Nuove missioni, nuovi demoni, nuove mazzate
Nioh, dopo alcuni mesi dalla sua uscita, si arricchisce del suo primo contenuto extra. Il Team Ninja, forte dei feedback (e del successo) ricevuti, ha lavorato incessantemente al prodotto, per offrirci un’esperienza di gioco ancora più variegata, appagante e complessa. Ci eravamo lasciati con William pronto a tornare in patria dopo le sanguinolente scorribande avvenute in Giappone. Peccato che la pace in questo Giappone feudale, mortificato e distrutto dalla massiccia presenza dei Demoni Yokai, è di durata davvero breve. Un nuovo temibile nemico, il Drago del Nord, è pronto a spargere fuoco e sangue nel paese del Sol Levante. Eccoci quindi di ritorno sul campo di battaglia, eccoci quindi di nuovo a spolpare il titolo aggiuntivo.
Drago del Nord prosegue esattamente, e coerentemente, dall’epilogo di gioco, indi per cui per accedere al contenuto aggiuntivo bisognerà prima aver terminato il gioco base. Scelta che sentiamo caldamente di condividere, sia per motivi esclusivamente legati alla trama, sia per una mera questione di gameplay e difficoltà. Il Drago del Nord si apre appunto con l’ingresso in campo di un nuovo temibile avversario: Masamune Date, leader di un esercito sconfinato, tra le cui fila, ovviamente, compaiono anche numerosi Yokai. Il pretesto narrativo segue pedissequamente quanto visto e fatto con l’avventura principale: nemico apparentemente spietato e imbattibile, il paese sull’orlo di una guerra civile e noi, armati di katana e cattiveria, pronti a sbaragliare qualunque umano, Yokai o altra creatura ci si pari davanti. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole. Nulla di nuovo… il che significa che anche qui la narrazione non farà faville, con i soliti personaggi stereotipati e tanti (troppi) discorsi inutili e noiosi da seguire. Sia chiaro, non ci aspettavamo un miracolo in tal senso, consci soprattutto del tipo di produzione cui ci troviamo di fronte.
In parole veramente povere Drago del Nord aggiunge una serie di missioni extra, nemici e armature nuove più quattro boss aggiuntivi. Da un punto di vista puramente quantitativo ci troviamo di fronte ad un DLC tutto sommato ben strutturato, considerando anche la durata singola di ogni missione, più i numerosi trial and error dovuti alle boss fight di alta difficoltà. Il vero punto forte di questa espansione sono in realtà le ambientazioni: il gioco base ci aveva già abituato ad atmosfere ben realizzate, e qui i ragazzi di Team Ninja si sono superati. Tra boschi, castelli e una nebbia cinerea onnipresente, Drago del Nord supera di gran lunga l’avventura principale, grazie anche ad un level design ancora più ricco e interessante. Le missioni, benché dal semplice pretesto narrativo, richiederanno al giocatore grande attenzione per essere portate a termine, considerando soprattutto la possibilità di reperire materiali e oggetti bonus derivanti da un’esplorazione certosina. Come detto poco fa, il bestiario si arricchisce anche di nuove creature e nuovi boss. Anche sotto questo punto di vista il lavoro è encomiabile: i nuovi pattern d’attacco (soprattutto quelli dei boss antropomorfi) sono ben calibrati e si amalgamano perfettamente con lo stile di gioco. Più in generale ci è sembrato che gli sviluppatori si siano messi d’impegno per realizzare nemici ancora più bilanciati. Infatti se ben ricorderete, al di là della difficoltà Nioh perdeva parecchi punti proprio sul bilanciamento di alcuni nemici e situazioni, che regalavano quella fastidiosa sensazione di difficoltà artificiale piuttosto che di difficoltà intrinseca. In tal senso non possiamo far altro che elogiare il Team Ninja per il lavoro svolto.
Il DLC arricchisce il gioco attraverso la nuova patch anche di una modalità Player Vs Player. Su quest’ultima purtroppo il nostro giudizio non può essere molto positivo. Se il discorso fatto per quanto riguarda il bilanciamento vede gli sviluppatori vittoriosi dopo il lavoro svolto, per quanto riguarda il PVP ci troviamo di fronte ad una debacle totale. I combattimenti sono il più delle volte caotici e sbilanciati, con scontri che finiscono in breve tempo e senza particolari emozioni. Le cosiddette build overpowered sono onnipresenti, e benché siano ordinaria amministrazione in questo tipo di giochi, ci è sembrato in Nioh che la loro presenza sia davvero eccessiva e che, a conti fatti, rende gli scontri in PVP piuttosto monotoni e privi di mordente. Se ciò non bastasse, il lag regna sovrano il più delle volte, diminuendo ancora di più l’interesse verso questa modalità. Se dobbiamo spezzare una lancia a favore degli sviluppatori, siamo certi che sono già a lavoro per correggere questi errori e rendere questi scontri più avvincenti, equilibrati e appaganti.
Verdetto
Dare un parere su un contenuto aggiuntivo è sempre cosa ardua: al di là di come lo si giudica, resta sempre preponderante il fatto che l’interesse verso il contenuto aggiuntivo è direttamente proporzionale a quello per il gioco. Nioh è riuscito a fornire, seppure con gli ovvi difetti, un’esperienza “Soulslike” unica nel suo genere e dimostrandosi titolo dalla forte personalità. Questo DLC semplicemente amplifica in maniera più che dignitosa quanto visto finora. Considerando anche che, per chi volesse acquistare il Season Pass, sono in arrivo altri due DLC, ci sembra tutto sommato che i contenuti bonus siano degni di essere giocati e non semplicemente il solito triste pretesto per spillare soldi ai videogiocatori. Molto genuinamente, se avete lasciato Nioh con un sorriso benevolo, guardate a questo DLC, così come ai prossimi due, ci auguriamo, per ritornare su un titolo che merita tutta la vostra stima. Se invece già vi eravate stancati del titolo base di Team Ninja, lasciate perdere Drago del Nord, perché come detto, le aggiunte sono di buon livello ma di certo non cambiano completamente la situazione. A voi la scelta.