Staynerdiani, siamo più che sicuri che tra di voi ci siano dei fan del buon vecchio indagatore dell’incubo e siamo ancora più sicuri del fatto che qualcuno, dopo aver letto questo articolo, inizierà a storcere il naso e qualcun altro a rodersi per l’attesa di questo nuovissimo DyD, quindi reggetevi forte ché andiamo insieme a tuffarci in questa marea di novità.
Diamo una chicca a quelli che già dalle prime righe staranno sfuriando per il cambio di direzione della testata, dicendo loro che Roberto Recchioni (sceneggiatore affermato del fumetto italiano e già collaboratore del creatore di Dylan Dog Tiziano Sclavi) ha dichiarato apertamente il ritorno a quello stile splatter che grondava nei numeri più vecchi della serie. Lo stesso Sclavi sembrava aver perso un po’ di vista la sua creatura non riconoscendone più l’identità e questo, pare, abbia fatto perdere un bel po’ di verve al fumetto, cosa che ha portato all’idea del restyling. I lettori più attenti avranno di certo notato che già da un po’ le copertine della loro serie a fumetti preferita erano cambiate, più che una scena della storia mensile esse mostrano un’immagine che fa da apripista all’atmosfera generale dell’albo e questo stile è destinato a restare così come il loro autore, il talentuoso Angelo Stano, che non ci lascerà senza le sue opere.
La forma narrativa della serie regolare resterà la stessa, dunque parliamo di storie autoconclusive come siamo abituati ma con un ingrediente in più. Vi sarà una componente tipica delle serie tv in questo nuovo Dylan Dog, ovvero una costante che collegherà una storia all’altra creando una continuity che, assicurano dalla Bonelli, non comprometterà la lettura dei singoli albi. In questo rinnovo quasi totale vedremo anche una Londra più al passo coi tempi, multiculturale e turistica dove non mancheranno i quartieri dell’east-end, mutati con l’insediamento crescente di diverse etnie, o i riferimenti alle nuove tecnologie e al loro impatto sulla città e i suoi abitanti. Un’altra novità sarà quella della tecnologia, sappiamo che l’old boy non sa proprio come avere a che fare con tutto ciò che è moderno ed elettronico e quindi il compito di passare da semplice spalla comica a tecno-spalla comica va a Groucho. Il baffone col sigaro non sarà solo dotato di smartphone ma avrà anche a che fare in modo del tutto personale con esso, o meglio con il suo software programmato con voce femminile dalla personalità fin troppo “umana” chiamato Irma.
Come si sa però, non tutto ciò che è nuovo può includere ciò che già c’era, e così saluteremo il vecchio Ispettore Bloch di Scotland Yard, il quale verrà sostituito dall’ispettore Carpenter, che si rivelerà essere un vero e proprio str…ehm duro. Un personaggio che odia Dyaln al punto da togliergli la patacca da ex-poliziotto e il suo lasciapassare per le indagini ma che verrà controbilanciato parzialmente dalla sua collaboratrice musulmana Rania. Ah, come se non bastasse per i vostri/nostri cuoricini feriti, pare che non vedremo più nemmeno il pericoloso e carismatico Xabaras, anche questi verrà infatti sostituito da un personaggio di cui conosciamo solo il nome, John Ghost incarnazione di tutti i mali attuali. Insomma, tanta roba e non siamo ancora alla fine. Questa sarà dunque la nuova serie regolare, ma cosa attende le altre testate che portano il nome dell’indagatore dell’incubo? Iniziamo da Maxi Dylan Dog che sarà ribattezzato Maxi Dylan Dog Old-boy e vedrà il protagonista vivere le sue solite avventure, tre per albo in uscita quadrimestrale per un totale di tre albi annuali, nell’universo pre-restyling. Cosa che non dispiacerà ai nostalgici e a quelli che proprio non ne vorranno sapere di conoscere il nuovo arco narrativo.
L’almanacco della paura, invece, ci confermerà che il vecchio Bloch non è morto ma solo in pensione, ma come molti anziani in pensione l’ex-ispettore di Scotland Yard non sa starsene con le mani in mano e sarà protagonista, assistito dal buon vecchio Dylan, in casi bizzarri e terribili. Infine una bella notizia per gli amanti degli universi alternativi: lo Speciale Dylan Dog sarà ambientato nel mondo del ciclo Pianeta dei Morti (già visto nel numero 2 e 10 dell’edizione Colorfest scritto da Alessandro Bilotta) dove vedremo Dylan, passato da old-boy a old-man, a capo di una polizia anti-zombie su una Terra apocalittica dove il governo non è proprio dei più amichevoli. In ultimo il Colorfest rimarrà il crogiolo di autori d’eccellenza italiani e non presentando anche addetti ai lavori estranei alla testata numero due di vendite della Bonelli ed esordienti.
Insomma, ce la stanno mettendo tutta per rilanciare una serie che ha subito, negli ultimi anni, una perdita di lettori notevole. Speriamo che il restyling possa riportare ai fasti del passato questo gigante del fumetto italiano senza scuotere troppo i vecchi lettori e attirandone di nuovi.
Si parte con il numero 337: Spazio profondo, previsto per il 27 Settembre 2014. Sarà un albo tutto a colori scritto da Roberto Recchioni, disegnato da Nicola mari e colorato dalle sapienti mani di Lorenzo de Felici.
Sarà un flop o una figata assurda? L’attesa ci logora, Giuda Ballerino!