Alcune importanti aziende, tra cui Nintendo, Sony e Microsoft, sarebbero collegate indirettamente allo sfruttamento dei lavoratori nei campi di lavoro forzati in Cina
Problemi per Nintendo, Sony e Microsoft che sarebbero, stando a quanto riportato da un rapporto dell’ASPI (Australian Strategic Policy Institute), collegate allo sfruttamento dei lavoratori in alcuni campi di lavori forzati in Cina.
Il governo cinese ha infatti deportato centinaia di uiguri, una minoranza originaria dell’Est Europa/Asia Occidentale, in alcuni campi di lavoro dalle condizioni mostruose nello Xinjiang, tenuti lì contro la loro volontà e sotto la costante minaccia di ritorsioni nei confronti loro e della loro famiglia, con orari di lavoro eccessivi, in luoghi in cui è proibita la libertà di religione, e i più basilari diritti umani sono costantemente calpestati.
Alcune compagnie, più o meno coscientemente, o per negligenza nel condurre ricerche più approfondite sulle condizioni di lavoro della loro catena di produzione cinese, potrebbero rischiare pesanti accuse per aver importato prodotti realizzati grazie al lavoro forzato, ad esempio.
Tra esse ci sono i tre colossi del mondo dell’intrattenimento videoludico che, va detto, non sono direttamente collegate allo sfruttamento, ma lo sarebbero in maniera indiretta, per via di alcune altre aziende che fanno parte della loro catena di approvvigionamento utilizzata per fabbricare i loro prodotti.
Il rapporto, che potete visitare liberamente a questo indirizzo, chiede alle aziende coinvolte, tra cui ci sarebbe anche Apple, di condurre immediate indagini sul rispetto dei diritti umani nelle fabbriche da loro utilizzate in Cina, garantendo al contempo ai lavoratori, di non subire ulteriori danni, come ad esempio un trasferimento non richiesto.
L’appello è ovviamente rivolto anche ai governi e alla società civile in generale, ad esercitare pressioni nei confronti del governo cinese perché si smetta di usare la forza lavoro uigura.
Staremo a vedere l’evolversi della situazione.
(Fonte: My Nintendo News)