping pong. Nacque così Kermit la Rana, una delle star più complete, longeve e amate di Hollywood.
The rainbow connection
Di personaggi come Jim Henson se ne sono conosciuti ben pochi. Mite, gregario, animato a sua volta da una creatività sfrenata, ha studiato e adattato la sua espressione artistica a un mondo apparentemente alieno. Come avrebbe potuto la Hollywood del glamour accogliere una banda di pupazzi scalmanati che con la loro stessa esistenza invitavano lo star system a prendersi meno sul serio?
Cantava Kermit la rana nell’incipit del primo lungometraggio dei Muppet, The Muppet Movie, “Someday we’ll find it / The rainbow connection… / The lovers, the dreamers and me“. In questa canzone (vincitrice di un premio Oscar) si racchiude quello che è lo spirito più puro dei Muppet, un messaggio lanciato da Henson tramite il suo alter ego in gommapiuma (non a caso, entrambi partono dalle sponde del Mississipi). La dimensione del Sogno Americano, nella sua accezione più dolce e primitiva, sta proprio nel credere fermamente che chiunque – foss’anche una piccola rana o un buffo mostro peloso – può scrivere la propria storia, esattamente come l’ha sempre sognata. Retorico? Forse, ma il mondo ha da sempre avuto bisogno di sogni, di speranza, di battute e arcobaleni. E, quindi, ha da sempre avuto bisogno dei Muppet.
Un po’ di storia: i Muppet dagli esordi alla Disney
Dopo il debutto sulle emittenti locali, il successo dei pupazzi di Henson diventò talmente evidente da non lasciare molto spazio alla concorrenza. In breve tempo, infatti, Henson e il suo team (tra cui ricorrono la prima compagna d’arte e poi moglie Jane Nebel e dal 1963 il fedelissimo Frank Oz) diventano i maestri assoluti dei burattini europei e americani.
Dal quel seme verde fecondato nel 1955, infatti, iniziarono a nascere tutta una serie di personaggi, tra cui il cane Rowfl. Henson fa scritturare, per così dire, questi nuovi personaggi come ospiti in show serali, pubblicità e programmi per bambini. Nel 1969, inoltre, debutta con un nuovo show, ambientato in un universo narrativo diverso e appositamente studiato per la formazione degli spettatori più giovani: Sesame Street. Ad oggi, Sesame Street è ancora considerato uno degli show per bambini più rivoluzionari della storia del piccolo schermo.
Il Muppet Show
Era evidente che, però, la banda dei Muppet avesse bisogno di uno spazio tutto suo, in cui rivolgersi a un target trasversale, come espressione completa dello stile di Henson. Si arriva, così, al 1976 con la messa in onda dei primi episodi del Muppet Show. Inizialmente trasmessi nel Regno Unito, saranno successivamente portati in America con un gran successo di pubblico. È qui che si definiscono meglio i personaggi che rimarranno nella storia del franchise: oltre a Kermit e Rowfl, si impone sulla scena la maialina bionda Miss Piggy, parodia della diva di Hollywood, vanitosa e capricciosa. Il personaggio diventa via via sempre più amato, e assume nella backstory dello show un ruolo centrale, diventando la compagna ufficiale di Kermit.
Il Muppet Show si strutturava come un normale spettacolo di intrattenimento prime time, con sketch comici, canzoni e rubriche ricorrenti. Una costante delle cinque stagioni era la presenza di un ospite umano che interagiva con i Muppet. Man mano che il successo del format cresceva, sempre più attori e cantanti famosi hanno avuto il piacere di essere ospitati in questo show, che ha raggiunto vette artistiche altissime.
Il bello di questo format era nel suo raccontare la cultura dello spettacolo, della grazia e della bellezza, con il tono dissacrante dei pupazzi di Henson, sempre pronti a commentare, prendere in giro, imporre con la propria presenza uno sguardo disincantato sul mondo patinato delle star.
