Riflessioni serie (ma anche poco) sul veganismo online
Chi di noi non ha avuto il piacere almeno una volta nella vita di conoscere un vegano e di conseguenza sorbettarsi la sua cantilena sul perché mangiare gli animali è il male. E’ un triste passaggio che ogni uomo sulla faccia della terra si trova tristemente a dover percorrere. Proprio per questo, le righe che vi apprestate a leggere fungeranno da mezzo catartico per processare questo dolore. Sappiate che non siete soli e soprattutto che, se ogni volta che avete a che fare con un vegano vi si risvegliano istinti omicidi ormai sopiti, è tutto comprensibilmente normale.
Il primo passo per capire perché c’è un odio diffuso verso i vegani, è capire cos’è il veganismo. Per farlo non possiamo fare a meno che affidarci alla più grande fonte di conoscenza spicciola. Wikipedia. L’articolo recita:
Il veganismo (dall’inglese veganism) è una filosofia di vita basata sul rifiuto – nei limiti del possibile e praticabile – di ogni forma di sfruttamento degli animali (per alimentazione, abbigliamento, spettacolo e ogni altro scopo)
Quale nobile intento! In pratica i vegani sono persone che hanno un amore profondo per gli animali tale da rifiutarne ogni sfruttamento. Insomma sono come gli animalisti, solo più fissati. Il movimento risale ai primi del ‘900 quando Donal Watson pensò bene che fosse necessario creare un coordinamento globale dei “Vegetariani non consumatori di latticini”. E’ facile immaginarsi il buon Watson seduto su un trono all’interno di un castello di pietra, progettando sotto il suo baffo sornione come i Vegetariani non consumatori di latticini avrebbero conquistato il mondo, rendendolo un posto migliore. Purtroppo per lui, il veganismo all’inizio non se lo inculò nessuno fino a quando qualche start hollywoodiana, annoiata dalla coca eccessiva, non pensò bene di trastullarsi con qualche nuova fissazione e rovistando nei cassetti delle pratiche fondamentaliste non pescò la carte dei Vegetariani non consumatori di latticini. Da li in poi la prole di vegani si è fatta strada nella società moderna, infestando gli aperitivi con conversazioni monotone, sterili e prive di vero dibattito. Una diarrea filosofica che ha assunto proporzioni bibliche con l’approdo su internet. Purtroppo per i nostri amici non consumatori di latticini, l’avventurarsi sull’insidioso terreno telematico è coinciso con la scoperta dell’unico vero predatore del Vegano. La nemesi ultima in grado di affrontarne le loro discussioni con sprezzante noncuranza e disinescare ogni orgomento con l’arzigogolata logica del “Me ne fotto”. Stiamo parlando dell’unica vera bestia col cuore così freddo da commentare sprezzante sotto conversazioni su agnellini sfruttati e maltrattati senza battere ciglio, il Troll.
Trollati un po’ ovunque, i vegani hanno fatto muro, aumentando a livelli quasi inimmaginabili il proprio fondamentalismo scoprendo il fianco ad ulteriori tirate da parte dei nostri amici. Da filosofi a Meme il passo è breve.
Attaccati un po’ ovunque per le caratteristiche comuni che sembrano svilupparsi automaticamente in ogni essere umano che smette di mangiare carne, i vegani si sono ritirati su blog specifici e pagine Facebook nascoste dove si narra stiano organizzando la conquista del mondo a colpi di broccoli e granate fagiolo. Di tanto in tanto alcuni di loro fanno da avanguardia facendo capolino nel mondo reale e cercando di convertire nuovi adepti col la forza della loro Omnissiah. Purtroppo il risultato è quasi sempre imbarazzante, culminando con la creazione di nuovi meme ad hoc.
Perché internet odia i vegani? Probabilmente perché è popolato da ignoranti assassini che non hanno la benché minima idea di quali sofferenze sopportino gli animali. Oppure perché i Vegani sono degli spaccamaroni.