No Time to Die, Black Widow e i tantissimi blockbuster in uscita nei primi mesi dell’anno, sono tutti a rischio rinvio
Il 2021 rischia seriamente di trasformarsi in un sequel del 2020 per quanto riguarda la stagione cinematografica praticamente assente e i continui rinvii, e anche No Time to Die, Black Widow e i tanti altri blockbuster in arrivo nei primi mesi dell’anno, restano tutti a rischio (che poi è quasi una certezza) rinvio.
Addirittura quando MGM rinviò No Time to Die da Aprile a Novembre 2020 c’era chi tacciò la mossa di eccessivo pessimismo, quando poi praticamente tutti gli altri blockbuster hanno dovuto accodarsi alla decisione, e lo stesso venticinquesimo film di James Bond è stato poi rinviato ad Aprile 2021, e secondo alcuni analisti è solo questione di tempo prima che gli studios annuncino una nuova ondata di rinvii.
Questo perché la situazione legata al coronavirus, sebbene si stia finalmente iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel grazie all’introduzione dei vaccini, è ancora tragicamente grave, e non sta migliorando al ritmo che si sperava.
Se le cose dunque non subissero un’accelerata a breve, è facilissimo pensare che i film in uscita nei primi sei mesi dell’anno, subiranno tutti un nuovo rinvio. Stiamo parlando di A Quiet Place 2 di Paramount, Black Widow di Disney, Fast and Furious 9 di Universal, Venom di Sony, Top Gun e il nuovo dei Minions, giusto per citarne qualcuno.
Eric Handler, analista di MKM Partners ne ha ovviamente fatto anche una questione economica, spiegando che il primo trimestre del 2021 subirà un calo del 90% degli incassi ai botteghini rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (che poi è l’unico periodo di riferimento del 2020, dato che dopo i cinema sono stati chiusi).
E nel secondo trimestre, i film che eventualmente uscirebbero al cinema guadagnerebbero il 30 o 40% degli incassi che invece riuscirebbero a portare a casa in tempi normali. Forse insomma la luce si inizierà a vedere dall’estate inoltrata in poi, e sempre a seconda di quanto avanti si sia andati con la distribuzione dei vaccini.
Un bel casino insomma.
(Fonte: THR)