I Muppet sul grande schermo
Nel mezzo del successo derivato dallo show televisivo, ai Muppet è stata fatta la proposta che, prima o poi, tutti i grandi divi devono affrontare: il passaggio al cinema. Con il già citato The Muppet Movie del 1979 la squadra di Kermit se l’è cavata alla grande, raccontando la parabola simbolica del loro creatore e del suo team artistico. Esattamente come negli show, le personalità più in vista di Hollywood accettarono di buon grado di apparire in alcuni divertentissimi cammeo sparsi in tutto il film. Ce ne sono davvero tanti, ma vanno assolutamente segnalati Orson Welles, Mel Brooks e Bob Hope.
Al primo film seguì un secondo – forse anche più divertente del primo – The Great Muppet Caper (in Italia: Giallo in casa Muppet), poi un terzo, un quarto e così via. Il successo dei Muppet al cinema consentì ai Muppet di cimentarsi in rivisitazioni di storie classiche come L’Isola del tesoro di Stevenson (in Muppet Treasure Island del 1996) e Il canto di Natale di Dickens (in The Muppet Christmas Carol del 1992). Il tutto, ovviamente, con il loro taglio ormai più che riconoscibile.
I Muppet e la Disney
Un franchise così vincente non poteva passare inosservato agli occhi della Walt Disney Co. da sempre in prima linea nell’acquisizione di icone. La Disney iniziò a corteggiare Henson già dai tempi del Muppet Show, contribuendo in maniera consistente alla produzione di alcuni lungometraggi. La morte di Henson nel 1990 interruppe momentaneamente la trattativa, conclusa solo nel 2004 con l’ingresso in casa Disney dei diritti sul Muppet Show e Bear nella grande casa blu. Un destino diverso è spettato alle creature di Henson usate in Sesame Street, The Dark Crystal, Labyrinth e Fraggle Rock, i cui diritti sono sfuggiti alla grinfie del colosso dell’intrattenimento.
Nel 2020, dopo un reboot del Muppet Show andato in onda su ABC nel 2015, la Disney ha tutti gli elementi per un rilancio adeguato del brand-Muppet. Con la piattaforma Disney + e la distribuzione simultanea di contenuti in tutto il mondo e con la graduale sostituzione delle piattaforme SVOD ai palinsesti televisivi, i Muppet si preparano a una nuova avventura. La serie sarà disponibile su Disney + America, India, Canada, Gran Bretagna, Irlanda, Nuova Zelanda e Australia dal 31 luglio. Confidiamo che presto sarà distribuita anche per gli abbonati italiani.
Ma chi sono i Muppet?
Prima di seguirli in quest’altro capitolo della loro carriera, forse è il caso di andare a vedere da vicino quali sono i personaggi principali dello show. Alcuni di loro sono così noti da essere familiari anche a chi non ha mai visto neanche una puntata o un film del franchise. Tra questi:
Kermit la rana
Tra i primi nati in casa Henson, Kermit è il leader indiscusso del gruppo. Responsabile e carismatico, si preoccupa di gestire la follia dei suoi compagni. Nel tempo ha rivestito diversi ruoli: presentatore nel Muppet Show degli anni Ottanta e produttore esecutivo del programma di Miss Piggy nel reboot ABC del 2015. In entrambi i casi, è evidente che Kermit tenga le fila dello show e che – a volte, se non spesso – questo arduo compito lo porti sull’orlo dell’esaurimento. Ha avuto una relazione con Miss Piggy, per poi frequentare la dirigente di marketing della ABC, Denise, un’altra maialina.
I fan non hanno preso benissimo la notizia della rottura, ma Miss Piggy non si è fatta di certo mettere in un angolo. In un post su Instagram, infatti, Piggy ha annunciato la sua liason con niente di meno che Liam Hemsworth.
