Un personaggio LGBT in Onward: e scoppia la polemica

Nelle scorse ore da parte di Disney è stata diffusa la notizia che tra i personaggi del film Pixar Onward ne sarebbe stato presente uno dichiaratemente LGBT.

Si tratterà di una troll poliziotta, doppiata da Lena Waithe. Qui di seguito potete vedere l’annuncio riportato dalla pagina Twitter di Fandom.

Le reazioni tuttavia non sono state quelle in cui probabilmente aveva sperato la Disney. I fan non sembrano aver apprezzato l’idea che il primo personaggio dichiaratamente omosessuale nella storia della Pixar sia una poliziotta troll relegata a un ruolo minore. Ne è nata rapidamente una polemica, accompagnata da una serie di Tweet critici verso questa scelta.

“Non posso credere che questo sia il modo in cui ci ha rappresentati Disney fino a questo momento” commentà l’utente Julia X.

Ma la rappresentazione della comunità omosessuale non sembra essere l’unico problema riscontrato dal pubblico. C’è chi fa notare che non è la prima volta che Disney pone eccessiva enfasi sulla presenza di un personaggio LGBT e che Onward non è certo la prima volta.

“Quanti personaggi “per la prima volta apertamente gay” ha già presentato la Disney?” chiede un altro utente con una certa dose di sarcasmo.

Ma a racchiudere il vero significato di questa polemica è il post dell’utente Lizzie, la quale pone l’accento sulla marginalità del personaggio.

“Chi vuole dire alla Disney che se vuole acquisire punti agli occhi della comunità LGBT dovrebbe rilasciare un film in cui una principessa si innamora di un’altra principessa, invece di rilasciare questi personaggi secondari irrilevanti, gay per caso e censurabili con facilità dai paesi omofobi?” 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.