ATTENZIONE, Se non volete spoiler, è il caso di non leggere questo articolo.
Naruto è finito.
Sì lo so, molti che lo avevano abbandonato ora staranno dicendo “COOOOSA?”, perché quello era uno di quei manga che sembrava non sarebbe mai finito, come Bleach.
Non come One Piece, lì Oda continua a buttare carne sul fuoco e semplicemente non riuscirà a finirlo prima di tirare le cuoia.
Per “come Bleach” intendo allungare il brodo, inventare cagate come ormai ha già fatto tre volte in ogni singolo arco narrativo al punto che il lettore può usare le proprie balle come leggio per i tankobon. Naruto è stato qualcosa che mi ha accompagnato lungo gli anni, nel bene e nel male. Lo cominciai quando ancora andavo alle superiori, con l’inizio della serie doppiata in italiano su Italia 1 e poi con i manga. Non ho problemi a dire che la prima serie di Naruto continua a piacermi tutt’ora. L’inizio è semplice e parte in sordina. I ninja sono qualcosa di simile a quello che sono nel folklore giapponese con le loro tecniche e tutto il resto. Mi piaceva, anche se fin da subito il loro approccio era chiassoso e non aveva nulla dello stealth insito nella “professione”.
Ma siamo nell’era di Ninja Gaiden, quindi non posso dire nulla a riguardo, mi stava bene che usassero il termine “Ninja” come Saint viene usato in Saint Seiya.
Il momento in cui il manga mi ha veramente preso è stato durante il primo arco narrativo, quello del ponte in cui il big bad era nientemeno che Zabusa, che al giorno d’oggi è ancora uno dei tizi più fighi dell’intera storia. Sono rimasto veramente colpito dalla sua crudeltà intrinseca, che però viene scossa dalla morte di Haku. Zabusa non ha cercato una redenzione, non ha chiesto perdono, ha semplicemente capito i propri errori senza tradire la propria natura di assassino. E la sua carica con solo un kunai in bocca contro quell’imprenditore figlio di mignotta mi rimarrà per sempre impressa. Insomma, come è stato gestito Il demone del villaggio della nebbia è ciò che mi ha agganciato definitivamente a Naruto.
L’ho seguito dall’inizio alla fine, questo maledetto manga. I hate you, but i like you, but i hate you.
Naruto ha avuto molti grandissimi personaggio, che purtroppo ci hanno lasciati, come Jiraya l’eremita porcello. La saga di Pain era ancora nel periodo in cui l’opera mi piaceva assolutamente, quindi ci sono rimasto molto male. Ma a rendermi ancora più triste è stata la direzione presa dalla serie verso la fine di quello stesso arco narrativo. Pain era il capo dell’Akatsuki, il BIG motherfucking BAD, essenzialmente un dio. Naruto non può batterlo, può solo sconfiggere temporaneamente i suoi corpi, per questo la fine dello scontro è dettata dal vero potere di Naruto.
Ci può stare, la redenzione è sempre una buona strada per un antieroe-villain, ma da lì in poi le cose sono precipitate. TUTTI RESUSCITATI, NESSUNA VERA MORTE, NESSUNA CONSEGUENZA.
Poi è arrivato Tobi. Prima è Madara, poi è Tobi, poi è Madara, poi è Tobi, poi è il saggio delle sei vie, poi è Tobi, poi è boh.
Naruto con gli anni ha sviluppato lo stesso problema di Dragonball. Troppo potere nelle mani del solo il protagonista e del cattivo di turno, mettendo in panchina il resto del cast, se non per scontri paralleli a quelli veramente importanti. Un esempio è la guerra dei Ninja, messa lì solo per far sembrare che a Kishimoto importasse qualcosa dei personaggi che sono stati trascinati per la collottola lungo la trama dal momento in cui ognuno di loro ha avuto il proprio singolo momento di gloria.