Miss Piggy
Dove c’è Kermit, inevitabilmente c’è anche lei. Apollineo e dionisiaco, Yin e Yang, Kermit e Miss Piggy sono le due facce della stessa medaglia. Se la rana è responsabile e posata, la maialina è una forza della natura difficile da contenere. Esplosiva, eccessiva, meravigliosa, Piggy è una diva che – all’occorrenza – sa tirare fuori gli artigli per difendere sé e il suo amato. Come artista, è passata da essere una dei personaggi del Muppet Show, a diva del format, poi coprotagonista dei lungometraggi e – infine – conduttrice rampante (alla Oprah, per intenderci), nel reboot del 2015).
Fozzie l’orso
Fozzie è un orso con forti crisi di identità. Insicuro e imbranato, è il migliore amico di Kermit, in costante richiesta di approvazione. Nello show degli anni Ottanta saliva sul palco per raccontare barzellette, mentre nei film ricopriva spesso e volentieri il ruolo di spalla di Kermit. Addirittura, in Giallo in casa Muppet, rana e orso si spacciavano per fratelli gemelli. Dal grido di battaglia di “Waka Waka” ha il grande talento di sapersi tamburellare la testa e massaggiare la pancia contemporaneamente. Voi ne siete capaci?
Gonzo
Gonzo è uno strano uccello alieno, che assomiglia vagamente a un tacchino. Le sue origini sono rivelate nel lungometraggio del 1999, I Muppet venuti dallo spazio, che chiarisce finalmente l’arcano sulla sua strana forma. Nello show dei Muppet è uno stuntman, sfruttando la sua propensione per le acrobazie spericolate e per una sorta di malcelato masochismo. Sicuramente un personaggio strano, ma che riesce a far breccia nel pubblico con la sua allucinata tenerezza.
Dr. Denti e gli Electric Mayhem
Uno degli aspetti più caratteristici del franchise dei Muppet è la presenza costante della musica. Se nello show si usava il format dell’intrattenimento per famiglie – con numeri musicali e coreografie – spesso i film dei Muppet hanno la struttura di un musical. Per questo motivo era necessaria la presenza di una band interna, composta a sua volta da musicisti in gommapiuma. Ed ecco che arriviamo a Dr. Denti e gli Electric Mayhem, composta dal leader – appunto – Dr Denti, Janice, Animal, Floyd Pepper, Zoot e Lips. Viaggiano su un pulmino psichedelico e conservano un autentico spirito selvaggio in stile Woodstock. Animal, il batterista, è uno dei personaggi più iconici della band: fuori di testa, di poche parole (praticamente emette versi e riconosce il gentil sesso appellandolo “Dooo-nna!”) e con un senso del ritmo innato. Segnaliamo anche lo sketch di Zoot, andato in onda nel pilota del Muppet Show, dall’emblematico titolo “Sax and violence”.
Statler e Waldorf
Noti ai profani come “i vecchietti dei Muppet”, Statler e Waldorf passano la maggior parte del loro tempo in piccionaia a commentare con sarcasmo e un pizzico di cattiveria tutte le azioni dei loro compagni. Sono tra i personaggi più amati, anche perché hanno pochi peli sulla lingua. Ricorrono in questo ruolo – così perfetto – in tutti gli show, costituendo un “a parte” a cui nessuno vorrebbe denunciare. Anche se si considerano diversi e superiori agli altri Muppet, quando si tratta di unire le forze non si tirano indietro. Non prima, però, di aver adeguatamente demolito ogni ambizione eroica.
Chiaramente in sessant’anni di storia, sono nati tantissimi Muppet, e ogni nuovo show si è curato di rinnovare il loro design o di aggiungere nuovi componenti. Per questo motivo, elencare e raccontare – seppur brevemente – ogni personaggio sarebbe un lavoro enciclopedico. Vi basti sapere che nessun minuto in loro compagnia è un minuto sprecato. Vedere per credere.