Recentemente, sta facendo parecchio discutere la scelta adottata dal team di sviluppo di La Terra di Mezzo: l’Ombra della Guerra, d’inserire all’interno del titolo delle microtransazioni, che consentono di acquistare con soldi reali, risorse utili a completare il gioco in minor tempo.
Come ben saprete, le microtransazioni sono (quasi sempre) state riservate ai soli giochi multiplayer e, sebbene molte di esse fossero riservate all’acquisto di oggetti meramente estetici, in alcuni titoli sono in grado di favorire notevolmente il giocatore che decide di adottarle, a discapito di chi preferisce evitarle.
Tale processo, negli anni, ha portato ad una forma di “odio” nei confronti delle stesse, da parte di una buona fetta di videogiocatori e il portale OpenCritic, simile al più noto MetaCritic, ha deciso di schierarsi apertamente contro quella che sembra stia diventando una sorta di “moda”.
Sul profilo twitter ufficiale del portale, infatti, è stato annunciato che, in futuro, saranno segnalati apertamente tutti i titoli che hanno microtransazioni o loot boxes e, soprattutto, che tipologia d’impatto hanno sul gioco e in che modo vanno ad influenzare il gameplay.
We’re going to take a stand against loot boxes. We’re looking into ways to add business model information to OpenCritic.
— OpenCritic (@Open_Critic) 9 ottobre 2017
Let us know your thoughts on how we can categorize and display “business model intrusiveness” on game pages in a fair and scalable way.
— OpenCritic (@Open_Critic) 9 ottobre 2017
– Exclusively paid vs can be acquired in game
– Prompts during gameplay vs dedicated store
– 100% unlock completion time with no payment— OpenCritic (@Open_Critic) 9 ottobre 2017
Che ne pensate della scelta adottata da OpenCritic? Ma soprattutto, voi siete a favore o contro le microtransazioni? Fateci sapere, nei commenti, cosa ne pensate!