La mia parte preferita in assoluto è l’inseguimento di Sasuke prima della fine della serie normale e dell’inizio di Shippuuden, con Kiba, Choji, Neji e Shikamaru che combattono contro i Ninja del Suono. Quella parte è eccelsa (per gli standard di Naruto). Sono scontri intelligenti che mettono in chiaro le loro capacità e la loro intelligenza nell’utilizzarle. A parte Choji, ma lui è un brawler, volevamo solo vederlo vincere di violenza perché tutti gli vogliamo bene.
Per i manga vale l’insegnamento del secondo film del Batman di Nolan: o muori da eroe o vivi abbastanza a lungo da diventare il cattivo.
Power up su power up su power up su power up su power up. Alla fine della marcia Naruto e Sasuke sono una accozzaglia di poteri ultra esagerati e con un colpo sia lui che gli ultimi avversari sono in grado di abbattere MONTAGNE come solo in Dragonball si riusciva a fare. Purtroppo quando si arriva a quei livelli di potere gli scontri diventano solo un cozzare di tecniche, un ping pong in cui quello che ha la tecnica più forte e la usa per ultimo vince. Niente strategia, se non da parte di Naruto che si è fatto sempre più furbo (e OP) con i suoi cloni.
La trama invece ha preso due brutti vizi: le scusanti per tutti i cattivi, e il voler sorprendere.
Per la prima cosa basta pensare al fatto che L’INTERO CLAN UCHIHA è geneticamente predisposto a diventare malvagio in seguito ad un trauma emotivo. Su internet sfottono Sasuke dicendo che è emo, ma cazzo Kishimoto gli ha dato ufficialmente ragione con quella cosa lì. Anche Pain, Tobi e Madara sono diventati cattivi perché hanno avuto traumi emotivi. Posso comprendere uno o due, ma un cattivo che è malvagio perché sì, è chiedere troppo? L’antieroe va di moda ultimamente, ma un manga di SOLI antieroi crea confusione e fastidio nel lettore.
Il secondo vizio è legato a doppio filo con il primo: tutto deve essere un colpo di scena nascosto dentro un altro. L’esempio è l’identità di Tobi, che alla fine era quella che dicevano tutti da anni prima che Kishimoto se ne uscisse con “Sono Madara Uchiha”. La reazione generale del pubblico quando si è visto che Tobi era in verità Obito è stato un generale “era ora”. Anche quando Kabuto per un po’ è stato il vero villain si è notato uno sforzo eccessivo di sorprendere il lettore, mentre per molta gente come me in puro burnout per i ninja la reazione è stata “mkay”
Come finisce Naruto? Come ci si aspettava da sempre: Lo scontro finale tra Naruto e Sasuke, che non ha un vero vincitore. Naruto raggiunge il suo sogno di diventare Hokage? Sì, alla fine sì. Sarà overpowered come lo schifo, ma non si può dire che non si sia fatto il mazzo per raggiungere il suo obiettivo.
Complessivamente do a Naruto, come saga complessiva, un 7/10 visto che ci sono numerose parti belle e secondo me rimane comunque superiore a molte altre cose. Dio quanto ti odio Katekyo Hitman Reborn.
E ora che è finito siamo liberi? NOPE AHAHAHAHA NON CI LIBEREREMO MAI DI KISHIMOTO!
Ci sono già informazioni riguardo una nuova, seppur breve, parte in arrivo nel 2015 che riguarderà la discendenza delle coppie Naruto/Hinata e Sasuke/Sakura.
Cosa succederà?
Visto che si torna con dei ragazzini studenti Ninja, ci sarà un ritorno all’origine e a storie e vicende più terra-terra, senza scomodare le divinità stesse come è accaduto nella fine di questa saga? Userà questo nuovo spazio per chiudere alcune parti inconcludenti della trama?
Kishimoto, ti stiamo dando i tempi supplementari per rimediare ai tuoi errori.
Non andare ai rigori.