Da Netgear arriva il router formato gaming
Provate ad immaginare questa scena: avete tra le mani il vostro usuratissimo pad (compagno di innumerevoli battaglie online) e vi state distraendo tra i morti, gli schizzi di sangue e i proiettili vaganti del vostro sparatutto preferito. Poco importa quale sia o su quale console (o PC) lo stiate facendo: concentratevi sulla scena, sulla goduria videoludica che state provando e che vi porta ad un totale coinvolgimento nel match, in preda ad un delirio che al confronto Samara pare una bimba strafatta di zuccheri. Ad un passo dalla vittoria, da quell’ultima kill che potrebbe farvi accedere all’empireo del gaming, ecco che accade l’arcano: la schermata pare fermarsi un attimo e poi riparte di scatto, come un film che salta un fotogramma. La connessione, tanto per cambiare, va a rilento. Del resto, tua madre si sta guardando Don Matteo su Netflix, tuo fratello sta giocando ad Hearthstone sul suo Ipad, tua sorella chatta su Whatsapp alla velocità della luce e tuo padre sta su Skype a discutere del calcetto del martedì sera. Per non parlare poi di tutti gli iphone, computer e diavolerie tecnologiche o che dir si voglia attaccate alla Wi-Fi, a succhiare la preziosa linfa vitale che rende possibili le gioie delle partite online. Allora, vi rendete conto che avete perso: qualcun altro, magari con una linea più rapida, forse un americano o un asiatico con tanto di fibra ottica, vi ha surclassato sul più bello. Singhiozzando e disperandovi, piangete lacrime amare e vi chiedete se mai sarà possibile, un giorno, risolvere questo insormontabile problema che vi separa dalla meritata gloria.
Da oggi, la soluzione esiste. Si chiama Nighthawk Pro Gaming XR 500 e altri non è che il nuovo router messo a disposizione dai ragazzi di Netgear, che si preparano a sbaragliare il mercato con qualcosa di spaventoso, in senso buono. O forse anche in senso letterale, dato che a guardarlo bene il nostro “nottolone” assomiglia tanto a quell’hound visto di recente in una puntata di Black Mirror, Metalhead. Per tutti quelli che non hanno idea di ciò di cui stiamo parlando, ecco un breve riassunto: in futuro post-apocalittico, una donna intraprende una lotta per la sopravvivenza contro un segugio metallico inarrestabile e feroce che la caccia senza pietà. Una similitudine che, a pensarci bene, risulta ideale per presentarvi questo prodotto, visto il look nero e aggressivo del router. Si tratta, infatti, di un autentico mostro che offre ben 5 porte Gigabit Ethernet (quattro LAN e una WAN), è capace di sopportare lo standard Wi-Fi “ac” Multi-User MIMO per lo streaming simultaneo su due bande (2,4 Ghz e 5 Ghz) e ha un processore Dual Core da 1,7 Ghz e quattro antenne belle dritte per una super copertura. Ma, oltre a queste pregevoli bellezze esteriori, anche quelle interne non sono da meno e possiedono tutte un obiettivo comune: quello di trasformarvi nel non plus ultra dei killer della rete. Come? Andiamo a scoprirlo.
Presentato in pompa magna nella splendida cornice di Viale Montenero 78, dove risiede il fulcro dei luogo di ritrovo del gaming a Milano, il Video Games Party, tra una partita a Overwatch e una a FIFA, il Nighthawk è stato il grande ospite della serata. Una volta entrati, lo si vedeva lì, in mezzo alla sala, a dare il benvenuto agli invitati e offrirgli le chiavi per un’esperienza oltre ogni aspettativa.
Nato con l’obiettivo proclamato di rispondere a determinate esigenze dei giocatori, il router è stato, per la prima volta sotto il marchio Netgear, accorpato da un software realizzato da NetDuma. Si tratta di un innovativo software, ribattezzato DumaOS, che sfrutta le potenzialità enormi di funzioni rivoluzionarie come il Geo Filter, il Quality of Service e il monitoraggio costante della rete attraverso la Gaming Dashboard, sempre con l’idea di velocizzare la configurazione e di ottimizzare la fase di preparazione del gioco. In questo senso, abbiamo la straordinaria efficacia del Geo Filter che consente, tramite una mappa visualizzata sullo schermo, di limitare la distanza tra il giocatore e il server, oppure tra il giocatore e i rispettivi avversari, così da minimizzare il lag. Inoltre, la funzione è ulteriormente migliorata da DumaOS stesso, che fa vedere in tempo reale il luogo da cui si stanno connettendo tutti i players coinvolti nel match e consente, di conseguenza, all’utente di tarare il raggio che determina la lontananza massima permessa tra un player e l’altro. Cosa che garantisce anche una selezione a priori dei partecipanti, con la possibilità di escludere quelli che potrebbero causare un rallentamento della connessione. Inutile specificare come questa novità risulti fondamentale per chi possiede una console, dato che non sempre è possibile scegliere a quale server collegarsi per dare il via alla propria sessione.
Inoltre, l’interfaccia di DumaOS risulta estremamente intuitiva. Nello specifico, abbiamo una versione immediata e facile del grande Eldorado dei videogiocatori: il Qos (Quality of Service). Infatti si tratta di una funzione che permette di evidenziare il traffico assicurandosi che i dispositivi abbiano la massima priorità e l’allocazione della banda. Una funzione che DumaOS ha cercato di portare al meglio, sfruttando un grafico che permette ai giocatori di limitare la banda assegnata agli specifici dispositivi, circoscrivendole. Ma in tutto questo tripudio di novità tecnologiche non mancano gli strumenti classici del mestiere, come la Wi-Fi MU-MIMO, che consente di inviare e ricevere simultaneamente più flussi di dati verso differenti dispositivi nella stessa rete, in modo da tale da permettere a tutti i membri del party di giocare senza compromettere la prestazione altrui.
Abbiamo poi la Gaming Dashboard, che consente di visualizzare costantemente le risorse della rete mostrando i dispositivi che utilizzano più banda e trovare le applicazioni che potrebbero causare dei rallentamenti. Di questa stupisce soprattutto la semplice e chiara impostazione grafica, che rende intuitivo quello che spesso risulta particolarmente ostico, anche per i gamer più esperti. Infatti la dashboard è personalizzabile in ogni sua parte e, grazie ad un monitor estremamente all’avanguardia, dà l’opportunità di esaminare l’attività dei dispositivi presenti in LAN e perfino i servizi che utilizzano. Una piccola accortezza che consente una manovrabilità stupefacente, dove bastano pochi minuti per prendere la necessaria dimestichezza.
Tutto questo conferma, ovviamente, l’idea con cui il Nighthawk è stato realizzato: dare al giocatore gli strumenti definitivi per stravincere ogni sfida. Il prezzo non proprio abbordabile (sui 270 euro) sembra evidenziare l’unicità e le potenzialità di un prodotto che forse non è per tutti, ma è per quelli che vogliono giocare come si deve.