E il sogno diverrà Realtà… Virtuale.
Nei giorni appena trascorsi ha avuto luogo a Hollywood la seconda edizione della Oculus Connect, conferenza per sviluppatori indetta da Oculus VR. Se il nome vi suona nuovo, Oculus VR è una compagnia americana, acquisita ormai da Facebook, interamente improntata all’esplorazione e all’uso a scopi di intrattenimento della Realtà Virtuale. Tutto ciò, attraverso il loro dispositivo appositamente sviluppato: l’Oculus Rift.
Partiamo dalle cose semplici, con un piccolo riepilogo delle “puntate precedenti”. Cos’è essenzialmente l’Oculus Rift? Un visore. Si infila sulla propria testa, si guarda dentro di esso e ci si ritrova immersi a 360 gradi in ambientazioni di Realtà Virtuale. Cosa si può fare con l’Oculus Rift? Potenzialmente, un sacco di cose. In cima alla lista? Videogiocare, vedere film e video, in 2D adattati, 3D o interamente in Realtà Virtuale. Come si potrà fare tutto questo? L’Oculus Rift, entro il primo trimestre del 2016, sarà acquistabile da chiunque (del prezzo ce ne occupiamo dopo) e collegabile a Computer che rispettino determinate specifiche (anche su questo torneremo più in là).
Cos’è successo, dunque, durante l’Oculus Connect 2? Cosa c’è di nuovo sotto il sole? La smetterò con queste domande retoriche? Di novità ce ne sono parecchie e tutte interessanti. Innanzitutto è stato dichiarato che la versione di Oculus Rift che debutterà sul mercato entro marzo 2016 non costerà meno di 300 dollari. Sarà venduto in bundle con le cuffie, il sensore esterno (per registrare il nostro movimento) e un Controller Xbox One. Inizialmente, si userà quest’ultimo per videogiocare con Oculus Rift. Il prezzo dell’intero pacchetto, tuttavia, è stato stimato dallo stesso Palmer Luckey, fondatore di Oculus VR, superiore ai 350 dollari, proprio in considerazione delle molte migliorie rispetto ai prototipi precedenti: maggiore qualità del materiale, design più curato, dispositivo più comodo e meno ingombrante, maggiore risoluzione grafica, meno fastidio agli occhi dovuto all’uso prolungato.
Più in là nel 2016 si renderà disponibile anche un Controller appositamente studiato per la Realtà Virtuale da Oculus VR, l’Oculus Touch, attualmente in uno stadio di sviluppo meno avanzato e per questo debuttante in ritardo rispetto all’uscita del Rift. Il Touch (vedi immagine soprastante) consiste in due manopole super-ergonomiche, una per mano, con grilletto, stick analogico, due pulsanti, più un cerchio che circonda le proprie dita e che registra, decodificando in comandi di gioco, i movimenti che facciamo con indice e medio (dall’anulare in giù i movimenti sono più scomodi, mentre il pollice è per stick e pulsanti, esterni ai cerchi). Sono state inoltre rese note le caratteristiche tecniche necessarie ai Computer per essere compatibili con l’Oculus Rift: scheda video Nvidia GTX 970, AMD 290 o equivalenti; CPU Intel i5-4590; 8GB di Ram; 2 porte USB 3.0; uscita HDMI 1.3; Windows 7 SP1. è stato anche dichiarato che tali caratteristiche rimarranno costanti negli anni, non costringendo quindi gli utenti ad aggiornare costosamente i propri PC negli anni, per continuare a usare il Rift. Infine, saranno venduti anche Computer già premuniti di “bollino” Oculus Ready, da alcune compagnie partner del rango di Asus, Dell e Alienware. Computer Oculus Ready, o comunque dotati dei requisiti minimi per l’utilizzo del Rift, orbiteranno attorno ai 1.000 dollari, cui si aggiungono i 350 (o più) per l’acquisto del dispositivo stesso. Ricordiamo che anche il dispositivo in sviluppo per Playstation VR, cugino di casa Sony dell’Oculus, costerà circa 350 dollari, ma sarà utilizzabile con Playstation 4, più economica dei suddetti Computer Oculus Ready.
Il “parco-giochi” in via di sviluppo per Oculus Rift è già piuttosto vario e nutrito di titoli interessanti. Per fare qualche esempio: Eve Valkyrie, simulatore di volo e battaglia spaziale su navicella; Bullet Train, sparatutto fantascientifico a base di double-wielding e bullet time; Edge of Nowhere, esplorativo action in terza persona (eh già, perché entrare nel gioco non significa automaticamente entrare nel personaggio); Chronos, gioco di ruolo che fa dell’invecchiamento dei personaggi un elemento chiave del gameplay. Ultimo ma non meno importante, è stato annunciato che il popolarissimo Minecraft avrà una sua versione per Oculus Rift. Per quel che riguarda il reparto esclusivamente Video, Oculus VR ha stipulato accordi, oltre che, ovviamente, con la matrigna Facebook, con Netflix, Vimeo, Fox, Lionsgate, Twitch, Hulu, TiVo, che garantiranno una grande quantità di materiale godibile attraverso il Rift, sia sviluppato appositamente (perciò in 3D) che adeguatamente riadattato (quindi dal 2D).
Insomma, che l’Oculus Connect 2 fosse stata occasione di tanti e tali annunci ve l’avevamo detto. Quello che ci sentiamo di dire ora è che, oltre ogni ombra di dubbio, la piattaforma Oculus e la Realtà Virtuale in generale tracciano una via che, se non da seguire obbligatoriamente per il futuro di videogiochi e cinema, è comunque da tenere sott’occhio. Già, perché proprio Oculus Rift, mettendo per un secondo da parte il nostro istintivo scetticismo verso le grandi novità, quel futuro potrebbe sconvolgerlo radicalmente.